Qualità delle fermentazioni ruminali e digeribilità della razione: uno studio di campo

Abstract

L’ambiente ruminale è caratterizzato da un ecosistema molto complesso dove le fermentazioni possono essere controllate con l’obbiettivo di migliorare la salute e il benessere dell’animale, l’efficienza dei processi di sintesi e degradazione e la qualità dei prodotti. Un parametro che ci permette di valutare l’efficienza del rumine è la biomassa microbica prodotta in seguito alla proliferazione dei microrganismi ruminali. Il suo valore nutrizionale risulta molto elevato, in quanto fornisce alla bovina tra il 50 e l’ 80% degli amminoacidi essenziali, necessari per migliorare l’efficienza di utilizzazione dell’azoto e allo stesso tempo tenere sotto controllo i costi della razione. L’analisi di questo parametro risulta utile per capire come soddisfare le esigenze nutritive, sulla base della qualità e quantità della proteina microbica prodotta. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare la relazione tra la produzione di proteina microbica ruminale e la produttività delle bovine da latte. A tale scopo è stato estratto il pellet microbico di 47 campioni di liquido ruminale provenienti da bovine in lattazione e la relativa quantità è stata studiata in funzione della produzione quantitativa e qualitativa del latte delle stesse bovine. Lo studio è stato condotto in collaborazione con il medico veterinario aziendale su una mandria caratterizzata da periodiche anomalie qualitative del latte. In generale, è stato constatato come la biomassa microbica prodotta influenzi positivamente la produzione quantitativa di latte, la percentuale di lattosio e la produzione espressa come Energy Corrected Milk (ECM). Inoltre, la quantità di biomassa microbica è risultata correlata con il contenuto di protozoi Olotrichi e di protozoi appartenenti al genere Entodinium. La misura della sintesi microbica ruminale risulta quindi indicativa della produttività delle bovine e della funzionalità dei prestomaci.

The ruminal environment is characterized by a highly complex ecosystem where fermentations can be controlled with the aim of: improving the health and welfare of the animal, the efficiency of synthesis and degradation processes, and the quality of products. A parameter that allows us to evaluate rumen efficiency is the microbial biomass produced as a result of the proliferation of ruminal microorganisms. Its nutritional value is very high, as it provides between 50 and 80% of the essential amino acids to cattle, necessary to improve nitrogen utilization efficiency and at the same time control feed costs. The analysis of this parameter is useful for understanding how to meet nutritional needs, based on the quality and quantity of microbial protein produced. The purpose of this study was to evaluate the relationship between ruminal microbial protein production and dairy cattle productivity. For this purpose, the microbial pellet was extracted from 47 samples of ruminal fluid from lactating cattle, and its quantity was studied in relation to the quantitative and qualitative milk production of the same cattle. The study was conducted in collaboration with the company veterinarian on a herd characterized by periodic milk quality anomalies. In general, it was found that the microbial biomass produced positively influences quantitative milk production, lactose percentage, and production expressed as Energy Corrected Milk (ECM). Furthermore, the quantity of microbial biomass was found to be correlated with the content of Olotrichi protozoa and protozoa belonging to the Entodinium genus. The measurement of ruminal microbial synthesis is therefore indicative of cattle productivity and the functionality of the fore-stomachs.