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dc.contributor.advisorQuintelli, Carlo-
dc.contributor.authorStrina, Paolo-
dc.date.accessioned2015-07-08T14:41:01Z-
dc.date.available2015-07-08T14:41:01Z-
dc.date.issued2015-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/2829-
dc.description.abstractLa tesi adotta e sperimenta la tecnica di densificazione attraverso la strategia delle centralità all’interno di contesti urbani di medie dimensioni. Il campo di analisi applicata prescelto è composto dalle dieci città capoluogo di provincia della Regione Emilia Romagna. Il carattere dominante delle città contemporanee, riscontrabile anche nelle città emiliano-romagnole, è la dispersione della forma. Lo sviluppo diffuso della città contemporanea è stato alimentato nell’ultimo ventennio da piani strutturali e da politiche urbane le cui visioni, congiunte a forti pressioni economiche, hanno portato alla situazione odierna. L’esplosione della forma del corpo costruito ha favorito la formazione di frange estreme, slegate, prive di rapporto con le restanti parti urbane o al più garantito dalla sola infrastruttura, elemento e segno dominante nel paesaggio periferico. La mancanza di continuità con le parti urbane consolidate, insieme al concetto di non-finito, di estensione e diffusione, sono alcune delle principali caratteristiche della città contemporanea di cui la periferia, intesa sia come massa costruita che come fenomeno sociale, spesso priva di qualità spaziale e morfo-tipologica, ne rappresenta la parte più consistente. Spostandosi dal centro all’estrema periferia, lo spazio vuoto prevale sul pieno-costruito fino a configurare fasce urbane in cui vige una quasi totale perdita di tessuto. Queste frange periferiche determinano la mancanza di forma della città contemporanea, fattore scatenante di molteplici fenomeni sia sociali che identitari. Obiettivo della tesi è la costruzione di un modello metodologico di sviluppo della città con lo scopo di arrestarne la continua espansione applicando la tecnica di densificazione attraverso la strategia delle centralità urbane. La ricerca si pone, quindi, l’obiettivo di rispondere ad una riconosciuta domanda di maggior qualità urbana, attraverso la rigenerazione del corpo della città, tentando di istruire un metodo in grado di riconvertire il modello di città diffusa contemporanea in città compatta. La presenza della risorsa spazio è il primo dato da rilevare all’interno del corpo urbano oggetto di analisi. All’interno della città accorpata affiorano vuoti costruiti, artificiali, consistenti, spesso di bassa qualità che coincidono con standard pubblici come parcheggi, slarghi, parchi e verde residuo. La densificazione attraverso la strategia delle centralità urbane insiste prevalentemente su aree classificate come standard pubblico, compensandone la riduzione di quantità con la qualità integrata del nuovo progetto urbano. Rispetto al confine comunale giuridicamente determinato, la ricerca individua un perimetro in cui persiste una condizione di continuità del corpo urbano. L’area ad esso sottesa, definita città accorpata, è l’oggetto della tesi. A partire dall’analisi della città per parti e dall’individuazione dei campi di centralità attraverso il disegno di cluster relazionali tra fattori funzionali e formali esistenti, il metodo restituisce il processo per l’individuazione dello spazio più idoneo ad accogliere il progetto di una centralità urbana. La rilevanza dei fattori presenti all’interno del campo analizzato determina quale strategia applicare tra le tre tipologie di centralità urbane indagate. - La strategia delle centralità urbane incentrate su di un sistema di relazione policentrico, tipologia di ruolo A, è stata studiata attraverso l’esempio della stazione ferroviaria, applicando il modello progettuale emerso al caso del nodo ferroviario di Modena. - La strategia delle centralità urbane di tipo metropolitano, tipologia di ruolo B, è stata studiata attraverso l’esempio dell’architettura della direzionalità, applicando il modello progettuale emerso nel contesto della periferia nord di Bologna. - La strategia delle centralità urbane di parti di città, tipologia di ruolo C, è stata studiata attraverso l’esempio del centro civico, applicando il modello progettuale emerso al Parco Urbano della città di Forlì. La tipologia di ruolo B, approfondita in questa tesi, è definibile, grazie alla sua capacità di innescare relazioni interscalari, anello di congiunzione tra città e hinterland, entrambe entità costituenti il paesaggio metropolitano. Essa si pone come presidio architettonico urbano sull’area vasta a cui compete il governo della stessa. La nuova centralità urbana di tipo metropolitano diventa il luogo della direzionalità le cui forme compositive devono