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dc.contributor.advisorZazzi, Michele-
dc.contributor.authorRiccardi, Simone-
dc.date.accessioned2010-07-08T10:39:12Z-
dc.date.available2010-07-08T10:39:12Z-
dc.date.issued2010-03-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/1472-
dc.description.abstractToday we are witnessing to the phenomenon creation of several new cities. It's a phenomenon linked to the inhabitation needs and to the global economic needs, a phenomenon connected to the life styles changes and to a new partecipation into the global network. New real cities, new ideal cities and new virtual cities. New real cities are rising in the rampant Chinese republic or even in the sea such as artificial islands in the more and more rich Emirates. Could be, even if we cannot affirm it certainly, that this phenomenon have stimulate a return of theories and projects related to the ideal city, a new need of ideal cities. In fact the last Biennale di Venezia took Franco Purini's proposal about the new city of Vema in. While dozens of new online virtual cities are rising and growing really fast, also faster of the chinese one. They get success throught the quick evolution of the IT field. Virtual cities actually are a metaphor of the contemporary city, a precious envelope, rich of clues of the contemporary living, which need to be observed with attention, also from who is not interested to the phenomenon. So far there are more than 50 online cities, the most populated reached large numbers of users, up to ten millions inhabitants and more, and they got hundreds square kilometers of territorial extension. Online cities are a subject of great interest because in them we may glimpse these strong similarities with that real. Today the city represent itself also through online virtual spaces. So it happens very often the city enters into the metaverse, as a mirror of the contemporary city and evolves, becoming independent from its generator model. It transforms itself, generates new possible models, desirable, which in some cases go back in real cities. First of all the research aims to individualize online cities which gets requirements about user generated spaces and contents. In this category we have found so far Secondlife, There, Active World and HipiHi (it will be also possible to add other new ones). The main questions to which we would like to find answers are: What are the roles that generated these realities? Why do these cities are builded up? What is the capcity of self-construction of the different metaverses took in consideration? In this case we'll looking for retrace the birth and the imprinting of these online cities. Could we considerate UGSC cities ( User Generated Space and Content) as a social facts organized in the space? Does Online City represent the expectations of their own users? Online Cities are international at all, lived from people who come from every where in the world. Are some particular “life style” or “genius loci” emerging from Online Cities? What is the form of these cities or of some part of them? Which is the formal organization of the spaces? What are the relations with the real? At this point we will individualize permanences, stratifications and overlaps between analogical and digital world. What are relationships between public spaces and private spaces? Which utilities could get from Online Cities on the ordinary life and how will they change our ways of life? (i.e. Will they help us in the participating methods?) How will online cities influence the point of view on the analogical ones? If the beauty can be projected within metaverses, could it happen that, for instance, real gardens can be substitute with magnificent digital environments? Can Online Worlds help us to avoid real space's constrictions? In which way? Once we will better know the Online Cities' essence we will try to understand which are the tools (legislation, covenants) available to regulate their form and their develop. Online Cities are a Lab of the future's city in which, already prefigure the cities of tomorrow.it
