Please use this identifier to cite or link to this item: https://hdl.handle.net/1889/5328
Full metadata record
DC FieldValueLanguage
dc.contributor.advisorZazzi, Michele-
dc.contributor.advisorRossetti, Silvia-
dc.contributor.authorPellicelli, Gloria-
dc.date.accessioned2023-06-16T09:35:18Z-
dc.date.available2023-06-16T09:35:18Z-
dc.date.issued2023-
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/1889/5328-
dc.description.abstractNegli ultimi decenni del secolo scorso, in concomitanza con le principali direttive e programmi internazionali promossi in favore della sostenibilità ambientale, quali, solo per citarne alcuni, il Rapporto Brundtland del 1987, l’“Earth Summit” a Rio de Janeiro del 1992, la Carta di Aalborg del 1994, il “Protocollo di Kyoto” del 1997, fino alla “Carta delle città europee sostenibili” firmata a Lipsia nel 2007, si accostava la necessità di riattivare le aree urbane più degradate, attraverso, ad esempio, i Piani di Recupero Urbano o di Riqualificazione urbana. Con il nuovo secolo e la nascita del concetto di Rigenerazione urbana, i due filoni si incontrano e i processi di rigenerazione urbana rappresentano un'opportunità per perseguire un modello di città sostenibile. Le già citate Conferenze relative allo sviluppo sostenibile portano nella seconda metà degli anni 2000 alla definizione della Smart City, che nasce quindi con l’obiettivo di ridurre le emissioni e favorire il risparmio energetico. La relazione tra la smartness e la sostenibilità è quindi molto esplicito: la Smart City deve portare alla sostenibilità ecologico-ambientale. Proprio nell’ambito di questo dibattito, il presente lavoro di tesi si propone di riflettere in merito alla mobilità smart sostenibile, in particolare all’accessibilità allo spazio urbano, tema centrale all’interno delle recenti iniziative riguardanti l’accessibilità urbana in un’ottica di sostenibilità ambientale (ne sono un esempio la città dei 15 minuti, il concetto dei servizi di prossimità, la città post-pandemica ecc). Lo sviluppo delle Smart City, iniziato negli anni '90, negli ultimi 20 anni è diventato di particolare interesse per gli studiosi, che hanno svolto ricerche sulle città intelligenti e stilato diverse classifiche. Nel 2011, si contavano 248 città intelligenti su un totale di 468 città europee con più di 100.000 abitanti (Manville et al., 2014). Il concetto di Smart City si basa su sei assi (governance, economia, mobilità, vivibilità, persone e ambiente) per cui ben si presta all’analisi delle sue componenti in ambito urbano, toccando tutti i diversi fattori urbani. Prendendo come ambito di analisi la Regione Emilia-Romagna, così come richiesto dalla collaborazione tra lo “Smart City 4.0 Sustainable Lab”, laboratorio entro cui questa tesi si colloca, e l’amministrazione regionale, la tesi parte da una ricognizione generale per ricostruire un quadro di conoscenze ad ampio spettro riguardanti il tema della Smart City, per poi scendere di scala al livello nazionale, e infine regionale con uno studio di carattere più applicativo. La tesi si compone di quattro parti: la prima parte “La città intelligente. Questioni introduttive”, costituisce una premessa alle tematiche trattate attraverso un’analisi dello stato dell’arte e dei contributi che sono stati portati avanti in tutti questi anni relativamente al tema Smart City. L’inquadramento vuole ricostruire uno stato dell’arte che comprenda, in modo schematico, normative, iniziative e studi effettuati. Tuttavia, essa comprende anche due sezioni più originali dal punto di vista della raccolta di informazioni ad ampio spettro, il capitolo 6 e il capitolo 8, che, seppur trattando il tema in modo generale, contribuiscono alla formazione di un quadro conoscitivo calato nel contesto della ricerca a livello nazionale e poi, in particolare, della Regione Emilia-Romagna. Essi, infatti, danno conto di come è trattato il tema Smart City nei gruppi di ricerca afferenti al settore dell’urbanistica in Italia per poi fornire una panoramica completa sulle politiche di gestione della Smart City e sulle iniziative della regione Emilia-Romagna. La seconda parte della tesi “Mobilità, Rigenerazione urbana e Smart City” entra maggiormente nel dettaglio della relazione su cui si basa questa tesi e approfondisce i legami tra Smart City e rigenerazione urbana e tra Smart City e mobilità sostenibile, indagando best practices e modelli sperimentati in ambito urbano, prima a livello europeo e poi nel contesto nazionale, allo scopo di stabilire un quadro degli strumenti esistenti di integrazione tra i tre fattori e di misurazione della smartness urbana, con particolare riferimento alla mobilità sostenibile. Questa sezione comprende anche un focus a livello regionale, nel quale sono analizzate anche le azioni in favore dell’accessibilità e della mobilità sostenibile nelle città emiliano romagnole promosse attraverso la partecipazione al Bando regionale di Rigenerazione urbana del 2018. La terza parte “Valutare l’accessibilità allo spazio urbano nei processi di rigenerazione della città media” si configura come parte più originale della tesi, di carattere applicativo e progettuale, e si concentra sulla valutazione dell’accessibilità agli ambiti di rigenerazione urbana precedentemente studiati, grazie alla selezione di indicatori idonei provenienti dai ranking di Smart City e dai protocolli di rigenerazione urbana. È