Il carico allostatico e la compromissione cognitiva lieve. Studio di validazione di un software basato sulla valutazione della memoria prospettica.

Abstract

Con il termine Mild Cognitive Impairment (MCI) si indica una condizione con sintomatologia omogenea che coinvolge vari domini, nel quale il decadimento cognitivo si pone in uno stadio intermedio tra l’invecchiamento normale e quello patologico. Ricerche recenti mostrano come l’analisi dei biomarcatori di carico allostatico (AL) possano predire con largo anticipo i cambiamenti cerebrali compatibili con la diagnosi di MCI. Inoltre, lo studio della memoria prospettica (PM), sulla base di tasks con cue focali/non focali, sembra essere particolarmente utile se usata come marker precoce per studiare l’evoluzione del declino cognitivo di natura amnesica. All’interno di questo lavoro di ricerca sono stati reclutati 57 partecipanti ai quali è stata sottoposta una batteria di test di screening neuropsicologici per dividere il campione nei gruppi senza compromissione (SNC) e con compromissione (SC) e, successivamente, un web software (Crono) costruito appositamente per lo studio dei processi attentivi alla base della PM, al fine di validarne la capacità discriminativa. Attraverso l’utilizzo della regressione logistica, abbiamo potuto constatare come il software, nei due test di PM Parole Bisillabiche e Memoria di Prosa, non sia sufficientemente sensibile, poiché complessivamente Crono detiene il 63% di veri negativi. Confrontando le prestazioni medie dei due gruppi è comunque emersa una differenza significativa, nello specifico, i partecipanti con compromissione hanno riportato performance significativamente decrementate rispetto a quelli cognitivamente sani. Il gruppo SNC, indagato specificatamente in questo lavoro di ricerca, è stato in grado di individuare correttamente un 76% di individui senza compromissione (come confermato dalla batteria neuropsicologica iniziale) e 24% di falsi negativi. In conclusione, non è stato possibile raggiungere una sufficiente capacità discriminativa da parte di Crono, sulla quale si intende lavorare come obiettivo futuro.

The term Mild Cognitive Impairment (MCI) refers to a condition with homogeneous symptoms involving various domains, in which cognitive impairment is at an intermediate stage between normal and pathological ageing. Recent research shows how the analysis of allostatic load (AL) biomarkers can predict brain changes compatible with the diagnosis of MCI well in advance. Moreover, the study of prospective memory (PM), based on tasks with focal/non-focal cues, seems to be particularly useful if used as an early marker to study the evolution of cognitive decline of an amnesic nature. In this research, 57 participants were recruited and subjected to a battery of neuropsychological screening tests to divide the sample into groups without impairment (SNC) and with impairment (SC) and, subsequently, a web software (Crono) built specifically for the study of attentional processes underlying the PM, to validate its discriminative capacity. Using logistic regression, we were able to ascertain that the software, in the two tests of PM Bisyllabic Words and Prose Memory, is not sufficiently sensitive, since overall Crono has 63% true negatives. Comparing the average performance of the two groups, however, a significant difference emerged; specifically, participants with impairment reported significantly decreased performance compared to cognitively healthy participants. The SNC group, specifically investigated in this research work, was able to correctly identify 76% of individuals without impairment (as confirmed by the initial neuropsychological battery) and 24% of false negatives. In conclusion, it was not possible to achieve a sufficient discriminative capacity on the part of Crono, on which we intend to work as a future objective.