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Title: Riconoscimento delle emozioni facciali (FER) nel Disturbo borderline di personalità : uno studio in risonanza magnetica funzionale
Other Titles: Facial Emotion Recognition (FER) in Borderline Personality Disorder : a functional magnetic resonance study
Authors: Sias, Roberta
Issue Date: 28-Mar-2024
Publisher: Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia
Document Type: Master thesis
Abstract: Soggetti affetti da Disturbo Borderline di Personalità (BPD) sembrano esibire un negativity bias che li porta a interpretare erroneamente come negativi stimoli interpersonali che in realtà sono neutri. Tuttavia, i meccanismi sottostanti a questa tendenza non sono stati ancora completamente compresi. L'obiettivo del presente studio è stato valutare se i soggetti con BPD manifestano una maggiore propensione nell’attribuire una valenza emotiva alle espressioni facciali neutre già nel primo stadio (riflessivo, automatico) del riconoscimento delle emozioni facciali. Si è anche ipotizzato che il processo di elaborazione di stimoli sociali, specialmente quelli di natura negativa ed eventualmente neutra, possa compromettere la capacità cognitiva di tali individui. Tale compromissione sarebbe evidente in una performance inferiore nel compito di working memory rispetto a una condizione di controllo, con l'obiettivo di chiarire i meccanismi neurali coinvolti. Lo studio ha coinvolto 28 pazienti con BPD e 33 controlli sani, i quali hanno completato una serie di questionari valutanti le capacità di autoregolazione, affettività negativa e caratteristiche cliniche associate comunemente al BPD. Tutti i partecipanti sono stati selezionati secondo criteri di inclusione ed esclusione e hanno successivamente partecipato a una scansione di risonanza magnetica funzionale (fMRI). Durante la fMRI, è stato somministrato loro un compito (FER task) che consisteva nel riconoscere espressioni facciali negative (tristezza, rabbia o disgusto) e neutre. Inoltre, è stato 7 somministrato un altro compito (MEIT task) per valutare la capacità di elaborazione delle emozioni facciali e la memoria di lavoro. Le immagini di risonanza magnetica sono state acquisite utilizzando uno scanner 3.0 Tesla, GE SIGNA™ Premier Evo, presso l'Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma. I risultati hanno mostrato che le espressioni facciali neutre vengono erroneamente interpretate come emotive nei soggetti con BPD i due gruppi differiscono in accuratezza a seconda dell’espressione facciale mostrata (𝐹3,55= 4.5, 𝑛 2 parziale = .20, p = .007), con minore accuratezza nel riconoscere da parte dei BPD i volti neutri (𝐹1,57 = 6.2, 𝑛 2parziale = .10, p = .016). Non si è riscontrata alcuna influenza delle emozioni sui processi cognitivi, sebbene i soggetti con BPD abbiano mostrato una performance globalmente peggiore rispetto ai controlli sani in un task di working memory, con differenze di accuratezza rispetto ai pazienti BPD (𝐹1,57= 5.3, 𝑛 2parziale = .08, p = .027). I dati di neuroimaging hanno osservato la presenza di alcune aree coinvolte sia nel FER task (giro precentrale sinistro e giro cingolato destro), sia nel MEIT task (insula di sinistra e giro cingolato medio destro). In conclusione, la tendenza dei pazienti con BPD a interpretare erroneamente le espressioni emotive è associata a una minore capacità di autoregolazione e all'attivazione di aree cerebrali coinvolte nella pianificazione dell'azione e nell'elaborazione automatica e riflessiva degli stimoli sociali. I risultati complessivi supportano l'ipotesi di un negativity bias nel BPD e suggeriscono che ciò sia dovuto a un'alterata interpretazione degli stimoli neutrali già nei primi stadi delle interazioni sociali, ma non supportano l'ipotesi di un'influenza negativa degli stimoli emotivi sulle funzioni esecutive.
Subjects with Borderline Personality Disorder (BPD) appear to exhibit a negativity bias, leading them to misinterpret interpersonal stimuli as negative when they are actually neutral. However, the underlying mechanisms of this tendency have not been fully understood. The aim of this study was to assess whether individuals with BPD show a heightened tendency to attribute emotional valence to neutral facial expressions in the early (reflexive, automatic) stage of facial emotion recognition. It was also hypothesized that the processing of social stimuli, especially those of a negative or potentially neutral nature, might compromise the cognitive capacity of these individuals. This compromise would be evident in poorer performance on a working memory task compared to a control condition, with the goal of clarifying the neural mechanisms involved. The study involved 28 patients with BPD and 33 healthy controls, who completed a series of questionnaires assessing self-regulation abilities, negative affectivity, and clinically associated characteristics commonly found in BPD. All participants were selected according to inclusion and exclusion criteria and subsequently underwent functional magnetic resonance imaging (fMRI). During fMRI, they were administered a Facial Emotion Recognition (FER) task, which involved recognizing negative (sadness, anger, or disgust) and neutral facial expressions. Additionally, another task (MEIT task) was administered to assess facial emotion processing and working memory. Magnetic resonance images were acquired using a 3.0 Tesla GE SIGNA™ Premier Evo scanner at the University Hospital of Parma. The results showed that neutral facial expressions were erroneously interpreted as emotional by individuals with BPD, with the two groups differing in accuracy depending on the displayed facial expression (𝐹3,55 = 4.5, partial 𝑛2 = .20, p = .007), showing lower accuracy in recognizing neutral faces among those with BPD (𝐹1,57 = 6.2, partial 𝑛2 = .10, p = .016). There was no influence of emotions on cognitive processes, although individuals with BPD showed overall poorer performance compared to healthy controls on a working memory task, with accuracy differences compared to BPD patients (𝐹1,58 = 5.3, partial 𝑛2 = .08, p = .027). Neuroimaging data observed the involvement of certain areas in both the FER task (left precentral gyrus and right cingulate gyrus) and the MEIT task (left insula and right middle cingulate gyrus). In conclusion, the tendency of patients with BPD to misinterpret emotional expressions is associated with lower self-regulation capacity and activation of brain areas involved in action planning and automatic, reflexive processing of social stimuli. The overall results support the hypothesis of a negativity bias in BPD and suggest that this is due to an altered interpretation of neutral stimuli already in the early stages of social interactions, but do not support the hypothesis of a negative influence of emotional stimuli on executive functions.
Appears in Collections:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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