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dc.contributor.advisorVentura, Paolo-
dc.contributor.authorCaselli, Barbara-
dc.date.accessioned2017-07-11T11:45:15Z-
dc.date.available2017-07-11T11:45:15Z-
dc.date.issued2017-03-31-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/3419-
dc.description.abstractNonostante le città siano da sempre considerate poli attrattori e di sviluppo, soggette ad una continua crescita demografica e fisica, esistono tuttavia alcuni casi accertati di città che perdono popolazione e si impoveriscono più o meno rapidamente avendo come conseguenza l’abbandono dell’ambiente costruito, il quale rischia di essere lasciato in uno stato di progressivo degrado, ma senza necessariamente comportare la contrazione fisica dell’impronta urbana. Questo fenomeno, noto a livello internazionale con il termine di urban shrinkage, è stato studiato da diversi programmi di ricerca, anche europei, dai quali emerge una complessità e multidimensionalità dei fattori in gioco tra cui le trasformazioni della struttura demografica nella direzione dell’invecchiamento, i processi di lungo e breve periodo di sostanziale declino economico e strutturale o di crisi del sistema politico. La tesi si pone l’obiettivo di definire la diffusione del fenomeno di contrazione urbana in Italia allo stato attuale, un paese certamente non immune agli effetti dell’invecchiamento, della ben nota crisi economica, di un clima di generale incertezza politica e delle nuove trasformazioni territoriali che complicano ulteriormente il sistema del governo del territorio e delle competenze. L’analisi è condotta attraverso un geo-database GIS originale in cui sono stati archiviati i dati statistici e territoriali open-source utili a descrivere a livello comunale le principali dinamiche di shrinkage, in un orizzonte temporale di venticinque anni, e ha portato alla definizione di sette modelli interpretativi per i comuni di medie e piccole dimensioni in contrazione evidenziando le disparità esistenti tra le ripartizioni geografiche Centro-Nord e Mezzogiorno. Dall’analisi ad ampio spettro emerge un processo di spopolamento per lo più lento o stagnante che si riflette sull’ambiente costruito non solo in termini di abbandono, spesso frammentato, e degrado ma anche nell’aggravarsi del fenomeno già diffuso di contrazione delle densità abitative. In particolare l’analisi su più soglie temporali della crescita dell’urbanizzato, in relazione alle previsioni di piano, in tre casi studio scelti nel Nord Italia, ha dimostrato come i comuni demograficamente più piccoli, soprattutto quelli in contesti a forte vocazione turistica, esercitino una forte pressione insediativa sul proprio territorio agricolo, naturale o semi-naturale, nonostante continuino a perdere popolazione. Talvolta la pressione è persino superiore rispetto a vicine realtà più popolose o in crescita, un risultato quasi paradossale dell’inefficienza degli strumenti di pianificazione. A questo continuo abbassamento delle densità abitative, un fenomeno non sostenibile per le città a maggior ragione se in contrazione, la nostra legislazione sembra non aver ancora trovato una risposta convincente; non sono bastati i programmi di sviluppo sostenibile, o le misure atte ad incentivare il riuso dell’esistente né le limitazioni al consumo di suolo imposte al livello dei piani di coordinamento e facilmente aggirate dalla pianificazione locale. Il governo del territorio deve dotarsi di strumenti più efficaci per tutelare e valorizzare il proprio patrimonio di pregio, tra cui l’ambiente rurale, per evitare lo sprawl urbano e lo spreco di risorse e lavorare sulla propria effettiva capacità di accogliere nuove iniziative e flussi migratori, indispensabili per limitare il processo di invecchiamento e il progressivo congelamento della forza lavoro attiva. Occorrono strumenti più flessibili che diano la possibilità di impostare le singole iniziative di trasformazione sulla base di studi accurati delle tendenze in atto. I dati per il monitoraggio sono disponibili ma evidentemente non sempre sono utilizzati in modo attivo.it
dc.description.abstractDespite the nature of cities as strong attractors and development engines which keep growing demographically and physically, there are well-known cases of cities that undergo more or less rapid population loss and impoverishment, leading to the abandonment and the progressive deterioration of the built environment without necessarily involving the reduction of their urban footprint. This process, defined internationally as urban shrinkage, has been studied by several research projects, including European ones, which show the complexity and multidimensionality of the factors involved such as demographic change, towards an aging perspective, long or medium term processes of substantial economic and structural decline or political crisis. This dissertation aims to define how the phenomenon of urban shrinkage is spreading through Italy today, considering that the country is quite affected by population aging, an overly-known economic crisis, the uncertainty of the political system and the recent reclassification and redrawing of administrative divisions which have further aggravated the regional governance in terms of roles and responsibilities. The analysis has been conducted with the support of an original GIS Geodatabase which registers all the territorial and statistical open-source data useful to describe at a municipal level the main dynamics of shrinkage in a twenty-five-year time frame. All this has brought to a definition of seven interpretative models for medium and small Shrinking Towns with a particular overview on the differences between the Northern and the Southern region of the country. The survey shows a substantial slow or stagnant demographic decline which has an impact on the built-up area either in terms of decay and fragmentary abandonment of buildings, or in terms of over decreasing urban population density. In particular, the analysis of the urbanization trends in more time thresholds compared to the planning provisions, in three case studies chosen in Northern Italy, demonstrates that human settlements in smaller municipalities, mostly tourist oriented ones, tend to exercise a greater pressure on agricultural, natural or semi-natural land, although they keep losing their population. Sometimes this pressure becomes even more accentuated than in more populated and growing contexts, as a paradoxical result of the inefficiency of planning instruments. This continuous reduction in urban population density is absolutely an unsustainable phenomenon, all the more for shrinking towns, but in our national regulations it seems that cannot be found convincing solutions to the problem. Sustainable development programs, measures to encourage land recycling and the restrictions on land consumption, laid down by regional planning and easily bypassed by local planning, haven’t been enough. The Regional and Local government must establish a range of better practices to protect and enhance cultural heritage, including rural land, to avoid urban sprawl and the waste of resources and to work on their actual ability to welcome new initiatives and immigration, essential to limit aging and the progressive freezing of the active workforce. More flexible instruments are needed to provide opportunities and to set each transformation process on the basis of the careful study of trends. Monitoring data are always available but apparently not always used in an active way.it
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architetturait
dc.relation.ispartofseriesDottorato di Ricerca in Ingegneria Civile e Architetturait
dc.rights© Barbara Caselli, 2016it
dc.subjecturban shrinkageit
dc.subjecturbanization trendsit
dc.subjectgeodatabaseit
dc.subjecturban densityit
dc.subjectItalyit
dc.titleCrescita e Shrinkage. Modelli interpretativi per le città italiane in contrazione di medie e piccole dimensioni dal 1990 ad oggiit
dc.title.alternativeGrowth and Shrinkage. Interpretative models for medium and small Italian Shrinking Towns from 1990 to todayit
dc.typeDoctoral thesisit
dc.subject.soggettarioUrbanisticait
dc.subject.miurICAR/20it
Appears in Collections:Ingegneria civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura. Tesi di dottorato

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