Please use this identifier to cite or link to this item: https://hdl.handle.net/1889/1513
Full metadata record
DC FieldValueLanguage
dc.contributor.advisorDe Poli, Aldo-
dc.contributor.advisorMazzoni, Cristiana-
dc.contributor.authorBorghi, Roberta-
dc.date.accessioned2010-12-14T11:44:51Z-
dc.date.available2010-12-14T11:44:51Z-
dc.date.issued2010-09-10-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/1513-
dc.description.abstractLa tesi si propone di analizzare i termini della relazione fra progetto urbano e progetto architettonico nel dibattito italiano e francese alla fine del XX secolo, con particolare attenzione alle modalità di trasmissione di alcune importanti posizioni teoriche, in momenti storici ed in contesti geografici e culturali differenti. In particolare, interessa verificare come l’auspicata relazione fra città e architettura, sostenuta dalle ricerche italiane degli anni Sessanta e Settanta, sia stata recepita nel corso dei decenni successivi, valutando quali nuovi temi si siano affiancati e sovrapposti e secondo quali modalità questi stessi temi siano stati tradotti nei due paesi, rilevandone eventuali analogie e differenze. Un ulteriore obiettivo di massima consiste nell’individuare, attraverso una lettura critica degli studi urbani italiani e francesi del recente passato, alcuni principi validi a sostenere una teoria della progettazione per la città europea d’oggi. La ricerca conferma alcune posizioni condivise. In primo luogo, viene sostenuta la necessità di rifondare la relazione città e architettura, all’interno della disciplina architettonica; in secondo luogo, permangono, come ipotesi di fondo del lavoro svolto, alcune posizioni in continuità con gli studi urbani italiani del secondo Dopoguerra, poi ripresi e sviluppati a livello internazionale: la permanenza di una relazione, sebbene secondo mutate modalità, fra progetto urbano e progetto architettonico, la possibilità di controllare, attraverso il progetto, la forma della città, il primato dell’edificio pubblico, come elemento fondante la struttura della città, e, infine, la necessità di fondare il progetto su di una precisa idea di architettura (teoria); in terzo luogo, viene confermata la validità dell’approfondimento sul caso italiano e francese, alla luce delle frequenti occasioni di confronto fra le posizioni teoriche e le realizzazioni nei due paesi. La tesi si articola in quattro parti principali. La prima parte, l’Antefatto, presenta una sintesi iniziale sul dibattito teorico in Italia ed in Francia negli anni Sessanta e Settanta. L’obiettivo è illustrare il contesto culturale ed il dibattito disciplinare da cui muovono le posizioni teoriche analizzate nel corso della tesi. In ambito italiano, figure come E.N.Rogers, L.Quaroni e G.Samonà, e, in seguito, C.Aymonino, A.Rossi, G.Grassi, G.Canella, sostengono il valore di una progettazione in continuità con la storia e l’importanza del rapporto tra l’edificio ed il contesto urbano, culturale e sociale. In ambito francese, alla fine degli anni Sessanta, si afferma una nuova sensibilità verso contributi culturali multidisciplinari e verso una maggiore scientificità della disciplina, come pure un rinnovato interesse alle esperienze in corso in altri paesi, quali, ad esempio, l’Italia. La seconda parte approfondisce, nel dibattito italiano e francese degli anni Ottanta e Novanta, la questione della forma della città ed il ruolo del progetto urbano e la questione del progetto dell’edificio pubblico. Per ognuna delle due questioni, chiamate morfologia e tipologia, ma anche, estendendone il significato, luogo e forma, la tesi evidenzia tre principali posizioni teoriche. In Italia, il progetto urbano viene interpretato, a seconda delle letture, come disegno d’insieme e sintesi di città e architettura, in continuità con la Tendenza, come nuovo strumento di intervento urbanistico, più radicato alle specificità del contesto, e, infine, come occasione di controllo delle dinamiche della dimensione metropolitana. In Francia, il rinnovato interesse verso una sintesi di città ed architettura, favorito dall’apporto degli studi urbani italiani, viene approfondito nel contatto con alcuni caratteri endogeni del dibattito francese, quali l’intenso sviluppo delle scienze sociali, la lunga tradizione della composizione urbana legata al modello Beaux-Arts, o la spiccata propensione ad intravedere nei risultati di un’importante elaborazione teorica un’occasione di concreto rinnovamento della pratica progettuale. La questione dell’edificio pubblico, in Italia, riconsidera la permanenza di una tradizione culturale che riesce ad interpretare, in un unico progetto unitario, la relazione tra spazio pubblico ed edificio pubblico, alla luce delle diverse accezioni che la nozione di tipo edilizio assume, dagli anni Sessanta ad oggi. In Francia, le riflessioni sul tema si traducono, nei diversi casi, in un’enfatizzazione del dato tecnologico o artistico, in un’esigenza di monumentalizzazione dell’architettura pubblica, nelle politiche dei grands projets, o, infine, in alcune innovative azioni di buon governo orientate al controllo della qualità architettonica (Concorsi d’architettura, Missione interministeriale per la qualità delle costruzioni pubbliche). La terza parte si pone a sintesi ed interpretazione delle precedenti letture, proponendo un confronto critico sul rapporto fra progetto urbano e progetto architettonico nel dibattito italiano e francese dagli anni Ottanta ad oggi. L’obiettivo è ricostruire, sull’insegnamento dei decenni precedenti, le basi per