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dc.contributor.advisorBernini, Franco-
dc.contributor.authorStomeo, Grazia-
dc.date.accessioned2011-07-19T13:06:01Z-
dc.date.available2011-07-19T13:06:01Z-
dc.date.issued2011-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/1623-
dc.description.abstractIl lavoro esposto in questa tesi di dottorato consta di tre studi fondamentali. Nel primo studio è stato stimato il contributo macrofagico e sistemico dell’apolipoproteina E attraverso l’RCT, inizialmente valutato in topi WT iniettati con macrofagi WT o apoE-/-. L’assenza della proteina nei macrofagi causa una significativa riduzione nel contenuto di colesterolo rilasciato nel plasma, nel fegato e nelle feci. Al contrario, l’espressione dell’apoE nei macrofagi è sufficiente a promuovere un normale RCT anche nei topi in cui tale proteina è assente. Anche valutando l’efflusso cellulare di colesterolo, step limitante l’RCT, sono stati confermati i dati riscontrati nell’analisi in vivo. Per la prima volta è stato quindi dimostrato che l’assenza a livello macrofagico dell’apolipoproteina E compromette significativamente il meccanismo di RCT macrofagico in vivo nei topi. Il secondo studio ha evidenziato il ruolo chiave dell’ACAT2 epatica nel metabolismo delle HDL nei topi. Quando l'attività epatica dell’ACAT2 è ridotta, il colesterolo libero sembra essere incanalato in modo preferenziale sull’apoA-I, proteina up-regolata da ABCA1. Questo sembra comportare una modifica positiva sulla distribuzione e sulla funzionalità delle particelle HDL. Attraverso l’analisi bi-dimensionale su gel è stato dimostrato che in topi LXRα/β-/-, la down-regulation dell’ACAT2, mediante l’uso di ASO6 oligonucleotide anti-senso, aumenta notevolmente il contenuto delle pre-β-HDL e induce la comparsa di piccole α-HDL, contrariamente ai topi WT. Sulla base di ciò è stata valutata la capacità dei sieri di topi trattati con ASO6 di promuovere l'efflusso di colesterolo cellulare. I sieri di topi WT trattati con ASO6 hanno mostrato un aumento del potenziale di efflusso per diffusione passiva e SR-BI, mentre i sieri dei topi LXRα/β-/- trattati con ASO6 hanno una maggiore capacità di accettare colesterolo da parte dell’efflusso ABCA1-mediato. È risaputo come gli antagonisti dei canali del calcio e gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina siano capaci di ridurre l'insorgenza e la progressione dell'aterosclerosi. Nel terzo studio è stato pertanto valutato il contributo dell’associazione tra manidipina/delapril nel prevenire o ridurre lo sviluppo di aterosclerosi in topi apoE-/ -. Il contenuto di lipidi misurato nelle valvole cardiache e i livelli di colesterolo nell'intera aorta sono ridotti negli animali riceventi l'associazione dei farmaci. Risulta rilevante l’effetto anti-infiammatorio su VCAM-1 e IL-6, ma non è possibile evidenziare l'efficacia dell’associazione manidipina/delapril sulle lesioni aterosclerotiche in questi modelli murini.it
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità di Parma. Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Biologiche e Chimiche Applicateit
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in farmacologia e tossicologia sperimentaliit
dc.rights© Grazia Stomeo, 2011it
dc.subjectApoEit
dc.subjectACAT2it
dc.titleStudio del ruolo dei geni ApoE e ACAT2 sull’eziopatogenesi dell’aterosclerosi e potenziale intervento farmacologicoit
dc.typeDoctoral thesisit
dc.subject.miurBIO/14it
dc.description.fulltextopenen
Appears in Collections:Scienze del farmaco, delle biolomolecole e dei prodotti per la salute. Tesi di dottorato

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