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dc.contributor.advisorViaroli, Pierluigi-
dc.contributor.authorCaravati, Emanuele-
dc.date.accessioned2008-07-10T07:04:47Z-
dc.date.available2008-07-10T07:04:47Z-
dc.date.issued2008-03-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/950-
dc.description.abstractLa biodiversità dei picocianobatteri d’acqua dolce (0.2-2 µm) è stata studiata utilizzando approcci molecolare basati sulle Fingerprinting Techniques (FT). Le FT utilizzate in questo studio (DGGE, T-RFLP, ARISA) sono state confrontate progettando accanto allo studio della comunità naturale di picocianobatteri del Lago Maggiore un esperimento su una comunità artificiale semplificata. Dai dati di entrambe le comunità si nota una maggiore risoluzione dell’ITS-1 rispetto al 16S rDNA, ma tra le tecniche utilizzate non se ne osserva generalamente una più sensibile di un’altra. T-RFLP e ARISA, sono state successivamente utilizzate per l’analisi ecologica della comunità picocianobatterica del Lago Maggiore. La composizione dei campioni ha permesso di valutare come ARISA (ITS-1) abbia una maggiore risoluzione rispetto alla T-RFLP (16S rDNA) nella descrizione della dinamica spazio-temporale della biocenosi. La successione di ceppi di picocianobatteri osservabile durante l’evoluzione stagionale della comunità è sia spaziale che temporale. Dall’analisi multivariata (RDA) la temperatura è risultata la principale variabile ambientale (P<0.001) nel determinare i cambiamenti osservati nella comunità picocianobatterica. Infine, ARISA è stata utilizzata per lo studio della diversità picocianobatterica di un distretto di laghi andini con caratteristiche limnologiche molto peculiari. Accanto a studi di diversità di questi laghi sono state misurate le caratteristiche fotosintetiche delle comunità picocianobatteriche. Non si è osservata una differenza genotipica tra i popolamenti del gruppo di laghi, alle due profondità, ma si osserva una risposta simile tra le diverse composizioni delle comunità con i tratti fotosintetici misurati. E’ stata trovata una correlazione positiva tra una OTU, presente soltanto in un cluster (formato da quattro laghi) e la produzione specifica per unità di clorofilla a. Questo dato indica le effettive potenzialità dell’analisi ITS-1 di ottenere informazioni ecologiche di supporto alle informazione sulla diversità ed è un indizio del ritrovamento di particolari adattamenti eco-fisiologici che le OTU possono sviluppare in determinate condizioni ambientali.en
dc.language.isoItalianoen
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Scienze Ambientalien
dc.relation.ispartofseriesDottorato in Ecologiaen
dc.titleBiodiversità e caratteristiche eco-fisiologiche dei picocianobatteri d'acqua dolceen
dc.title.alternativeBiodiversity and eco-physiological characteristics of freshwater picocyanobacteriaen
dc.typeDoctoral thesisen
dc.subject.soggettarioBiodiversitàen
dc.subject.soggettarioEcologiaen
dc.subject.miurBIO/07en
dc.description.fulltextopenen
Appears in Collections:Scienze ambientali. Tesi di dottorato

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