un’attuale teoria della progettazione. Vengono evidenziate cinque questioni: la Città, la Forma urbana, lo Spazio pubblico, l’Edificio pubblico, la Figurazione. La Città presenta una pluralità di condizioni che hanno influenzato le trasformazioni della città europea nella seconda metà del XX secolo; la Forma urbana, si interroga sui diversi modi d’intervento, alla scala del centro storico, della prima periferia consolidata e del territorio; lo Spazio pubblico, indaga il ruolo del progetto del vuoto in relazione al costruito, nelle rappresentazioni della strada, della piazza e del parco; l’Edificio pubblico, analizza i significati profondi dell’architettura pubblica, nei confronti di una radicata tradizione tipologica e compositiva, come componente essenziale nella definizione di una parte di città e come espressione dei valori collettivi e simbolici di una società; la Figurazione, approfondisce i significati ed i valori connessi all’affermazione di un determinato immaginario collettivo. L’evidenza espressiva legata ad una precisa scelta figurativa, di un edificio o di uno spazio pubblico, viene qui intesa come fondamentale scelta progettuale e, prima ancora, come espressione di una determinata scelta culturale. La quarta parte della tesi si sofferma, dopo aver indagato il caso italiano ed il caso francese, sulla specifica realtà emiliana, intesa come ambito di verifica coerente. Le esemplari pratiche di buon governo in ambito urbanistico ed architettonico, degli anni Sessanta e Settanta, vengono confrontate con l’incerta relazione tra progetto urbano e progetto architettonico, e tra spazio pubblico ed edificio pubblico, dell’Emilia d’oggi. Dal lungo percorso intrapreso si possono evidenziare alcune importanti riflessioni conclusive: in primo luogo, lo studio sottolinea l’attualità di una sintesi fra “città” e “architettura”, alla luce degli studi urbani degli ultimi decenni; in secondo luogo, vengono precisati alcuni dei nuovi temi che caratterizzano il rapporto fra progetto urbano e progetto architettonico, in relazione a mutate condizioni sociali e culturali, soffermandosi, in particolare sul valore culturale e progettuale delle nozioni di forma e di luogo; in terzo luogo, la ricerca conferma l’esemplarità di alcuni caratteri specifici dedotti dal dibattito architettonico italiano e francese, in grado di diventare validi strumenti d’indagine anche per realtà differenti. Una considerazione trasversale, infine, riguarda il valore di una aggiornata teoria della progettazione, intesa come possibilità di operare secondo principi razionali e trasmissibili. Senza negare l’apporto soggettivo dell’autore e la possibilità dell’invenzione, si conferma, pertanto, l’esigenza di operare nel solco di una chiara idea di architettura.it
dc.description.abstractThe thesis aims at analyzing the relation between urban and architectural project within the Italian and French debate at the end of the 20th century. More specifically, it focuses on the transmission of theoretical intentions referred to different historical, geographic and cultural contexts. In fact, one of the main targets is to verify how the issue of the link between city and architecture brought about and analyzed by the Italian urban studies in the Sixties and Seventies, has been eventually assimilated into recent studies and debates. To this extend, the dissertation highlights new emerging issues as well as analogies and differences in the reception of same topics in Italy and France. Starting from a critical interpretation of recent Italian and French urban studies, the thesis envisaged to identify some principles for an up-to-date design theory, useful for the contemporary European city. The research confirms some shared positions. First, it confirms the need to re-investigate and re-build the relation between city and architecture within architectural studies (not city planning or sociologic approach). Second, it bears, as core hypothesis, some key topics which appear to be in continuity with previous theories, such as the relation between urban and architectural project, the possibility to control the form of the city with a unitary design, the key role of public buildings in the definition of urban structure and the importance of project as expression of a precise idea of architecture (importance of theory). Third, it confirms the significance of a comparison between French and Italian cases in the light of long history of continuous and fruitful cultural and architectural mutual exchange. The work is organized in four sections, each targeting specific issues. The first part, “Background (Antefatto)” identifies the most significant subjects characterizing the architectural and urban debate of the Sixties and Seventies, both in Italy and France. The aim is to provide a general background on the cultural context where the theories analyzed in the thesis were developed. In Italy, authors such as E. N. Rogers, L. Quaroni and G. Samonà, and later, C. Aymonino, A. Rossi, G. Grassi, G. Canella, did draw the attention on the value of a project in continuity with history and on the interrelation between buildings and urban, cultural and social context. In France, the late Sixties appear characterized by new multidisciplinary cultural contributions, a more scientific approach to architecture and a renewed interest for the international debate, including the Italian one. The second part investigates the role of urban project and the issue of public building, in the French and Italian debate of the Eighties and Nineties. For each