essere in grado di rappresentare il proprio ruolo dominante proiettandolo all’interno dell’area vasta. Nella città, essa assume il ruolo di frammento fondante una strategia di rigenerazione diffusa che mette a sistema le funzioni direzionali preesistenti e contestuali all’ambito in cui il progetto urbano opera. Il lavoro di tesi ha dimostrato come la tecnica di densificazione attraverso la strategia delle centralità urbane di tipo metropolitano possa essere assunta, nella pratica comune, come strumento di attuazione di un ampio programma di rigenerazione urbana in complementarietà con i due tipi di centralità urbane sperimentate e verificate dalla ricerca integrale. Quest’ultima si colloca in un momento storico in cui il dibattito urbano è concentrato sul tema della rigenerazione urbana basato sull’uso razionale delle risorse economiche e spaziali e sulla ricerca di un modello sostenibile di sviluppo urbano. Grazie al lavoro d’équipe è stato possibile produrre una vasta analisi dello stato dei luoghi (Allegato, cap. 1-2), verificare su differenti casi studio il metodo di ricerca dello spazio per la centralità (Allegato, ca. 3) e studiare in parallelo tre diverse tipologie di centralità in grado di instaurare particolari relazioni all’interno del corpo urbano, permettendo in questo modo una visione più ampia dei temi emersi (Allegato, cap. 4-5). Il possibile proseguimento della tesi è rivolto all’attuabilità di questa strategia attraverso l’adeguamento del quadro normativo regionale, a partire da una riformulazione in termini qualitativi dell’adempimento agli standard urbanistici. Dalla lettura critica della normativa nazionale e regionale vigente in materia, sono infatti emersi spunti interessanti che hanno dato origine ad un elaborato di riscrittura della legge 20/2000 RER. Questo testo, non pubblicato perché ancora in fase embrionale, ci ha permesso di prendere atto dei limiti della normativa vigente in termini di rispetto del suolo e delle difficoltà economiche e burocratiche nell’attuazione di opere di interesse collettivo come le centralità urbane (Allegato, cap. 6).it
dc.description.abstractThis thesis adopts and experiments with the technique of densification through a centrality strategy in medium-sized urban contexts. The applied analysis case selected consists of the ten provincial capitals of the Emilia Romagna region of northern Italy. The predominant characteristic of the contemporary city, also found in the cities of Emilia-Romagna, is the dispersion of form. The sprawling development of the contemporary city has been nurtured over the last two decades by structural plans and urban policies whose visions, married to strong economic pressures, have resulted in the current situation. The explosion in the form of the constructed body has encouraged the formation of extreme fringes, unrelated and devoid of any relationship with the remaining urban areas, or at the most warranted by infrastructure alone, a dominant element and sign of the suburban landscape. Lack of continuity with the consolidated urban parts, along with the concept of the unfinished, of extension and diffusion, are some of the key characteristics of the contemporary city, of which the suburbs, both in the sense of a constructed mass and a social phenomenon, and frequently lacking spatial and morpho-typological quality, represent the most substantial part. Moving from the centre to the outermost suburbs, empty space prevails over the full/built-up to form urban bands in which there is an almost total loss of fabric. These suburban fringes result in a lack of form in the contemporary city, a triggering factor for many social and identity phenomena. The goal of this thesis is the construction of a methodological model for the development of cities with the aim of stopping ceaseless expansion by applying the densification technique through an urban centrality strategy. Thus, the research has set itself the objective of responding to a recognized demand for greater quality of urban life, through regeneration of the body of the city, trying to introduce a method that can convert the urban sprawl model into a contemporary compact city. The presence of the space resource is the first fact to be found inside the urban body under analysis. Within the consolidated city emerge constructed voids, artificial, substantial, and often of low quality, which coincide with standard public facilities such as car parks, courtyards, gardens and residual green areas. Densification through the urban centrality strategy insists mainly on areas classified as “standard public”, compensating for the reduction in quantity with the integrated quality of the new urban project. With respect to legally determined municipal boundaries, the research identifies