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Title: Leggere i volti : la Facial Width-to-Height Ratio e la formidabilità
Other Titles: Reading faces : Facial Width-to-Height Ratio and formidability
Authors: Tattoli, Giovanni
Issue Date: 25-May-2022
Publisher: Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia
Document Type: Master thesis
Abstract: Le interazioni antagonistiche sono un evento ricorrente nella storia evolutiva. Il ricorso alla violenza è una strategia adattativa all’interno della competizione individuale per la sopravvivenza. Tuttavia, l’ingaggiare scontri fisici comporta una serie di rischi, a prescindere dal risultato. Per tale ragione, prima di ingaggiare una lotta è vantaggioso stimare la formidabilità del proprio rivale. In tale maniera si possono evitare scontri troppo pericolosi rispetto alla posta in palio. Diversi studi, in diverse specie animali, hanno rivelato una buona capacità di stima della dominanza altrui. La taglia del soggetto è sicuramente uno degli indici più immediati, ma anche il volto risulta essere una fonte di informazioni sociali notevole. Ultimamente, la ricerca sull’uomo si è concentrata su una ratio calcolata tramite il rapporto della distanza tra gli zigomi e la distanza che va dal bordo inferiore del sopracciglio al bordo superiore del labbro, la Facial Width to Height Ratio (FWHR). Questo tratto risulta essere dimorfico, maggiore nei maschi, e correla con la forza fisica dei soggetti e con maggiori comportamenti aggressivi. Nella presente trattazione si è quindi approfondito i concetti di abilità combattiva e competizione individuale, poi, nel secondo capitolo, si è descritta la FWHR facendo riferimento ai dati in letteratura. Infine, nell’ultimo capitolo si presenta lo studio svolto atto a testare se questo indice comporti una modifica dei giudizi di aggressività, forza fisica e attraenza attribuiti a volti. In particolare si è indagato se questa misura è utilizzata anche durante la valutazione di volti femminili e se una manipolazione della sfera emotiva atta a generare una sensazione di pericolo implichi cambiamenti in tali giudizi. Da una prima analisi si evince che per l’aggressività la FWHR risulta un predittore significativo, tuttavia controllando l’effetto del genere la significatività cala, soprattutto per volti di donne. Rispetto alle variabili prese in analisi, infatti, sembrano siano gli effetti di genere (sia del rispondente che del volto) e di condizione, quelli che influenzano maggiormente i giudizi. Inoltre, si vede come la condizione risulta essere particolarmente rilevante per le donne che giudicano uomini. Ciò avrebbe senso in quanto per le donne, in genere fisicamente più deboli, i costi di uno scontro risultano essere maggiori, in particolare in una condizione pericolosa. Riguardo ai giudizi di forza questi sembrano essere fortemente dipendenti dalla FWHR, difatti controllando l’effetto del genere questa rimante significativa. In particolare approfondendo l’analisi si nota come vi sia un effetto congiunto di diversi fattori tra cui, in particolare la FWHR e il BMI del volto. Una lieve influenza la hanno anche il BMI e il sesso del valutatore, sebbene non significativa. Questa tendenza avvalora l’idea che i soggetti più forti fisicamente tendono a dare giudizi di forza minori ai volti presentati, confermando che avvenga sempre una valutazione di costi benefici, una comparazione tra sé e gli altri. Anche per l’attraenza la FWHR risulta un predittore significativo, sebbene non come ci si aspettava. A una maggiore FWHR si associa infatti una minore attraenza. Concludendo possiamo notare come la FWHR possa essere considerato un indice informativo su alcuni aspetti della formidabilità. Questo si è dimostrato essere un predittore significativo, per la forza fisica e per l'aggressività, elementi cruciali nella competizione intra-sessuale, lo è anche per l’attraenza, ma no come preventivato. Ovviamente questo non è l’unico elemento che indica la formidabilità ma, è possibile affermare che, aggiunto ad una serie di altri indici, guida i soggetti nella stima delle caratteristiche fisiche e comportamentali dell’individuo che si ha di fronte. ​
Agonistic interaction are part of our evolution history. The use of the violence is a strategical adaptation in the individual competition for survive. Nevertheless, enter into a physical fight brings many disadvantages, no matter who wins. There are risk of getting hurt, being individuated by predators and in general it means a waste of energy that can be used for something else. For this reason it is useful estimate the fighting ability of the opponent before start a fight, so costs and advantage can be better calculate. This way too dangerous not worthy fights could be avoided. Different studies, on different species, show that animals have a good dominance estimation of their conspecifics. Size is surely one of immediate and visible index of formidability, but also faces are a source of lots of social index. Lately researches have focused on a particular face ratio, measured by width from right to left cheekbones, divided by the height calculate from the lower edge of the eyebrow to the upper edge of the upper lip, also called Facial Width-to-Height Ratio (FWHR). This trait is sexual dimorphic, higher in males, and correlate with physical strength and aggressive behaviour. In this essay, we go firstly into details of fighting ability and individual competition, in the second chapter we describe the FWHR and some aspects analysed in literature. Finally, in the last chapter, we describe our study which aimed to test if this ratio is related to the judgement of aggression, physical strength and attractiveness in human faces. Particularly we tested if this ratio is used also into women faces judgments and if a manipulation with a simulation of emotional arousal of a dangerous situation can alter the judgments. About aggressiveness, from a first analysis FWHR seems related to it but, checking for face’s gender effect, the correlation lower, especially for female faces. Actually, between our variables, gender (both of the rater and of the faces) and the conditions seems to predict better changes in rates. Particularly, conditions seems to be relevant for women judging men. This makes sense because women, usually phisically weaker, have higher costs when engaging in a fight, especially in dangerous situations. About Strength rates, this seems to be highly dependent from FWHR, in fact, controlling the gender effect this stays significantly correlated. Going into details, we see an interaction effect of FWHR and BMI of the face. Rater BMI and rater sex have an influence but not significant. Also in this case, it seems that stronger people tend to give lower strength rates to faces, following the hypothesis that judgments are based on a comparison between self and others. Also for attractiveness, FWHR seems to be a significant predictor,but not as prevented. Particularly FWHR with rater sex and rater BMI seems to be the most relevant factors when making judgments. In conclusion, we can see how FWHR can be considered an informative index about some formidability aspects. Data shows a relationship between this ratio and physical strength and aggressiveness, crucial elements in intra-sexual competition, but not as expected for attractiveness, key aspect in inter-sexual competitions. Obviously, this is just one of the different aspects that is involved into formidability assessment, but we can affirm that added to other indexes, it helps people to estimate physical and behavioural characteristics of the other. ​
Appears in Collections:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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