of the two above mentioned issues (typology and morphology or, in an up-to-date definition, form and site) three major theoretical positions are analyzed. In Italy, the urban project is interpreted as a comprehensive design and synthesis of architecture and city (in continuity with Tendenza), as a new tool for action planning in accordance with the surrounding context and as a way of understanding the dynamics of metropolitan conditions. In France, the renewed interest in the synthesis between city and architecture, fostered by the contribution of Italian urban studies, is integrated with specific elements of the national debate, mainly related to the interaction with social sciences, with the long tradition of the Beaux-Arts urban composition, or with the endogenous attitude to check theories through concrete design practice. The Italian concept of public building is traditionally connected to the capacity of creating physical and symbolic relations with public spaces. The thesis specifically deal with this concept and deeply analyzes the evolution of the concept of “building type” from the theories of the Sixties up to present. Referring to the same issue, French tends to emphasize technological or artistic moods, to promote a more monumental concept of public architecture, such as Mitterrand’s grands projets, or to define innovative good governance measures, oriented to a better control of architectural quality (architectural competitions, Interministerial Mission for the quality of public buildings). The third part sums up and interprets the work carried out in previous session and critically compares the link between urban and architectural project in the Italian and French debates from the Eighties up to present. Thus, it aims at reconstructing a well-founded design theory on the basis of the experience of earlier decades. Overall, five main issues are taken into consideration: City, Urban form, Public space, Public building, Figuration. The City shows different cultural conditions which influenced the transformation of European cities in the second half of the 20th century. Urban form, is related to different ways of intervention at three scales: historical city center, first periphery and territory. Public space explores connections between empty spaces and constructed ones, considering the concept of street, plaza and park. Public building analyzes the various meanings of public architecture, starting from its essential role in defining a new part of the city and in representing symbolic and social values. Figuration deals with meanings and values related to a specific collective imaginary. The thesis, in fact, backs the idea that every well-founded figurative expression (either of a building or a public space) stems from of a precise design and cultural choice. The fourth part, in addition to the Italian and French cases, focuses on the regional case of Emilia, intended as a coherent field of verification. The examples of good governance practices in urban and architectural planning in the Sixties and Seventies are compared to the uncertain relations between urban and architectural project as well as between public space and public building currently existing in Emilia. To conclude, the following closing remarks can be outlined. First, it is highlighted the importance of a synthesis between "city" and "architecture", as shown by the urban studies of the last decades. Second some new key aspects of the relation between urban and architectural project are identified as determined by evolving social and cultural conditions. Among these, a more complex definition of the concepts of form and site is underlined. Third, the research confirms the value of Italian and French debate as a tool of analysis of different realities. A final remark refers is related to the importance of design theory, intended as an opportunity to fund the project on rational and transmittable principles. This does not prevent a personal role of the author nor creativity and invention; on the contrary, it confirms that a real process of invention should be the result of a clear and well-reflected idea of architecture.it
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architetturait
dc.publisherENSA Paris-Malaquais, Parigi, Laboratoire ACS.it
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Forme e Strutture dell'Architettura - Doctorat en Architecture (tesi in cotutela)it
dc.rights© Roberta Borghi, 2010it
dc.subjectProgetto urbanoit
dc.subjectUrban designit
dc.subjectProgetto architettonicoit
dc.subjectArchitectural designit
dc.subjectTeoria della progettazioneit
dc.subjectDesign theoryit
dc.titleForma e luogo. La relazione tra progetto urbano e progetto architettonico, in Italia e in Francia, alla fine del XX secolo.it
dc.title.alternativeForm and site. The relation between urban project and architectural project, in Italy and France, at the end of the 20th century.it
dc.title.alternativeForme et lieu. La relation entre projet urbain et projet architectural en Italie et en France à la fin du XX siècleit
dc.typeDoctoral thesisit
dc.subject.soggettarioArchitettura - Progettazioneit
dc.subject.miurICAR/14it
dc.description.fulltextrestricteden
Appears in Collections:Ingegneria civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura. Tesi di dottorato

Files in This Item:
File Description SizeFormat 
BORGHI_TESI_UNITA_DSPACE.pdf
  Until 2101-01-01
Testo tesi completo29.58 MBAdobe PDFView/Open Request a copy


This item is licensed under a Creative Commons License Creative Commons