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Title: Microbial whole genome sequencing analysis: from de novo single strains reconstruction to metagenomics to characterize bacterial communities
Authors: Favale, Nicoletta
Issue Date: May-2022
Publisher: Università degli Studi di Parma. Dipartimento di Scienze chimiche, della vita e della sostenibilità ambientale
Università degli studi di Ferrara. Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie
Document Type: Doctoral thesis
Abstract: Microbial genomes analysis is the field that takes the greatest advantages from the breakthroughs in genomics and computational biology. Whole-genome sequencing strategies allowed the fulfilment of first complete genome sequence of a bacteria in 1995, since then technological improvements reduced the time required for sequencing and the cost per base pair while at the same time dramatically increased the quality of final products. These enhancement leads to the possibility to extend microbial genomes analysis ranging from the study of the single strain to whole microbial communities. In this thesis two application of whole-genome sequencing are presented: I) the genome’s reconstruction and characterization of Acinetobacter johnsonii ICE_NC and II) the analysis of the microbial community characterizing the oral plaque of human patients in different clinical conditions of periodontitis and type 2 diabetes. Chapter 1. Acinetobacter johnsonii ICE_NC was isolated from industrial soil and showed a role in the biotransformation of bile acids (BAs). Here are described the use of hybrid de novo assemblies, that combine long-read Oxford Nanopore and short-read Illumina sequencing strategies, to reconstruct the entire genome of A. johnsonii ICE_NC strain and to identify the coding region for a 12α-hydroxysteroid dehydrogenase (12α-HSDH), involved in bile acids metabolism. The hybrid de novo assembly of the A. johnsonii ICE_NC genome was generated using Canu and Unicycler, both strategies yielded a circular chromosome of about 3.6 Mb and one 117 kb long plasmid. Gene annotation was performed on the final assemblies and the gene for 12α-HSDH was detected on the plasmid. Our findings illustrate the added value of long read sequencing in addressing the challenges of whole genome characterization and plasmid reconstruction in bacteria. These also allowed the identification of the A. johnsonii ICE_NC gene for the 12α-HSDH enzyme, whose activity was confirmed at the biochemical level. Chapter 2. Periodontitis and type 2 diabetes have a long established bi-directional relationship. Twelve subjects, falling into one of the four study groups based on the presence/absence of poorly controlled type 2 diabetes and presence/absence of moderate-severe periodontitis, were selected. The high-resolution whole metagenomic shotgun sequencing was used to characterize the subgingival microbiome of patients with different health status regarding periodontitis and type 2 diabetes. Taxonomic profile was analysed with a BLAST analysis combined with MEGAN6 or MetaPhlAn 3.0. Both outputs were statistically tested with STAMP and LEfSe. The investigation of functional activities was performed by DIAMON combined with MEGAN6 -KEGG and by HUMAnN 3.0; statistical analysis was carried out with LEfSe. Taxonomic analysis results unlighted: I) the significant presence of Anaerolineaceae bacterium oral taxon 439 in periodontitis patients, II) that the presence of bacteria historically associated with onset and progression of periodontitis seems more linked to a general inflammatory status, rather than specifically with periodontal disease and III) the presence a core microbiome, that is resilient to changes in the oral health status. Main results in functional investigation were that most of the significantly enriched pathways involved in amino acid biosynthesis and carbohydrate or energy metabolism belonged to patients without periodontitis. Pathways related to cell structure biosynthesis, fatty acid and lipid biosynthesis, nucleoside and nucleotide metabolism and ferroptotic death and/or iron homeostasis were significantly abundant in patients affected by periodontitis, diabetes or presenting comorbidity.
