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Title: Dall’asciutta tradizionale all’asciutta selettiva nelle bovine da latte, esperienza in campo
Other Titles: From traditional dry to selective dry in dairy cows, field experience
Authors: Goisis, Sara
Issue Date: Oct-2023
Publisher: Università di Parma. Dipartimento di scienze medico-veterinarie.
Document Type: Master thesis
Abstract: La mastite è una delle patologie più frequenti dell’allevamento bovino da latte ed essa rimane un punto critico da dover gestire a causa della complessa identificazione sia dei fattori di rischio sia degli interventi correttivi da applicare. Essa richiede trattamenti terapeutici e profilattici durante la lattazione e nel periodo di asciutta. Per questo motivo la terapia antibiotica ha un ruolo fondamentale, ma attualmente è oggetto di grande interesse, a causa della significativa resistenza agli antimicrobici nell’ambito della medicina veterinaria e umana. La WHO e l’AMEG hanno proposto una classificazione degli antibiotici ad uso veterinario definendo le molecole di importanza critica per la salute umana, inoltre dal 2020 è stato promulgato il Regolamento CE 2019/6 che impone dei limiti all’uso dei farmaci e antibiotici in ambito veterinario. Questo regolamento ha sancito il passaggio dalla terapia antibiotica routinaria alla messa in asciutta, all’asciutta selettiva. Lo scopo di tale studio è stato quello di monitorare la prevalenza delle mastiti cliniche in allevamento passando da un protocollo di asciutta tradizionale a quello di asciutta selettiva. È stato possibile eseguire una statistica, mediante la distribuzione del Chi-quadrato, per verificare se la variabile “mastite” fosse associata oppure indipendente dall’asciutta selettiva. I risultati ottenuti hanno dimostrato che l’asciutta selettiva effettuata razionalmente, mantenendo livelli di igiene adeguata, non determina un peggioramento complessivo della salute della mandria e che la percentuale delle bovine che rimangono sane a seguito del parto rimane elevata. La prevalenza delle mastiti, seppur aumentando a partire dal 2021 rispetto all’anno 2020, non varia di molto durante il tempo e la differenza tra le vacche sottoposte ai due protocolli di asciutta non è significativa. In conclusione, l’applicazione dell’asciutta selettiva deve essere fatta con criteri razionali e deve essere sempre accompagnata da una valutazione delle bovine a seguito del parto.
Mastitis is one of the most frequent pathologies in dairy cattle farming and it remains a critical point to be managed due to the complex identification of both the risk factors and the corrective interventions to be applied. It requires therapeutic and prophylactic treatments during lactation and in the dry period. For this reason, antibiotic therapy has a fundamental role, but is currently the subject of great interest, due to the significant resistance to antimicrobials in veterinary and human medicine. The WHO and the AMEG have proposed a classification of antibiotics for veterinary use, defining the molecules of critical importance for human health; furthermore, since 2020 the EC Regulation 2019/6 has been promulgated which imposes limits on the use of drugs and antibiotics in veterinary field. This regulation sanctioned the transition from routine antibiotic therapy to drying and selective drying. The aim of this study was to monitor the prevalence of clinical mastitis on farms by switching from a traditional drying protocol to a selective drying protocol. It was possible to perform a statistic, using the Chi-square distribution, to verify whether the "mastitis" variable was associated with or independent of selective dryness. The results obtained demonstrated that selective drying carried out rationally, maintaining adequate hygiene levels, does not lead to an overall worsening of the health of the herd and that the percentage of cows that remain healthy following calving remains high. The prevalence of mastitis, although increasing from 2021 compared to 2020, does not vary greatly over time and the difference between the cows subjected to the two drying protocols is not significant. In conclusion, the application of selective drying must be done with rational criteria and must always be accompanied by an evaluation of the cows following calving.
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