Please use this identifier to cite or link to this item: https://hdl.handle.net/1889/4916
Full metadata record
DC FieldValueLanguage
dc.contributor.authorDanelon, Fabio-
dc.date.accessioned2022-08-11T14:52:21Z-
dc.date.available2022-08-11T14:52:21Z-
dc.date.issued2015-
dc.identifier.issn2039-0114-
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/1889/4916-
dc.description.abstractIl numero di “Parole rubate / Purloined Letters” dedicato alla citazione nel romanzo italiano dell’Ottocento muove dall’idea (recentemente ribadita, tra gli altri, da Milan Kundera)1 che il romanzo è caratterizzato da una straordinaria capacità d’inclusione e che quindi si apre naturalmente alla citazione, all’inserto nella forma continua della narrazione di materiali prelevati altrove: da altri romanzi, da altri generi letterari, da altri saperi. La citazione, nelle sue varie manifestazioni, può essere intesa, dunque, come una finestra segreta nel muro del romanzo.en_US
dc.language.isoN/Aen_US
dc.rights© Fabio Danelon, 2015en_US
dc.rightsAttribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale*
dc.rights.urihttp://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/*
dc.titlePresentazioneen_US
dc.typeArticleen_US
Appears in Collections:Parole rubate / Purloined letters: 2015, 11

Files in This Item:
File Description SizeFormat 
F11_1_presentazione.pdf1.61 MBAdobe PDFView/Open


This item is licensed under a Creative Commons License Creative Commons