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https://hdl.handle.net/1889/5462
Title: | Interazione tra sesso, rischio poligenico, positività ai biomarcatori e severità del profilo cognitivo nella malattia d’Alzheimer |
Other Titles: | Interaction between sex, polygenic risk, biomarkers, and cognition in Alzheimer's disease |
Authors: | Bazzoni, Greta |
Issue Date: | 13-Jul-2023 |
Publisher: | Università di Parma. Dipartimento di Medicina e chirurgia |
Document Type: | Master thesis |
Abstract: | La malattia di Alzheimer (AD) è una complessa malattia neurodegenerativa caratterizzata
principalmente da due fenomeni fisiopatologici dovuti alla proteina beta-amiloide (Aβ) e tau. Tali
fenomeni nella forma sporadica della malattia sono guidati dal fattore di rischio genetico
dell’Apolipoproteina E (ApoE) e dal fattore di rischio poligenico in cui vi è una variabilità dei polimorfismi a
singolo nucleotide (SNP) che possono essere classificati in due categorie di alto e basso rischio per
sviluppare AD quando uniti in un punteggio di rischio (PHS). Inoltre, vi è un ulteriore e importante
fattore di rischio legato al sesso. Questi tre fattori, e in particolare le differenti interazioni tra essi,
denotano una grande eterogeneità di manifestazioni cliniche. Per tali ragioni, l’obiettivo di questo
elaborato di tesi è stato valutare l’esistenza di una possibile differenza di sesso nel rischio
poligenico dell’AD, e come questo possa influenzare in maniera differente tra maschi e femmine i
fenomeni fisiopatologici e conseguentemente le prestazioni cognitive. L’analisi (ANCOVA) è stata
svolta su 274 soggetti anziani sani, 523 pazienti con Alzheimer prodromico (MCI) e 198 pazienti
con demenza di Alzheimer provenienti dal database dell’Alzheimer’s Disease Neuroimagin
Initiative (ADNI). I risultati dell’analisi hanno mostrato che l’interazione dei due fattori di rischio
ha, seppur debole, un effetto significativo sulle funzioni esecutive: i maschi con PHS a basso rischio
presentavano delle peggiori performance ai test esecutivi, indicando quindi, un lieve vantaggio per
le femmine, ma soltanto quando il PHS è a basso rischio (p 0.0370*). Alzheimer's disease (AD) is a complex neurodegenerative disease mainly characterized by two pathophysiological phenomena due to amyloid-beta (Aβ) and tau protein. Such phenomena in the sporadic form of this disease are driven by the genetic risk factor of Apolipoprotein E (ApoE) and by the polygenic risk factor in which there is a variability of single nucleotide polymorphisms (SNPs) that can be classified into two categories of high and low risk for developing AD when combined in a cumulative hazard score (PHS). In addition, there is another important risk factor related to sex. These three factors, and in particular the different interactions between them, denote great heterogeneity of clinical manifestations. For these reasons, the aim of this thesis was to evaluate the existence of a possible sex difference in the polygenic risk for AD, and to ascertain how this can influence pathophysiological phenomena and cognitive performance differently between males and females. Analysies (ANCOVA) were carried out on 274 healthy elderly subjects, 523 patients with prodromal Alzheimer's disease (MCI), and 198 patients with Alzheimer's dementia from the Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative (ADNI) database. The results of the analysies showed that the interaction of the two risk factors has a weak significant effect on executive functions: males with low-PHS had worse performance on executive tests, thus indicating a slight advantage for females, but only when PHS is low risk (p 0.0370*). |
Appears in Collections: | Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale |
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