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dc.contributor.advisorBernini, Franco-
dc.contributor.authorDegirolamo, Chiara-
dc.date.accessioned2010-06-21T13:39:59Z-
dc.date.available2010-06-21T13:39:59Z-
dc.date.issued2010-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/1436-
dc.description.abstractLe malattie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità nel mondo ed elevati livelli plasmatici di colesterolo sono uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare. Studi epidemiologici e trials clinici hanno dimostrato che cambiamenti nello stile di vita, in primis la dieta, possono contribuire positivamente alla prevenzione cardiovascolare. Le proprietà cardioprotettive degli acidi grassi omega 3, acidi eicosapentenoico e docosaesaenoico (EPA e DHA), sono ampiamente documentate sia nell’uomo che in modelli animali. Le fonti principali di EPA e DHA sono il pesce e l’olio di pesce; nei paesi industrializzati il consumo di pesce è tuttavia limitato e fonti alternative di EPA e DHA sono necessarie. L’acido alfa-linolenico (ALA) è il precursore metabolico di EPA e DHA ed è l’acido grasso omega 3 più abbondante nella dieta dei paesi industrializzati. Questo lavoro di tesi è stato mirato allo studio del potenziale ipocolesterolemico e ateroprotettivo dell’ALA in un modello murino di aterosclerosi. I nostri dati indicano che l'ALA è capace di limitare l’accumulo plasmatico ed epatico di colesterolo quando confrontato con acidi grassi monoinsaturi (acido oleico). L’ALA si accumula nei lipidi neutrali, quali colesterolo estere e trigliceridi, mentre il suo metabolita EPA nei fosfolipidi. Successivamente abbiamo valutato se il potenziale ipocolesterolemico dell’ALA e l’arricchimento dei fosfolipidi con EPA si traducessero in ateroprotezione. Diete ricche in ALA sono state confrontate con diete ricche in acido oleico e olio di pesce. L’ALA, pur arricchendo sia i lipidi plasmatici ed epatici con EPA e DHA, non ha alterato il metabolismo del colesterolo così efficacemente quanto l’EPA e il DHA provenienti dall’olio di pesce. In questo lavoro di ricerca abbiamo confrontato in modo diretto l’EPA e il DHA di origine esogena (olio di pesce) con quelli sintetizzati per via endogena dall’ALA e abbiamo dimostrato che non tutti gli acidi grassi omega 3 sono ugualmente protettivi in un modello murino di aterosclerosi.it
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità di Parma. Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Biologiche e Chimiche Applicateit
dc.relation.ispartofseriesFarmacologia e Tossicologia Sperimentaliit
dc.rights© Chiara Degirolamo, 2010it
dc.subjectacidi grassiit
dc.subjectfatty acidsit
dc.subjectdietait
dc.subjectaterosclerosiit
dc.subjectcolesteroloit
dc.subjectlipoproteineit
dc.subjectlipoproteinsit
dc.subjectcholesterolit
dc.subjectatherosclerosisit
dc.subjectdietit
dc.titleAcidi grassi polinsaturi omega 3: modulazione del metabolismo del colesteroloit
dc.title.alternativePolyunsaturated fatty acids omega 3: modulation of cholesterol metabolismit
dc.typeDoctoral thesisit
dc.subject.miurBIO/14it
dc.description.fulltextopenen
Appears in Collections:Scienze del farmaco, delle biolomolecole e dei prodotti per la salute. Tesi di dottorato

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