L'effetto placebo : come gli eventi mentali influenzano il nostro corpo

Abstract

Placebo è il termine comunemente utilizzato per indicare una sostanza priva di effetti farmacologici; in ambito strettamente scientifico il placebo è la sostanza comunemente utilizzata nei test clinici come confronto col farmaco oggetto di valutazione. L’effetto placebo, di conseguenza si riferisce al risultato dell’assunzione di una molecola senza effetti biologici: il paziente, convinto dell’efficacia del rimedio, riferisce/ottiene miglioramenti in termini di salute pur senza assumere alcun farmaco. In senso più ampio, l’effetto placebo identifica un miglioramento della salute del paziente raggiunto, di fatto, grazie ad un atteggiamento positivo e alla partecipazione attiva e consapevole al trattamento. Per contro, si definisce effetto nocebo quello provocato da una sostanza nei confronti della quale il paziente manifesta atteggiamento negativo, aspettandosi e manifestando effetti collaterali o un peggioramento dello stato di salute. Quando un soggetto riceve un trattamento, infatti, intervengono un insieme di stimoli che costituiscono il contesto psicosociale, il quale viene attivamente elaborato dal cervello. La presenza di un clima positivo, caratterizzato da interesse ed empatia favorisce lo sviluppo di aspettative e speranze che producono un miglioramento nella sintomatologia del paziente; al contrario, uno scenario ricco di incertezze e ridotte attenzioni, induce aspettative negative che suscitano sconforto e determinano un peggioramento del quadro clinico, ricadendo nell’opposto fenomeno nocebo. La creazione di tali effetti è dovuta a due meccanismi cardine: l’apprendimento e le aspettative. Questi elementi psicologici hanno dimostrato di svolgere una funzione decisiva soprattutto nell’ambito del dolore attraverso l’attivazione del sistema degli oppioidi endogeni e altri sistemi non oppioidi, sebbene ci siano sempre più evidenze di tali effetti anche su altre condizioni quali ad esempio il Parkinson e la depressione.

Placebo is the term commonly used for a substance with no pharmacological effect; in the strictly scientific field, the placebo is the substance commonly used in clinical trials as a comparison with the drug being evaluated. The placebo effect, accordingly, refers to the result of taking a molecule without any biological effects: the patient, convinced of the efficacy of the remedy, reports/obtains improvements in health without taking any medication. In a broader sense, the placebo effect identifies an improvement in the patient's health achieved, in fact, through a positive attitude and active and conscious participation in the treatment. Conversely, a nocebo effect is defined as that caused by a substance towards which the patient displays a negative attitude, expecting and experiencing side effects or a worsening of the state of health. When a subject receives treatment, in fact, there is a set of stimuli that constitute the psychosocial context, which is actively processed by the brain. The presence of a positive climate characterised by interest and empathy fosters the development of expectations and hopes that produce an improvement in the patient's symptoms; on the contrary, a scenario full of uncertainty and reduced attention induces negative expectations that cause discouragement and lead to a worsening of the clinical picture, falling into the opposite nocebo phenomenon. The creation of such effects is due to two pivotal mechanisms: learning and expectations. These psychological elements have been shown to play a decisive role primarily in the area of pain through activation of the endogenous opioid system and other non-opioid systems, although there is increasing evidence of such effects on other conditions such as Parkinson's and depression.