Il campo dell’analisi dei genomi microbici è quello che ha ottenuto I maggiori vantaggi dagli avanzamenti della genomica e della biologia computazionale. Le strategie di sequenziamento whole-genome hanno permesso il completamento della prima sequenza genomica complete di un batterio nel 1995, da quel momento gli avanzamenti tecnologici hanno portato alla riduzione dei tempi di sequenziamento, dei costi per base sequenziata e allo stesso tempo al drastico aumento della qualità dei prodotti finali. Questi miglioramenti hanno portato all’ampliamento dell’analisi dei genomi microbici, permettendo di spaziare da studi su singoli ceppi fino alle comunità microbiche nella loro interezza. In questa tesi sono presentate due applicazioni del sequenziamento whole-genome: I) la ricostruzione e caratterizzazione del genoma di Acinetobacter johnsonii ICE_NC e II) l’analisi delle comunità microbiche che caratterizzano la placca orale di pazienti in differenti condizioni per parodontite e diabete di tipo 2. Capitolo 1. Acinetobacter johnsonii ICE_NC è stato isolato da suolo industriale ha mostrato un ruolo nella biotrasformazione degli acidi biliari (BAs). Qui è descritto l’uso di strategie ibride per l’assemblaggio de novo, che combinano le strategie di sequenziamento long-read Oxford Nanopore e short-read Illumina, per ricostruire l’intero genoma di A. johnsonii ICE_NC per identificare la regione codificante per l’enzima 12α-idrossisteroide deidrogenasi (12α-HSDH), coinvolto nel metabolismo dei BAs. L'assemblaggio ibrido de novo del genoma di A.jonsonii ICE_NC è stato generato usando Canu e Unicycler, entrambe le strategie hanno portato all’identificazione di un cromosoma circolare lungo circa 3.6 Mb e di un plasmide di circa 117 Kb. L’annotazione genica è stata eseguita sull’assemblaggio finale e il gene per 12α-HSDH è stato identificato nel plasmide. I risultati ottenuti mostrano il valore aggiunto del sequenziamento long-read per superare le sfide nella caratterizzazione di genomi batterici completi e nella ricostruzione dei plasmidi. Inoltre è stato possibile identificare il gene codificante l’enzima 12α-HSDH in A. johnsonii ICE_NC, la cui attività era stata confermata a livello biochimico. Capitolo 2. Parodontite e diabete di tipo 2 hanno una relazione bidirezionale stabilita da molto tempo. Sono stati selezionati 12 individui, ognuno appartenente a uno dei quattro gruppi di studio basati sulla presenza7assenza di diabete di tipo 2 scarsamente controllato e di parodontite da moderata a severa. Per ogni soggetto eleggibile sono stati prelevati campioni di placca subgengivale in 4 siti, tutti rappresentativi delle condizioni parodontali dell’individuo. Per caratterizzare il microbioma subgengivale di questi pazienti è stato utilizzato il sequenziamento ad alta risoluzione dell’intero metagenoma. Il profilo tassonomico è stato analizzato attraverso combinando BLAST con MEGAN6 e attraverso MetaPhlAn 3.0. Entrambi gli output sono stati sottoposti ad analisi statistica con STAMP e LEfSe. l’analisi delle attività funzionali è stata eseguita con DIAMOD combinato a MEGAN6 e attraverso HUMAnN 3.0; l’analisi statistica è stata eseguita con LEfSe. I risultati dell’analisi tassonomica ha evidenziato: I) la presenza significative di Anaerolineaceae bacterium oral taxon 439 nei pazienti parodontitici, II) che la presenza di batteri storicamente associate all’insorgenza e al progredire della parodontite sembravano correlati maggiormente a un generale stato infiammatorio piuttosto che specificatamente alla parodontite e III) la presenza di un microbioma di base, resistente ai cambiamenti dello stato di salute orale. I risultati principali dell’analisi funzionale hanno mostrato che i pathway legati alla biosintesi di amino acidi e al metabolismo energetico e dei carboidrati erano rappresentati significativamente nei pazienti non affetti da parodontite mentre i pathway relativi alla biosintesi di strutture cellulari, al metabolismo di acidi grassi, alla ferroptosi e al metabolismo di nucleosidi e nucleotide erano abbondanti nei pazienti affetti da parodontite, diabete o entrambe le malattie.
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