Oltre lo spettro : l’intervento intensivo precoce per il sostegno e l’educazione dei bambini con autismo

Abstract

Il disturbo dello spettro autistico è un disturbo del neurosviluppo legato ad un’anomala maturazione cerebrale che ha esordio in età evolutiva. Il termine “spettro” è associato alla variabilità con cui il disturbo si manifesta, la quale si riferisce sia al fatto che alcuni sintomi variano nel tempo e di intensità in uno stesso soggetto, sia al fatto che le manifestazioni associate sono eterogenee tra i soggetti con autismo. Rientrano in questo disturbo, infatti, sia condizioni più lievi sia condizioni che presentano un grado di severità maggiore, ma ciò che le accomuna è la presenza di un deficit sociocomunicativo unitamente a comportamenti ed interessi stereotipati, ripetitivi e ristretti (APA, 2013). Si tratta di un disturbo la cui prevalenza negli ultimi anni è aumentata in maniera vertiginosa: gli ultimi dati a cura del Center for Disease Control and Prevention attestano che nel 2018 un bambino su 44 è affetto da questo disturbo. Questo incremento comporta di conseguenza un consistente carico sanitario, sociale ed economico, trattandosi di un disturbo che, nella maggior parte dei casi, accompagna l’individuo per tutta la vita. È estremamente importante quindi la precoce individuazione di segnali di allarme per lo sviluppo di traiettorie patologiche neuroevolutive: una diagnosi precoce consente la pianificazione e l’avvio tempestivo di un intervento terapeutico mirato (SIP, 2020). È proprio grazie ad un intervento tempestivo e quanto più precoce possibile che si può migliorare la prognosi e di conseguenza la qualità di vita del bambino e di chi gli è vicino. Il lavoro di questa tesi approfondisce gli aspetti definitori, anatomici, funzionali e comportamentali caratterizzanti il disturbo dello spettro autistico. Vengono inoltre illustrate le possibili applicazioni terapeutiche per questo disturbo, sostenute da studi scientifici volti a valutarne l’efficacia e la validità, con particolare attenzione all’intervento intensivo precoce.