possibile declinare indicatori di smartness sviluppati a livello urbano per studiare porzioni di territorio ridotte a singoli ambiti di rigenerazione urbana? È possibile stabilire quali progetti di rigenerazione impattino maggiormente sulla smartness e sulla sostenibilità della mobilità in ambito urbano? Gli indicatori individuati per la valutazione sono stati applicati a cinque casi studio regionali, ovvero cinque ambiti soggetti a progetti di trasformazione in corso di realizzazione grazie ai finanziamenti derivanti dal Bando Rigenerazione Urbana del 2018 della Regione Emilia-Romagna (approvato con DGR n. 550/2018), promosso dalla Regione per dare sostegno finanziario a strategie di rigenerazione urbana e territoriale volte alla qualificazione dei tessuti urbani, in conformità con i principi della nuova legge regionale (LR 24/2017), in particolare nei comuni di Parma, Reggio Emilia, Modena, Cesena, Rimini. Essi sono stati poi comparati per calibrare e testare la metodologia. Nelle analisi a scala urbana effettuate, svolte grazie all’uso di un Sistema Informativo Territoriale (SIT/GIS), è presente anche un confronto dei progetti di rigenerazioni stessi con i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS) redatti dai Comuni interessati. Per ogni progetto di rigenerazione urbana, la valutazione tramite gli indicatori è stata effettuata in due momenti differenti: un momento T0, che corrisponde allo stato di fatto, e un momento T1, a cui corrisponde il progetto di trasformazione. L’analisi e la comparazione dei casi hanno portato alla definizione di un ranking dei progetti di rigenerazione urbana analizzati che integrano e incrementano la mobilità smart attiva nel contesto considerato. Ciò che emerge dall’applicazione della metodologia è che tutti i progetti analizzati, seppur con gradi diversi in funzione delle condizioni e delle infrastrutture di mobilità presenti allo stato di fatto, assumono come necessario l’implementazione della mobilità dolce per limitare il traffico veicolare e la congestione urbana. La parte conclusiva traccia alcune possibili linee guida per l’integrazione della mobilità smart attiva nei processi di rigenerazione urbana, e presenta una riflessione sulla possibile utilizzazione della metodologia presentata non solo in fase di valutazione dei progetti di rigenerazione presentati come in questo caso in sede di un bando regionale, ma anche collocandola negli strumenti di pianificazione comunale ordinari.en_US
dc.description.abstractIn the last decades of the last century, in correlation with the major international directives and programmes promoted in support of environmental sustainability, such as, to mention only a few, the 1987 Brundtland Report, the 1992 'Earth Summit' in Rio de Janeiro the 'Aalborg Charter' of 1994, the 'Kyoto Protocol' of 1997, up to the 'Charter of Sustainable European Cities' signed in Leipzig in 2007, the need to redevelop the most degraded urban areas, through, for example, Urban Renewal or Urban Redevelopment Plans, was also discussed. With the new century and the birth of the concept of Urban Regeneration, the two threads meet and urban regeneration processes represent an opportunity to pursue a sustainable city model. The above-mentioned conferences on sustainable development led in the second half of the 2000s to the definition of the Smart City, which was therefore created with the aim of reducing emissions and promoting energy efficiency. The relationship between smartness and sustainability is therefore very explicit: the Smart City must lead to ecological-environmental sustainability. Within the context of this debate, this thesis aims to reflect on sustainable smart mobility, in particular on the accessibility of urban space, a central theme in recent initiatives concerning urban accessibility with a view to environmental sustainability (examples include the 15-minute city, the concept of proximity services, the post-pandemic city, etc.). The development of Smart Cities, which began in the 1990s, has become of particular interest to scholars over the past 20 years, who have researched the smartest cities and drawn up several rankings. In 2011, there were 248 smart cities out of a total of 468 European cities with more than 100,000 inhabitants (Manville et al., 2014). The concept of the Smart City is based on six axes (governance, economy, mobility, living, people and environment) and is therefore well suited to the analysis of its components in the urban context, covering all the different urban factors. Within the framework of the Emilia-Romagna Region, as required by the collaboration between the "Smart City 4.0 Sustainable Lab", the laboratory in which this thesis sets, and the regional administration, this thesis starts with a general reconstruction of the broad spectrum of knowledge on the topic of the Smart City, then moves down to the national level, and finally to the regional level with a more applied study. The thesis consists of four parts: the first part, "The Smart City. Preliminary issues", introduces the topic through an overview of the state of the art and the contributions that have been made over the years on the topic of the Smart City. The introduction provides a state of the art that includes, as briefly as possible, regulations, initiatives and studies carried out. However, it also includes two more original parts from the