Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/1889/4976
Titolo: Il furto dell’eternità. Dante e Gozzano
Autori: Sangirardi, Giuseppe
Data: 2018
Document Type: Article
Abstract: Diversamente apprezzata dai critici, l’impronta dantesca è comunque evidente e costante nell’opera poetica di Guido Gozzano. Filtrata all’inizio da Gabriele D’Annunzio, l’immagine eroico-paterna di Dante viene poi sottoposta alla parodia gozzaniana. Ma resta malgrado tutto decisiva una lettura quasi baudelairiana dell’esperienza dantesca, modello di elevazione suprema che si offre come rimedio e via della salute per la malinconia dello “stanco spirito moderno”. Questa lettura spiega in particolare l’esito ultimo del dantismo gozzaniano, il progetto delle Farfalle come sorta di escatologia simbolica appoggiata al modello della Commedia.
Even though Dante’s influence on Guido Gozzano’s poetic works has variously been commented on by critics, it is nonetheless evident and constant. Taken from Gabriele D’Annunzio, the father-like image of Dante becomes an object of parody in Gozzano’s poetry. Particularly important, however, is an almost Baudelairian reading of Dante’s experience – the latter being a model, a remedy for the melancholy of the “stanco spirito moderno” (tired modern soul). This reading explains Gozzano’s use of Dante and, in particular, the project of his Farfalle as a sort of symbolic escatology drawn on the Commedia.
È visualizzato nelle collezioni:Parole rubate / Purloined letters: 2018, 18

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