dc.description.abstractDa alcuni anni stiamo assistendo ad un importante fenomeno di creazione di nuove città. Un fenomeno legato alle necessità abitative e alle necessità della finanza globale, un fenomeno legato al cambiamento degli stili di vita e all'evoluzione delle reti di comunicazione. Nuove città reali, nuove città ideali e nuove città virtuali. Le nuove città reali stanno sorgendo con grande rapidità nella rampante Repubblica Cinese o addirittura in mezzo al mare, come isole artificiali, nei sempre più ricchi Emirati arabi. Può essere, anche se non si può affermare con certezza, che questo fenomeno abbia stimolato il ritorno di teorie e progetti legati alla città ideale. E proprio l'ultima Biennale d'architettura di Venezia1 ha, infatti, ospitato la proposta di Franco Purini per la città ideale di Vema, progettata a più mani da importanti studi di architettura internazionali. Inoltre stanno nascendo e crescendo a ritmo incalzante decine di nuove città virtuali online popolate da milioni di residenti, che devono questo loro successo all'evoluzione delle capacità informatiche. La città online è una vera e propria metafora della città attuale, un involucro prezioso, ricco di indizi sulla vita contemporanea, probabilmente anticipatore di nuovi modelli urbanistici, economici, sociali e politici, che merita di essere osservato con attenzione. Questa ricerca si prefigge di analizzare le città online, fino ad ora poco esplorate nelle componenti di interesse per la disciplina urbanistica, per individuarne differenze, similitudini e interferenze con le città reali. Esistono a tutt'oggi più di cinquanta città online. Le più popolate hanno decine di milioni di abitanti e estensioni territoriali di centinaia di chilometri quadrati. Si può, quindi, anticipare che la città online sia un oggetto di grande interesse perché in essa si possono intravedere forti analogie con quella reale. Oggi la città rappresenta sé stessa anche attraverso gli spazi virtuali. Quindi accade molto spesso che la città entri all'interno del metaverso, come specchio della città contemporanea e si evolva, diventando autonoma rispetto al suo modello generatore. La città online si trasforma con un proprio volto, genera nuovi modelli possibili, desiderabili, che in alcuni casi ritornano nelle città reali. La ricerca si propone in primo luogo l'individuazione delle città online che rispondono ai requistiti di autocostruzione e di creazione da parte dell'utente finale. In questa categoria abbiamo per ora individuato Secondlife, There, Active World e HipiHi (sarà possibile aggiungerne di nuove). Le principali domande a cui vorremo trovare risposta sono: Quali sono le logiche che hanno generato queste realtà? Perchè queste città vengono costruite? Qual'è la capacità di autocostruzione dei diversi metaversi presi in considerazione? Si cercherà di ripercorrere la nascita e l'imprinting di queste città online. Le città online del tipo UGC potrebbero anche essere considerate come fatti sociali organizzati nello spazio? La città Online è la rappresentazione delle aspettative dei propri utenti? Le città Online sono città internazionali. In esse emergono particolari stili di vita e genius Loci? Qual'è la forma di queste città o di alcune porzioni di esse? Qual'è l'organizzazione formale degli spazi? Quali sono le interazioni con il reale? Si cercherà di individuare permanenze stratificazioni e sovrapposizioni. Quali sono I rapporti tra spazio pubblico e spazio privato? Quali utilità possono avere sulla vita ordinaria e come cambieranno I nostri modi. Quali aiuti alla professione (forme di partecipazione)? Come influirà sui punti di vista sulla città? Se il bello potrà essere proiettato all'interno dei metaversi, potrebbe succedere che ad esemio possano essere sostituiti I parchi reali con grandiosità ambientali digitali? I mondi online possono aiutarci a togliere le costrizioni dello spazio reale? Come ci aiuta, in che modo, tramite quali strumenti? Una volta compresa l'essenza delle città Online si cercherà di comprendere quali sono gli strumenti (piani regolatori, legislazione, covenants) messi a disposizione per regolare la forma e loro sviluppo. Le Città Online sono un laboratorio delle Città del futuro in cui già si prefigurano le città del domani.it
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architetturait
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Forme e strutture dell'architetturait
dc.rights® Simone Riccardi, 2010it
dc.subjectonline cityit
dc.subjectsecond lifeit
dc.subjectcity planningit
dc.subjectutopiait
dc.subjectcittà arcipelagoit
dc.subjectcittà vetrinait
dc.subjectcittà cloneit
dc.subjectcittà a temait
dc.subjectrealtà virtualeit
dc.subjectcyberspaceit
dc.subjectmetaversoit
dc.subjectcittà onlineit
dc.subjecturbanisticait
dc.subjectcittà digitaleit
dc.subjectdigital cityit
dc.titleMetafore di città. Fenomeni urbani online 1997-2007.it
dc.title.alternativeMetaphors of Cities. Online Urban phenomena 1997-2007.it
dc.typeDoctoral thesisit
dc.subject.soggettarioUrbanisticait
dc.subject.miurICAR/20it
dc.description.fulltextopenen
Appears in Collections:Ingegneria civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura. Tesi di dottorato

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