point of view of gathering wide-range information, i.e. chapter 6 and chapter 8, which, contribute to the development of a comprehensive picture of the Emilia-Romagna Region, as requested by the administration. In fact, they assess how the Smart City theme is dealt within the urban planning researchers in Italy and provide a complete overview of the Smart City management policies and initiatives of the Emilia-Romagna Region. The second part "Mobility, urban regeneration and the Smart City" goes into further detail of the relationship on which this thesis is based and explores the links between Smart City and urban regeneration and between Smart City and sustainable mobility, by investigating best practices and models tested in the urban context, first at the European level and then in the National context, to establish a framework of existing tools for integrating the three factors and measuring urban smartness, with particular reference to sustainable mobility. This section also includes a focus at the regional level, in which the implementation of accessibility and sustainable mobility in the Emilia-Romagna cities through their participation in the 2018 Regional Call for Urban Regeneration is also analysed. The third part "Assessing the accessibility of urban space in the regeneration processes of the medium-sized city" has a more applicative and planning nature, focusing on the assessment of accessibility to the urban regeneration areas previously examined, thanks to the selection of suitable indicators from Smart City rankings and urban regeneration protocols. Is it possible to decline smartness rankings developed at the urban level to study single urban regeneration areas? Is it possible to determine which projects are the most advantageous, i.e. the ones that works significantly on improving smart mobility? The indicators identified for the evaluation were applied to five regional case studies, i.e. five areas subject to transformation projects being implemented thanks to funding received from the Emilia-Romagna Region's 2018 Urban Regeneration Call for Proposals (approved by DGR n. 550/2018), promoted by the Region to give financial support to urban and territorial regeneration strategies aimed at qualifying urban textures, in accordance with the principles of the new regional law (LR 24/2017), in particular in the municipalities of Parma, Reggio Emilia, Modena, Cesena, Rimini. Within the urban analysis, carried out through the use of a Geographic Information System (GIS), there is also a comparison of the projects themselves with the Sustainable Urban Mobility Plans (SUMPs) drafted by the Municipality. The assessment is applied to two different moments: T0, which corresponds to the actual state, and T1, which corresponds to the transformation project. The analysis and comparison of the cases led to the definition of a "ranking" of the project that best integrates and implements active smart mobility in the considered context. What emerges from the study is that all the projects analysed, although to different levels depending on the conditions and mobility infrastructures in the current state, assume the integration of soft mobility as necessary to limit vehicle traffic and urban congestion. The concluding part outlines some possible guidelines for the integration of active smart mobility in urban regeneration processes, and some considerations on the possible use of the methodology not only to assess urban regeneration project proposals within public competition calls, but also within the ordinary municipal planning processes.en_US
dc.language.isoItalianoen_US
dc.publisherUniversità degli studi di Parma. Dipartimento di Ingegneria e architetturaen_US
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Ingegneria civile e architetturaen_US
dc.rights© Gloria Pellicelli, 2023en_US
dc.rights.urihttp://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/*
dc.subjectSmart Cityen_US
dc.subjectsmart mobilityen_US
dc.subjectsustainable mobilityen_US
dc.subjectmobilità sostenibileen_US
dc.subjectmobilità attivaen_US
dc.subjecturban regenerationen_US
dc.subjecturban planning processesen_US
dc.subjectmedium-sized citiesen_US
dc.titleSmart City e mobilità sostenibile. Valutare l’accessibilità allo spazio urbano nei processi di rigenerazione della città mediaen_US
dc.title.alternativeSmart City and sustainable mobility. Evaluating urban space accessibility in the regeneration of the medium-sized cityen_US
dc.typeDoctoral thesisen_US
dc.subject.miurICAR/20en_US
dc.rights.licenseAttribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 Internazionale*
dc.rights.licenseAttribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 Internazionale*
dc.rights.licenseAttribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 Internazionale*
dc.rights.licenseAttribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 Internazionale*
Appears in Collections:Ingegneria civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura. Tesi di dottorato

Files in This Item:
File Description SizeFormat 
Gloria Pellicelli_relazione_triennale_35ciclo.pdf
  Restricted Access
Gloria Pellicelli_relazione finale triennale_XXXV1.56 MBAdobe PDFView/Open Request a copy
Gloria Pellicelli_tesi di dottorato.pdftesi di dottorato Gloria Pellicelli31.91 MBAdobe PDFView/Open


This item is licensed under a Creative Commons License Creative Commons