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dc.contributor.advisorDe Poli, Aldo-
dc.contributor.authorOmbellini, Silvia-
dc.date.accessioned2009-06-04T12:45:29Z-
dc.date.available2009-06-04T12:45:29Z-
dc.date.issued2009-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/1048-
dc.description.abstractLa ricerca affronta lo studio dei diversi modi con i quali il progetto architettonico si confronta con il contesto, rispondendo a questioni nodali riguardanti il paesaggio, il luogo, la tradizione, i patrimoni culturali e la tecnica. In particolare, attraverso la comparazione di teorie e pratiche progettuali, la ricerca esplora le relazioni tra tradizione e immaginazione nel progetto di architettura contemporaneo. Lo studio è circoscritto tematicamente all’area alpina e cronologicamente al ventennio che va dal 1981 al 2001. Il patrimonio di esperienze contemporanee maturate nell’area alpina viene considerato paradigmatico di una ricerca architettonica proiettata verso la sintesi di tradizione e immaginazione e rappresenta un possibile percorso per riconsiderare in maniera innovativa il problema dell’identità dei luoghi e dei modi con cui l’architettura si inserisce nel contesto fisico e culturale. L'architettura alpina contemporanea viene considerata una “ipotesi di lavoro” che include una grande disparità di approcci tecnici, materiali, formali, poetici e ideologici. Tra le numerose vicende avvenute nel periodo che va dal 1981 al 2001, tre sono le esperienze culturali che vengono analizzate e confrontate, in quanto maggiormente significative per giudicare una tendenza teorica ed operativa, che per molti versi resta tuttora aperta e non conclusa: quella dell’Austria (soprattutto in riferimento alla regione del Vorarlberg), quella della Svizzera (con particolare attenzione all’area di lingua tedesca e al cantone dei Grigioni) e quella dell’Italia nord-occidentale (con particolare attenzione alla regione della Valle d’Aosta). Si tratta di tre esperienze profondamente differenti, ma che per questo riassumono un interessante spettro di atteggiamenti progettuali contemporanei in corso di sperimentazione nel contesto alpino. La ricerca approfondisce la relazione tra processo progettuale e contesto considerando tre differenti livelli: quello urbano o del paesaggio, quello dell’edificio o del luogo, quello delle tecniche e materiali o della tradizione. A questi tre temi se ne unisce un quarto legato all’immaginazione, al dato inventivo, ovvero al confluire nel progetto di esperienze collegate alla storia personale dell’architetto, alla sua visione artistica e creativa. La struttura della tesi si articola in tre parti principali. I concetti di paesaggio, luogo, tradizione e immaginazione, che vengono assunti come temi di riferimento, vengono sviluppati all’interno di ciascuna delle tre parti della tesi. Nella prima parte, movendo da alcuni interrogativi che riguardano la contrapposizione tra naturale e artificiale, tra locale e universale, tra tradizione ed innovazione, e tra realtà ed immaginazione, viene tracciato un quadro generale di riferimento, attraverso un’ampia rassegna di contributi critici e di testi teorici, cercando di includere anche apporti letterari, storici, antropologici, filosofici o artistici. Nella seconda parte della ricerca vengono analizzate e comparate le principali posizioni teoriche sull’architettura nell’area alpina dal 1981 ad oggi, con particolare riferimento al rapporto del progetto con il paesaggio, con il luogo, con la tradizione e con l’immaginazione. Infine, nella terza parte della ricerca le teorie emerse vengono verificate attraverso i modelli interpretativi, derivanti dalle più significative esperienze progettuali realizzate in area alpina dal 1981 ad oggi. I numerosi scritti, che in vari modi hanno approfondito i quattro temi, vengono confrontati ponendo in relazione le posizioni teoriche con la dimostratività di alcune significative esperienze progettuali. Emerge come la realtà specifica del contesto, data dai caratteri propri del paesaggio del luogo e della tradizione, si manifesti attraverso precise procedure, trasgressioni, contaminazioni e nuove sintesi che coinvolgono la capacità emozionale ed inventiva dell’architetto. Se, da una parte, risultano determinanti nel processo progettuale le influenze del contesto fisico e culturale, dall’altro, lo sono anche i nuovi apporti dati dall’immaginazione dell’autore, dal suo punto di vista personale, dal confluire di esperienze diverse e di luoghi altri, dalla contaminazione di nuove possibilità tecnologiche e materiali, dalla compenetrazione di culture e tradizioni differenti. Memoria e immaginazione divengono le chiavi del mistero della creazione artistica. Il processo creativo si radica al contesto fisico e culturale, coinvolge attivamente la sfera razionale, come quella emotiva, e determina una “sintesi originale” tra passato e invenzione, che non rifiuta la tradizione ma la “assimila”. Come se la forma, ispirata dal sogno, non fosse, in realtà, nient’altro che memoria, accumulata, ma, al tempo stesso, nutrita dall’esperienza e dall’immaginazione. I risultati della ricerca, seppur frutto di un’indagine circoscritta all’area alpina, consentono di fare il punto sulle teorie e sulle tecniche architettoniche contemporanee, di trarne conclusioni di valenza “universale”, indicando una via utile alla riappropriazione dei luoghi e alla re-interpretazione della tradizione, per renderla portatrice di nuovi valori poetici.en
