Efficienza placentare e sviluppo fetale per il miglioramento genetico del suino

Abstract

In riproduzione suina l’efficienza placentare, definita come il rapporto tra il peso del suinetto e quello della sua placenta, è un indicatore della funzionalità placentare e dell’adattamento feto-placentare. Dopo essersi soffermata su alcuni aspetti generali e specifici della riproduzione, la trattazione si addentra negli aspetti caratteristici della placentazione suina, al fine di comprendere l’origine delle differenze in termini di efficienza placentare che sussistono tra le razze suine, ma anche all’interno della stessa nidiata. L’ipotesi analizzata è che alla base ci siano un diverso sviluppo della componente vascolare placentare e l’espressione differenziale di alcuni geni, come quelli che codificano per i trasportatori molecolari. La ricerca sui geni correlati con l’efficienza placentare è ancora incompleta; tuttavia, in vista di ulteriori progressi scientifici in questo campo, viene valutata l’opportunità di approntare programmi di selezione genetica indiretta che utilizzino l’efficienza placentare come carattere strumento, al fine di ottenere nidiate con una percentuale maggiore di nati vivi e con pesi alla nascita più uniformi. Parallelamente, questa tesi analizza i principali fattori in grado di influenzare lo sviluppo del feto suino e della relativa placenta, individuati nella nutrizione materna, nello spazio disponibile in utero, nella posizione del conceptus e nel sesso dei feti adiacenti. La conoscenza di questi elementi apre alla possibilità di migliorare le prestazioni riproduttive, intervenendo in modo mirato sulla gestione della scrofa in gravidanza. Il fine ultimo è quello di aumentare il numero di suinetti svezzati annualmente per ogni scrofa, rendendo così più efficienti le scrofaie, con particolare riferimento a quelle presenti sul territorio del Nord Italia, vocate alla produzione di suinetti destinati alle filiere del Prosciutto di Parma e del Prosciutto di San Daniele.

In swine reproduction, placental efficiency, defined as the ratio of the weight of the piglet to that of its placenta, is used as an index of placental function and feto-placental adaptation. After dwelling on some general and specific aspects of reproduction, this thesis evaluates the characteristic aspects of porcine placentation, with the intention of understanding the origin of the differences in placental efficiency that exist between pig breeds and within the same broodstock. The investigated hypothesis is that a different development of placental vascular component and the differential expression of certain genes, such as those coding for molecular transporters, are involved. Research on genes related with placental efficiency is still incomplete; however, in view of further findings in this field, the opportunity to prepare indirect genetic selection programs using placental efficiency as a tool character is being considered, in order to obtain broods with a higher percentage of live births and more uniform birth weights. Also, this thesis analyses the main factors that can influence the development of the porcine fetus and its placenta, which are maternal nutrition, available space in the uterus, position, and sex of adjacent fetuses. Knowing these elements allows to improve reproductive performance by taking targeted action on pregnant sow management. The goal is to increase the number of piglets weaned annually for each sow, thus making sow breeding farms more efficient, with particular reference to those in Northern Italy dedicated to the production of piglets for the Prosciutto di Parma and Prosciutto di San Daniele supply chains.