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Title: Inquadramento epidemiologico della peste suina africana: nuovo pericolo sanitario
Other Titles: Epidemiological framework of african swine fever: new health hazard
Authors: Tedeschi, Irene
Issue Date: 13-Sep-2023
Publisher: Università degli studi Parma. Dipartimento di scienze medico-veterinarie
Document Type: Master thesis
Abstract: L’allevamento suinicolo e i prodotti da esso derivati rappresentano una parte fondamentale, e per alcuni paesi maggioritaria, del mercato delle produzioni animali mondiale, oltre che un profondo legame con le tradizioni e le culture dei vari paesi, che da sempre praticano questo tipo di allevamento. L’Italia, in Europa, è il paese con la maggior produzione di salumi a marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) e molteplici prodotti freschi ne testimoniano il legame antico con questo animale. La peste suina africana (PSA) è una malattia virale, che rappresenta attualmente uno dei principali problemi sanitari che affliggono l’allevamento e l’industria suinicola di tutto il mondo. In Europa è caratterizzata da un ciclo domestico, che coinvolge i suini e da un ciclo silvestre che interessa i cinghiali, mentre nel continente africano colpisce diverse specie di suidi selvatici. Dalla sua scoperta, avvenuta nel 1921 in Kenya, si è poi diffusa in tutto il mondo nel corso degli anni, in ragione anche dell’elevata resistenza del virus nei materiali biologici, nel terreno, sui fomiti e nell’ambiente dove viene disperso ulteriormente dai vari utilizzatori delle aree boscose. Infine, il commercio nazionale ed internazionale di carni suine, o altri prodotti derivati, contribuisce notevolmente alla sua diffusione e, proprio per queste ragioni, rappresenta un problema difficile da contenere ed arginare. Data la sua importanza per l’economia globale, sono stati numerosi gli studi condotti negli ultimi decenni finalizzati ad individuare un vaccino in grado di contrastarla; tuttavia, questo virus presenta numerose insidie ed elementi di estrema particolarità, dovuti alla sua struttura e alla sua capacità di evadere il sistema immunitario. Caratteristiche queste che lo rendono unico nel suo genere, rappresentando, di fatto, una nuova sfida per i medici veterinari e per gli allevatori. Risulta evidente quindi, la necessità di adeguare gli attuali piani di sorveglianza nazionale alla nuova situazione epidemiologica, tenendo conto delle corrette procedure di biosicurezza, pulizia e sanificazione degli allevamenti associati ad una corretta gestione della fauna selvatica interessata (in particolare i cinghiali) che rappresenta il principale serbatoio virale.   Questo elaborato di tesi ha lo scopo di offrire una panoramica completa di quella che è la situazione epidemiologica mondiale, con una certa attenzione al continente Africano, ma soprattutto intende fare chiarezza sulla situazione nazionale, a partire dalla più recente introduzione di PSA, oltre che, fornire una descrizione accurata della patologia nelle sue differenti manifestazioni cliniche. Risulta evidente la necessità di sviluppare nuovi approcci diagnostici, oltre a specifiche misure di controllo della malattia, mediante l’utilizzo di terapie vaccinali ed una rigorosa applicazione delle norme di biosicurezza all’interno degli allevamenti suini. La prevenzione e la gestione della PSA risulta essere un argomento di interesse comunitario, data la sua elevata diffusione, ma soprattutto il suo forte impatto sul comparto suinicolo europeo, e di conseguenza la sua influenza sul benessere animale, che è l’aspetto fondamentale per un vero approccio One Health. Questo approccio, chiaramente, deve essere supportato e definito in maniera rigorosa da opportuni regolamenti comunitari che debbono inoltre prevedere un approccio di “regionalizzazione” (vista l’estrema duttilità intrinseca del virus) che deve applicarsi a supporto delle misure di controllo delle malattie definite dal regolamento delegato (UE) 2020/687 (Regolamento 17 dicembre 2019, 2020).
Pig farming and the products derived represent a fundamental part, and for some countries the majority, of the world animal production market, as well as a deep link with the traditions and cultures of the various countries, which have always practiced this type of breeding. Italy, in Europe, is the country with the largest production of PDO (Protected Designation of Origin) cured meats and many fresh products that testify to its ancient link with this animal. African Swine fever (ASF) is a viral disease, which is currently one of the main health problems affecting livestock and the pig industry worldwide. In Europe it is characterized by a domestic cycle, involving pigs and a sylvan cycle, involving wild boars, while on the African continent it affects several species of wild pigs. Since its discovery in 1921, in Kenya, it has spread all over the world, over the years, also due to the high resistance of the virus in biological materials, in the soil, on the fomites and in the environment where it is further dispersed by various users of the forests. Finally, national and international trade in pig meat, or other swine products contributes greatly to its diffusion; for these reasons it represents a problem difficult to contain. Due to its importance in the global economy, there have been a lot of studies conducted in recent decades aimed at finding a vaccine able to counter it, but this virus has numerous pitfalls and elements of particularity, due to its structure and its ability to evade the immune system, which make it unique in its kind, representing a new challenge for veterinarians and farmers. It is therefore evident the need to adapt the current national surveillance plans to the new epidemiological situation, considering the correct procedures of biosecurity, cleaning and sanitization of farms and proper management of the wildlife concerned, wild boars, which represent the main viral reservoir.   This work intends to offer a complete overview of what is the world epidemiological situation, with some attention to the African continent, but above all concerning the Italian national situation, starting from the most recent introduction of ASF, as well as an accurate description of the pathology in its different clinical presentations. It is evident the need to develop new approaches and measures to control the disease, thought the use of vaccine therapies and rigorous application of biosecurity in swine farms. The prevention and management of AFV is a topic of Community interest (from the point of view of real and concrete Public Health), given its high diffusion, but above all its strong impact on the European pig sector, and consequently its influence on animal welfare, which is the fundamental aspect for a One Health approach. This approach must clearly be supported and rigorously defined by appropriate Community regulations which must also provide for a "regionalisation" approach (due to the extreme intrinsic ductility of the virus) which must be applied in support of the disease control measures defined by the delegated regulation (EU) 2020/687.  
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