Please use this identifier to cite or link to this item:
https://hdl.handle.net/1889/5301
Title: | I neuroni specchio come base cognitiva nel disturbo dello spettro autistico : l’imitazione come base neurale e strumento di intervento nel recupero di alcune abilità sociali |
Other Titles: | Mirror neurons as a cognitive basis in autism spectrum disorder : imitation as a neural basis and an instrument of intervention in the recovery of certain social abilities |
Authors: | Mozzini, Martina |
Issue Date: | Mar-2023 |
Publisher: | Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia |
Document Type: | Master thesis |
Abstract: | La presente tesi è strutturata in tre capitoli. Nel primo capitolo si vuole offrire una descrizione precisa e dettagliata del sistema motorio e delle sperimentazioni che hanno condotto alla scoperta del sistema dei neuroni specchio nei macachi e, successivamente, nell’uomo. Vengono presentate diverse tecniche di attività cerebrale (risonanza magnetica funzionale, PET, stimolazione magnetica transcranica) che hanno dimostrato il coinvolgimento dei neuroni specchio nella cognizione e nell’imitazione, evidenziando come questa classe di cellule si attivi nel momento in cui il soggetto osserva e riproduce l’azione presentata da terzi. Nel secondo capitolo sono descritte le basi del disturbo dello spettro autistico evidenziando i principali criteri diagnostici e riportando i cenni storici sulla individuazione e definizione del disturbo. Successivamente si riporta uno dei principali deficit considerato dominante negli anni Ottanta, ovvero il deficit della “Teoria della mente”; secondo questo modello i bambini capiscono ciò che gli altri credono e desiderano perché hanno nel cervello un modulo innato che li aiuta a costruire delle teorie sulle altre persone. In base a ciò, una disfunzione di quell’ipotetico modulo del cervello darebbe come esito il genere di deficit evidenziati nei bambini autistici. Tuttavia, all’inizio degli anni Novanta, esaminando i deficit di imitazione fino ad allora erano considerati di secondaria importanza, è stato suggerito che questi ultimi potevano essere la chiave dei deficit sociali presenti nell’autismo. Secondo la teoria del “Like-me” di Meltzoff, il riconoscimento di essere imitati dagli altri è il punto di partenzadello sviluppo sociale e cognitivo. Si ritiene che questo riconoscimento sia radicato nello stesso sistema neurale alla base dell’imitazione: il sistema dei neuroni specchio. Per questo motivo, si ritiene che un possibile deficit neurale dell’autismo sia il malfunzionamento dei neuroni specchio. Nel corso del capitolo vengono riportate evidenze a sostegno di questa ipotesi. Nel terzo capitolo si descrive l’importanza di un intervento precoce per poter migliorare la qualità della vita dei bambini autistici e dell’esistenza dei cosiddetti “periodi critici” nei quali la plasticità cerebrale aumenta. Le tecniche di intervento mostratesi maggiormente efficaci nell’aiutare le persone affette da autismo a superare i loro problemi sociali sono quelle basate sull’imitazione. Infine, si riportano anche ulteriori tecniche aventi l’obiettivo di sfruttare il potenziale presente nel sistema specchio a fini riabilitativi. |
Appears in Collections: | Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale |
Files in This Item:
File | Description | Size | Format | |
---|---|---|---|---|
TESI MOZZINI MARTINA FINALE.pdf | 7.15 MB | Adobe PDF | View/Open |
This item is licensed under a Creative Commons License