dc.description.abstractThe research deals with the study of various ways in which the architectural design is compared with the context, responding to nodal questions concerning landscape, location, tradition, cultural heritage and technology. In particular, through the comparison of theories and practical design, the research explores the relationship between tradition and imagination in the project of contemporary architecture. The study is defined thematically to the Alps and it is limited chronologically in twenty-year running from 1981 to 2001. The wealth of contemporary experience gained in the Alpine area is considered a paradigm of architectural research oriented towards the synthesis of tradition and imagination and is a possible innovative way to reconsider the issue of identity of places and ways in which architecture is part of the physical and cultural context. The Alpine area contemporary architecture is considered a "working hypothesis" that includes a wide disparity of technical, materials, formal, poetic and ideological approaches. Among the many events that occurred during the period from 1981 to 2001, there are three cultural experiences that are analyzed and compared, as the most significant to judge a theoretical and operative trend, which in many ways is still open and not finished: that of Austria (especially in reference to the region of Vorarlberg), that of Switzerland (with particular attention to the German-speaking and the canton of Graubünden) and that of north-west of Italy (with particular attention to the region of Valle d'Aosta). These are three very different experiences, but they summarize an interesting range of contemporary design attitudes under development in Alpine area. The research investigates the relationship between the design process and context considering three different levels: the city or the landscape, the building or the place, the techniques and materials or the tradition. To these three issues is linked a quarter, that is the imagination, the invention, the merging with experiences related to the personal story of the architect, his artistic and creative vision. The structure of the thesis is divided into three main parts. The notions of landscape, place, tradition and imagination, which are taken as subjects of reference, are developed within each of the three parts of the thesis. In the first part, by moving some questions that concern the conflict between natural and artificial, between local and universal, between tradition and innovation, and between reality and imagination, is traced a general framework, through a wide range of contributions and critical theoretical texts, trying to include literary, historical, anthropological, philosophical or artistic inputs. In the second part of the research are analyzed and compared the major theoretical positions on architecture in the Alpine area from 1981 to the present, with particular reference to the relation of the project with the landscape, with the site, with the tradition and with the imagination. Finally, in the third part of the research emerged theories are tested through the interpretative models, derived from the most significant design experience implemented in Alpine area from 1981 to today. The numerous writings, that in various ways have deepened the four themes, are compared by relating theoretical positions with some significant design experience. It emerges that the reality of the context, derived from the characters of landscape place and tradition, manifests itself through precise procedures, transgressions, contamination and new synthesis involving emotional and inventive ability of architect. While on the one hand, are crucial in the design process the influence of the physical and cultural context, on the other, are also decisive the new data inputs from the imagination of designer, from his personal point of view, from the confluence of different experiences and different places, from the contamination of new technology and materials, from the intermingling of different cultures and traditions. Memory and imagination become the keys to the mystery of artistic creation. The creative process is rooted in physical and cultural context, it actively involves the rational sphere, such as emotional, and determine an "original synthesis" between the past and invention, which it does not reject tradition but it "assimilates" it. As if the form, inspired by dreams, were, in reality, nothing else that memory, accumlated, but at the same time, nourished by experience and by imagination. The results of research, although a conseguence of a survey limited to the Alpine area, allow to focus on contemporary architectural theories and techniques, to draw conclusions with "universal" valency, indicating a useful way to reappropriation of places and to re-interpretation of tradition, making it bearer of new poetic values.en
dc.language.isoItalianoen
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architetturaen
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Forme e strutture dell'architetturaen
dc.rightsSilvia Ombellini, ©2009en
dc.subjecttradizioneen
dc.subjecttraditionen
dc.subjectimmaginazioneen
dc.subjectimaginationen
dc.subjectmemoriaen
dc.subjectmemoryen
dc.subjectinvenzioneen
dc.subjectinventionen
dc.subjectpaesaggioen
dc.subjectlandscapeen
dc.subjectluogoen
dc.subjectplaceen
dc.subjectcontestoen
dc.subjectcontexten
dc.subjectAlpien
dc.subjectAlpsen
dc.subjectarchitettura contemporaneaen
dc.subjectcontemporary architectureen
dc.subjectregionalismo criticoen
dc.subjectcritical regionalismen
dc.subjectSvizzeraen
dc.subjectSwitzerlanden
dc.subjectAustriaen
dc.subjectGraubündenen
dc.subjectValle d'Aostaen
dc.subjectPeter Zumthoren
dc.subjectGabetti & Isolaen
dc.subjectHerzog & De Meuronen
dc.subjectGion A. Caminadaen
dc.subjectBruna & Mellanoen
dc.subjectMiller & Marantaen
dc.subjectValerio Olgiatien
dc.subjectarchitettura alpinaen
dc.subjectAlpine architectureen
dc.titleTradizione vs Immaginazione. Architettura contemporanea nell’area alpina. 1981-2001.en
dc.title.alternativeTradition vs Imagination. Contemporary architecture in the Alpine area. 1981-2001.en
dc.typeDoctoral thesisen
dc.subject.soggettarioArchitettura alpinaen
dc.subject.miurICAR/14en
dc.description.fulltextopenen
Appears in Collections:Ingegneria civile, dell'Ambiente, del Territorio e Architettura. Tesi di dottorato

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2.questioni.pdfParte prima. Le questioni.9.18 MBAdobe PDFView/Open
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7.tecniche_immaginazione.pdfParte terza. Le tecniche. 4.Immaginazione20.74 MBAdobe PDFView/Open
8.conclusione.pdfConclusione148.32 kBAdobe PDFView/Open


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