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dc.contributor.advisorPoli, Enzo-
dc.contributor.authorSarnataro, Roberta Beatrice-
dc.date.accessioned2022-04-07T09:37:16Z-
dc.date.available2022-04-07T09:37:16Z-
dc.date.issued2021-10-29-
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/1889/4661-
dc.description.abstractIntroduzione: la malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa associata a carenza di dopamina a livello nigrostriatale. Sebbene classicamente sia sempre stata associata alla triade sintomatologica motoria, quali tremore a riposo, rigidità e bradicinesia, è ormai noto da tempo che i pazienti presentino molti altri sintomi non motori, i quali impattano ugualmente sulla loro qualità di vita. I disturbi del sonno sono tra i più importanti problemi non motori associati alla malattia di Parkinson e riconoscono una patogenesi complessa. È noto che alcuni farmaci anti-Parkinson possano influenzare la qualità del sonno o lo stato di vigilanza nei pazienti parkinsoniani. Abbiamo deciso di analizzare l’influenza degli inibitori delle monoamino-ossidasi di tipo B (IMAO-B) nel modulare la qualità del sonno nella malattia di Parkinson. Metodi. In questo studio monocentrico con disegno caso-controllo sono stati confrontati tra loro pazienti in monoterapia con dopamino-agonisti con pazienti in politerapia con dopamino-agonisti e IMAO-B, regolarmente in cura presso l’ambulatorio malattie extrapiramidali dell’UOC di Neurologia dell’AOU di Parma. Ai pazienti sono stati somministrati tre questionari validati per la valutazione della sonnolenza diurna, della qualità del sonno e della qualità della vita (ESS, PSQI, SF-36). Risultati. I pazienti in terapia con IMAO-B presentavano complessivamente una migliore qualità del sonno ed una riduzione della sonnolenza diurna rispetto ai pazienti trattati con il solo dopamino-agonista. Differenze significative sono state riscontrate anche nel rapporto energia/stanchezza, nel benessere emotivo, e nel funzionamento sociale (componenti del questionario SF-36). Conclusioni. Sebbene lo studio sia limitato da una ridotta numerosità campionaria, i nostri risultati documentano un miglioramento della qualità del sonno e di alcuni parametri della qualità della vita nei pazienti in terapia con IMAO-B. Sono necessari ulteriori studi su casistiche più ampie e, idealmente, comprensivi anche di indagini strumentali, per confermare l’impatto di questi farmaci sulla sintomatologia non motoria associata alla malattia di Parkinson.en_US
dc.language.isoItalianoen_US
dc.publisherUniversità di Parma, Dipartimento di Medicina e Chirurgiaen_US
dc.relation.ispartofseriesLaurea magistrale in Psicobiologia e Neuroscienze Cognitiveen_US
dc.rights© Roberta Beatrice Sarnataro, 2021en_US
dc.rights.urihttp://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/*
dc.subjectsleepen_US
dc.subjectIMAO-Ben_US
dc.subjectParkinson's diseaseen_US
dc.titleRuolo dei nuovi inibitori delle monoamino-ossidasi nel controllo dei disturbi del sonno nei pazienti con malattia di Parkinsonen_US
dc.title.alternativeRole of new monoamine oxidase inhibitors in the control of sleep disorders in patients with Parkinson’s diseaseen_US
dc.typeMaster thesisen_US
dc.subject.miurM-PSI/02en_US
Appears in Collections:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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