Please use this identifier to cite or link to this item: https://hdl.handle.net/1889/1049
Full metadata record
DC FieldValueLanguage
dc.contributor.advisorBlasi, Carlo-
dc.contributor.authorOttoni, Federica-
dc.date.accessioned2009-06-04T12:49:02Z-
dc.date.available2009-06-04T12:49:02Z-
dc.date.issued2009-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/1049-
dc.description.abstractIl lavoro di seguito presentato, frutto di tre anni di ricerca di dottorato, si prefigge di analizzare lo stato dell’arte nella valutazione dei meccanismi di dissesto delle fabbriche cupolate, esaminando, attraverso un’analisi a metà tra storia e scienza, i diversi approcci nella soluzione di calcolo. Non avendo la pretesa di effettuare una rassegna esaustiva delle cupole, più o meno grandiose, costruite dall’antichità sino ad oggi, lo studio si pone come obiettivo l’analisi dei principali dibattiti che le hanno coinvolte, cercando di evidenziarne il filo conduttore sotteso. Lo studio delle cupole si è spesso intrecciato con quello storico-filosofico di definizione dei saperi, diventando occasione di ripensamento e valutazione critica della questione della conoscenza degli antichi. Proponendosi di ritornare all’attualità, nella definizione di un criterio di calcolo di strutture ancora da indagare, le note storiche sui dibattiti si sono tradotti in un esame della questione scientifica da Galileo ad oggi, fino ad esaminare il problema dell’equilibrio in relazione a quello, tutta moderno, della resistenza. L’evoluzione della questione della cerchiatura come rimedio prima intuito e infine matematicamente calcolato, rappresenta l’evocazione del tragitto della scienza delle costruzioni, diventando simbolo di evoluzione nella definizione strutturale e metodo di consolidamento e correzione dell’errore. Lo scopo è procedere insieme agli antichi e ai moderni nella loro querelle, sul piano del comportamento strutturale per arrivare, al termine del percorso, alla definizione di un metodo di analisi e conoscenza dell’edificio storico, che solo attraverso i suoi metodi costruttivi può essere compreso, anche strutturalmente. Il fine è determinare quel compromesso, necessario quando si affronti lo studio di un edificio storico, tra calcolo e regola sperimentale, che ha guidato la costruzione degli edifici antichi e che quindi può rappresentare uno strumento per la loro comprensione e la loro conservazione. Che nel senso della ricerca acquistano lo stesso significato.en
dc.language.isoItalianoen
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architetturaen
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Forme e strutture dell'Architetturaen
dc.rightsFederica Ottoni, ©2009en
dc.subjectConsolidamentoen
dc.subjectRestauroen
dc.subjectCupole in muraturaen
dc.titleLa lunga vicenda delle fabbriche cupolate. Note storiche sulla stabilità, tra dibattito e sperimentazioneen
dc.typeDoctoral thesisen
dc.subject.soggettarioIngegneria civile - Cupoleen
dc.subject.miurICAR 19en
dc.description.fulltextopenen
Appears in Collections:Ingegneria civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura. Tesi di dottorato

Files in This Item:
File Description SizeFormat 
tesi finita.pdfTesi Dottorato Ottoni51.95 MBAdobe PDFView/Open


Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.