a perimeter in which persists a condition of continuity with the urban body. The area underlying it, defined as the consolidated city, is the subject of this thesis. Starting from an analysis of the city by its parts, and from identification of the fields of centrality through the design of relational clusters among existing functional and formal factors, the method provides a process to identify the most suitable space to accommodate an urban centrality project. The importance of the factors within an analyzed field determines which strategy to apply from the three types of urban centrality investigated. - An urban centrality strategy focusing on a system of polycentric relationships, the Role A type, was studied through the example of the railway station, applying the project model that emerged in the case of the railway hub at Modena. - An urban centrality strategy of a metropolitan type, the Role B type, was studied through the example of the architecture of directionality, applying the project model that emerged in the context of the northern suburbs of Bologna. - An urban centrality strategy of parts of the city, the Role C type, was studied through the example of the civic centre, applying the project model that emerged from the Urban Park of the city of Forli. The Role B type, examined in-depth in this thesis, is definable, thanks to its ability to trigger interscalar relationships, as a connecting link between the city and its suburbs, both entities constituting the metropolitan landscape. It presents itself as an urban architecture presidium over the vast area governed by it. The new urban centrality of the metropolitan type becomes a place of directivity whose compositional forms must be able to represent their own dominant role, projecting it into the vast area. In the city, it takes on the role of a founding fragment a widespread regeneration strategy that organizes pre-existing directional and contextual functions within the context where the urban project is working; The thesis work has demonstrated how the technique of densification through an urban centrality strategy of a metropolitan type may be used in common practice as a tool to implement a comprehensive programme of urban regeneration complementary to the two types of urban centrality tested and verified by integral research. The latter is located in a historical moment when the urban debate is concentrating on the theme of urban regeneration based on the rational use of economic and spatial resources and a search for a sustainable urban development model. Thanks to team work, it was possible to produce a wide-ranging analysis of the state of the places (Annex, ch. 1-2), to check on the method of identifying space for centrality in different study cases (Annex, ch. 3), and to study in parallel, three different types of centrality capable of establishing special relationships within the urban body, thereby allowing for a broader view of the issues that emerged (Annex, ch. 4-5). A potential continuation of the thesis would focus on the viability of this strategy through amendment of the regional regulatory framework, starting from a reformulation of compliance with urban planning standards in terms of quality. From a critical reading of the relevant national and regional legislation in force, interesting points emerged that resulted in an elaborate rewriting of Law 20/2000 RER. This text, not yet published since it is still in its infancy, allowed us to take note of the limits of current legislation in terms of compliance with the land, and the economic and bureaucratic difficulties in implementing collective projects such as urban centrality (Annex, ch. 6).it
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architetturait
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Forme e strutture dell'architetturait
dc.rights© Paolo Strina, 2015it
dc.titleTecnica di densificazione attraverso la strategia delle centralità urbane di tipo metropolitano.it
dc.title.alternativeDensification technique through an urban centrality approach of a metropolitan type.it
dc.title.alternativeRicerca Spinner 2013. Progettare il costruito: nuovi modelli a qualità integrata per la città compatta. Politiche di rigenerazione e struttura delle centralità urbane nel contesto delle città dell’Emilia Romagna.it
dc.title.alternativeSpinner 2013 research. Designing the constructed: new integrated quality models for the compact city. Regeneration and structure policies of urban centralities in the city context of the Emilia Romagna region.it
dc.typeDoctoral thesisit
dc.subject.miurICAR/14it
Appears in Collections:Ingegneria civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura. Tesi di dottorato

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