​Liosecretoma di cellule stromali mesenchimali per il trattamento dell’osteoartrite nel cavallo: valutazione preliminare della sicurezza dopo applicazione intra-articolare.

Abstract

Le cellule stromali mesenchimali (MSCs) sono state recentemente proposte come un valido approccio per il trattamento dell’osteoartrite (OA), patologia degenerativa cronica della cartilagine articolare, comunemente diagnosticata nella pratica veterinaria equina. Essendo le convenzionali opzioni terapeutiche soltanto di natura palliativa, si ripone infatti grande aspettativa nella medicina rigenerativa, al fine di individuare un trattamento alternativo che possa invece promuovere la rigenerazione cartilaginea e quindi ristabilire l’omeostasi articolare, in prospettiva di una guarigione a lungo termine. La capacità intrinseca di autorinnovamento e differenziamento multilineare, così come gli importanti effetti immunomodulatori ed antinfiammatori esercitati dalle MSCs, rendono tali cellule le più promettenti in ambito clinico. In particolare è stato attualmente dimostrato come l’effetto terapeutico delle MSCs sia principalmente correlato al rilascio di molecole bioattive, comunemente definite come secretoma. Questo complesso insieme di fattori secreti, sembra rappresentare una valida alternativa come terapia acellulare, offrendo numerosi vantaggi in termini di sicureza ed efficacia, rispetto all’applicazione diretta di MSCs. Affinchè questo prodotto potesse essere facilmente impiegabile nella pratica veterinaria, sono stati combinati i processi di ultrafiltrazione e liofilizzazione, ottenendo il liosecretoma. In questo studio è stata condotta una valutazione preliminare della sicurezza in vivo dopo applicazione intra-articolare di liosecretoma nel cavallo. A tale scopo quattro animali adulti, affetti da patologia osteoartritica, sono stati sottoposti ad applicazione intra-articolare di liosecretoma derivante da MSCs allogeniche. Con l’obiettivo di testare unicamente la sicurezza del prodotto, ogni cavallo arruolato, è stato sottoposto a valutazioni cliniche pre e post trattamento. I risultati ottenuti in fase di follow-up evidenziano l’assenza di reazioni avverse sistemiche o locali clinicamente significative, ponendo i presupposti necessari a procedere con ulteriori studi clinici relativi alla sicurrezza e all’efficacia del liosecretoma.

Mesenchymal stromal cells (MSCs) have recently been proposed as a valid approach for the treatment of osteoarthritis (OA), a chronic degenerative disease of articular cartilage, commonly diagnosed in equine veterinary practice. Since the conventional therapeutic options are only palliative in nature, great expectations are placed in regenerative medicine, in order to identify an alternative treatment that can instead promote cartilage regeneration and therefore restore joint homeostasis, with a view to long-term healing. The intrinsic capacity for self-renewal and multilinear differentiation, as well as the important immunomodulatory and anti-inflammatory effects exerted by MSCs, make these cells the most promising in the clinical setting. In particular, it has now been demonstrated that the therapeutic effect of MSCs is mainly related to the release of bioactive molecules, commonly defined as secretome. This complex set of secreted factors seems to represent a valid alternative as an acellular therapy, offering numerous advantages in terms of safety and efficacy, compared to the direct application of MSCs. In order for this product to be easily used in veterinary practice, the processes of ultrafiltration and freeze-drying have been combined, obtaining the lyosecretome. In this study, a preliminary evaluation of the in vivo safety after intra-articular application of lisecretoma in the horse was conducted. For this purpose, four adult animals, affected by osteoarthritic pathology, were subjected to intra-articular application of lisecretoma deriving from allogeneic MSCs. With the aim of only testing the safety of the product, each horse enrolled underwent pre- and post-treatment clinical evaluations. The results obtained in the follow-up phase show the absence of clinically significant systemic or local adverse reactions, laying the foundations necessary to proceed with further clinical studies relating to the safety and efficacy of the lyosecretoma.