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Title: Funzioni adattive della musica come strumento riabilitativo e di potenziamento scolastico
Other Titles: Adaptive functions of music in clinical rehabilitation and enhanced school performace
Authors: Jhonson Lanza, Kevin
Issue Date: 30-Mar-2023
Publisher: Università di Parma, Dipartimento di Medicina e Chirurgia
Document Type: Master thesis
Abstract: La produzione musicale è un fenomeno trasversale tra gli esseri umani. Se da un lato è indubbiamente parte integrante di un più ampio ventaglio comportamentale, in particolare nell’esigenza umana di produrre, fin dall’antichità, artefatti artistici e tecnologici, dall’altro sembra avere radici troppo profonde per potersi considerare un prodotto secondario di altri domini cognitivi. Esistono innumerevoli prove a conferma dell’ipotesi che la capacità di entrainment sia pressochè innata, ed è verosimile ritenere che possa essere legata ad aspetti fisiologici di basso livello quali la produzione endogena di una pulsazione cardiaca e l’alternarsi ciclico di attivazioni nei circuiti CPG che regolano la locomozione. Questo, a fronte di esempi di sincronia comportamentale in specie filogeneticamente lontane dall’uomo quali le lucciole del sud est asiatico o le rane Kajika del giappone, indica che la musica, almeno nelle sue componenti ritmiche, potrebbe considerarsi un fenomeno precognitivo, legato a livelli di elaborazione estremamente primitivi. D’altra parte, molte ricerche hanno riscontrato forti risposte di fronte a stimoli musicali “emotivamente connotati”, sia per caratteristiche armoniche che ritmiche. Inoltre, è stato osservato come la melodia delle ninna-nanne contribuisce non soltanto a lenire uno stato acuto di stress, ma permettere anche la costruzione di risorse adattive per la regolazione emotiva del bambino nel corso della crescita. Il laboratorio qui proposto vuole utilizzare la musica come strumento in ambito scolastico, in particolare per ragazzi di prima media o di prima liceo. Sono numerose le ricerche che dimostrano effetti di potenziamento linguistico, miglior coesione sociale e migliori competenze motorie nei bambini a cui vengono proposte attività musicali basate su metodi quali l’Orff-Schulwerk o il metodo BAPNE. Il presente studio si pone come obiettivo quello di riscontrare se anche all’inizio dell’adolescenza si possono riscontrare effetti positivi sull’apprendimento e sul benessere scolastico dei ragazzi, al pari di quanto osservato nei bambini. In particolare, si vuole indagare da un lato se il laboratorio ha un effetto sulla coesione sociale, misurata tramite analisi incrociate del Test Sociometrico di Moreno, e dall’altro se porta a migliori capacità metalinguistiche rispetto ad una classe di controllo in cui non verranno svolte attività musicali. ​
Music-making is a widespread phenomenon in human beings. It is undoubtedly an integral part of a broader behavioral skillset, developed from the timeless human necessity to make artistic and technological artefacts. On the other hand, its roots might be too deep to be considered a secondary by-product of other cognitive domains. There is ample evidence suggesting that entrainment abilities are innate and tightly associated to low-level physiological processes, such as the endogenous, rhythmic activity of the heart and the cyclic alternation of Central Pattern Generators (CPG) that affects locomotion. Examples of behavioral synchrony in species phylogenetically distant from ours, such as south-east Asian fireflies and grasshoppers, suggest that music, in its rhythmic aspects, could be considered a precognitive phenomenon, associated to primitive levels of information processing. Research in this field has shown that, in humans, both familiar and unfamiliar music evokes strong emotional responses. Furthermore, music has been shown to alleviate symptoms in neurodegenerative illnesses and in neurodivergent individuals, acting directly on patients’ neuroplasticity. In healthy individuals, this allows to grow adaptive resources both for emotional and cognitive regulation, during ontogenesis, in adulthood and in old age. The present work proposes the use of music in a school setting, particularly in the first year of middle school. There are numerous studies demonstrating better cognitive, social, and motor skills in children who partake in musical activities based on methods such as the Orff-Schlwerk and BAPNE. The objective of the proposed initiative is to observe similar improvements on learning abilities and general well-being in early adolescence. Moreover, it will be assessed whether a music program has positive effects on social cohesion, as measured by Moreno’s Sociometric Test, and if it yields better metalinguistic skills, compared to a group that won’t partake in musical activites. ​
Appears in Collections:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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