Please use this identifier to cite or link to this item:
https://hdl.handle.net/1889/4666
Title: | Correlati comportamentali dell’elaborazione di volti e parole esprimenti dolore |
Other Titles: | Behavioral correlates of the processing of pain expressing faces and words |
Authors: | Vandelli, Francesco |
Issue Date: | 28-Oct-2021 |
Publisher: | Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia |
Document Type: | Master thesis |
Abstract: | Volti e parole sono i principali canali attraverso i quali è possibile trasmettere agli altri le proprie emozioni. Gli effetti della loro interazione, nel contesto di comunicazione del dolore, risultano tuttavia ancora inesplorati. È possibile che l’elaborazione di uno stimolo emozionale associato al dolore, possa facilitare la messa in atto di una successiva risposta comportamentale, oppure possa ostacolarla. Inoltre, caratteristiche individuali, quali il genere, possono avere un ruolo influente sull’elaborazione dello stimolo veicolato. Al fine di verificare ciò, a 62 partecipanti è stato presentato un compito di decisione lessicale, preceduto dalla presentazione di volti caucasici maschili e femminili. È stato utilizzato un paradigma di priming affettivo, dove i volti (esprimenti dolore vs. neutri) rappresentavano lo stimolo prime e le parole (a valenza negativa associate al dolore vs. a valenza negativa non associate al dolore) lo stimolo target. Sono stati misurati i tempi di reazione (TR) impiegati dal partecipante per rispondere al compito di decisione lessicale sullo stimolo target. Dai risultati è emerso come il genere del volto prime, indipendentemente dalla sua valenza, porti a una riduzione significativa dei TR per le parole target di dolore rispetto alle parole target negative. Nello specifico, i partecipanti hanno risposto più velocemente alle parole di dolore quando il prime era rappresentato da un volto maschile. I risultati sono in linea con la letteratura sulle differenze di genere nell’elaborazione dei volti (Simon et al., 2006; Riva et al., 2011), dove il volto maschile, rispetto a quello femminile, viene maggiormente associato a possibili situazioni di pericolo e minaccia; oltre che possedere tratti espressivi più delineati e meno ambigui, che potrebbero facilitare l’elaborazione dell’informazione di dolore. |
Appears in Collections: | Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale |
Files in This Item:
File | Description | Size | Format | |
---|---|---|---|---|
Tesi Francesco Vandelli (mt.308123).pdf | 11.26 MB | Adobe PDF | View/Open |
This item is licensed under a Creative Commons License