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dc.contributor.advisorGuerra, Michele-
dc.contributor.authorBurato, Dorothea-
dc.date.accessioned2022-06-15T14:02:07Z-
dc.date.available2022-06-15T14:02:07Z-
dc.date.issued2022-05-
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/1889/4802-
dc.description.abstractLa tesi si propone di studiare la figura di Federico Emilio Schuberth, stilista di origini napoletane che apre il suo atelier a Roma nel 1938 e che, a partire dalla fine degli anni Quaranta, si impone sul territorio nazionale e internazionale grazie soprattutto al suo lavoro nell’ambito del cinema. Nel panorama della moda italiana Schuberth rappresenta una voce fuori dagli schemi: se oggi il sarto è meno conosciuto e poco studiato rispetto ad altre figure della moda italiana del secondo dopoguerra, in quegli anni il suo atelier era una tappa obbligata per le dive del cinema, le soubrette del varietà e le donne più eleganti del jet set internazionale. La sua notorietà si deve ad un innato senso dello spettacolo ed a una capacità di comunicare attraverso diversi media con l’obiettivo di costruire la sua immagine, il suo mito. Schuberth diventa uno dei protagonisti della mondanità degli anni Cinquanta: non solo recita in alcuni film dove interpreta se stesso ma decide di entrare nelle case degli italiani e di mostrarsi in televisione, dove partecipa a programmi di grande popolarità come Carosello, Il Musichiere e La via del successo. Interpreti del suo spettacolo, oltre al sarto stesso, sono anche le dive del cinema e le attrici che in quegli anni gravitano a Roma, grazie anche al fenomeno della Hollywood sul Tevere, come Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Martine Carol, Valentina Cortese, Alida Valli, Anna Magnani, Bette Davis e Gloria Swanson. Nel giro di poco più di due decenni Schuberth riesce a costruire all’interno del proprio atelier un racconto intermediale, dove ogni elemento si alimenta appoggiandosi all’altro e dove i confini di uno e dell’altro tendono a farsi sempre più deboli: moda, cinema, fotografia, televisione, radio e stampa costruiscono un sistema narrativo, che è allo stesso tempo economico e culturale.en_US
dc.description.abstractThis thesis aims to investigate Federico Emilio Schuberth and his work. A Neapolitan fashion designer who opened his atelier in Rome in 1938, from the late 1940s Schuberth made a name for himself both in Italy and internationally thanks primarily to his contributions to cinema. Schuberth was an unconventional voice in the Italian fashion scene. Today the designer features less prominently in popular culture and academic circles as compared to others in post-war Italian fashion. However, Schuberth’s atelier was a must for film stars, showgirls and the most elegant women of the international jet set. His innate sense of showmanship and his ability to communicate through various media to forge his image and mythical status were fundamental to his notoriety. Schuberth became a protagonist of the social scene in the 1950s: not only did he play himself in films, but he also made appearances on television, participating in popular programmes such as Carosello, Il Musichiere and La via del successo. These shows also featured film stars and actresses who in those years were drawn to Rome (thanks also to “Hollywood on the Tiber”), such as Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Martine Carol, Valentina Cortese, Alida Valli, Anna Magnani, Bette Davis and Gloria Swanson. Fom 1940 to 1960, Schuberth succeeded in constructing within his own atelier an intermedial narrative, where each element was nourished by leaning on the other and where the boundaries of one and the other tended to become increasingly blurred: fashion, cinema, photography, television, radio and the press evolved into a narrative system that was both economic and cultural.en_US
dc.language.isoItalianoen_US
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturalien_US
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Scienze filologico-letterarie, storico-filosofiche e artisticheen_US
dc.rights© Dorothea Burato, 2022en_US
dc.rightsAttribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionaleen_US
dc.rights.urihttp://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/*
dc.subjectFederico Emilio Schuberthen_US
dc.subjectIntermedialityen_US
dc.subjectMade in Italyen_US
dc.subjectFashionen_US
dc.subjectCinemaen_US
dc.subjectTelevisionen_US
dc.titleFederico Emilio Schuberth. Moda, cinema, televisione: pratiche di intermedialitàen_US
dc.typeDoctoral thesisen_US
dc.subject.miurL-ART/06en_US
Appears in Collections:Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia. Tesi di dottorato

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