Ultra Padum: Ecclesia e comites

Abstract

Nella Lombard Architecture (1917) Arthur Kingsley Porter definisce la “school of the Monferrato”, caratterizzata dalla ricca ornamentazione e dall’uso di murature policrome. Da questo lavoro, il concetto di scuola del Monferrato ha avuto una costante fortuna critica, tuttavia sin dal 1975 Aldo Settia dimostrava che nel XII secolo il Monferrato, per come è oggi è conosciuto, non si configurava come regione storica. L’indagine quindi è stata volta alla ricostruzione di un territorio storico, riconosciuto nell’area ultra Padum della diocesi di Vercelli, ed all’analisi delle fabbriche romaniche ivi esistenti. Dalla Santa Fede a Cavagnolo e al San Lorenzo a Montiglio, edifici che hanno ricevuto l’attenzione della critica, sino alle piccole chiese e campanili inediti, ora isolati al di fuori dai borghi, la ricerca ha tentato di restituire, oltre ai modelli culturali di riferimento, il sistema degli insediamenti dell’area.

The concept of the “school of Monferrato”, characterized by a rich ornamentation and the use of polychromatic masonry, was first estabilished by Arthur Kingsley Porter in his Lombard Architecture (1917). Since then, the idea of the “school of Monferrato” has enjoyed an enduring fortune, despite the fact that in 1975 Aldo Settia demonstrated that in the XII century the Monferrato, as it’s know today, wasn’t depicted as an historical region. This study tries to reconstruct the historical system of the territory, recognized in the ultra Padum area of the diocese of Vercelli, and to analyze the Romanesque buildings of the region. Focusing not only on churches wich have already been written upon, such as Santa Fede at Cavagnolo, and San Lorenzo at Montiglio, but also on unpublished , isolated little churches or bell towers, the study tries to reconstruct the settlement pattern of the area, together with its cultural models of reference.