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https://hdl.handle.net/1889/4658
Title: | Effetti attentivi di volti altamente familiari in un contesto di presentazione visiva rapida (RSVP) di scene naturali |
Other Titles: | Attentive effects of highly familiar faces in a context of rapid visual presentation (RSVP) of natural scenes |
Authors: | Barone, Federica |
Issue Date: | 29-Apr-2021 |
Publisher: | Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia |
Document Type: | Master thesis |
Abstract: | L’attenzione è un processo che ci permette di selezionare le informazioni che in qualche
modo sono rilevanti per adattarci all’ambiente che ci circonda. Diversi stimoli hanno la
capacità di attirarla in maniera automatica, come stimoli nuovi, inaspettati, o con una
connotazione emozionale. Gli stimoli emozionali, in compiti sperimentali che indagano
i processi attentivi, sono efficaci nel catturare l’attenzione, distraendo il soggetto da un
compito simultaneo. Questa interferenza emozionale è stata osservata in presentazioni
visive seriali rapide (RSVP), introducendo un fenomeno attentivo noto come emotion induced blindness (EIB). Nel presente lavoro, abbiamo indagato in che misura un volto
che raffigura amici e parenti, che possiamo considerare emozionale oltre che famigliare,
riesca a catturare in maniera automatica l’attenzione, distogliendo il soggetto dal compito
principale. Sono stati somministrati due esperimenti attraverso una piattaforma
sperimentale online. I partecipanti sono stati istruiti a identificare l’orientamento di un
target (T2) all’interno di presentazioni visive seriali rapide costituite da immagini
paesaggistiche. Durante il flusso di immagini, un volto (T1) appartenente alla categoria
familiare o non familiare, poteva essere presentato prima del target (T2) con un lag
variabile. Al fine di osservare l’effetto che i volti hanno nel modulare l’attenzione, lo
stimolo critico era presentato con un lag di 200 ms o 300 ms, una tipica finestra del EIB.
I dati raccolti si riferiscono all’accuratezza con cui i soggetti sono riusciti a identificare
l’orientamento di T2. I risultati hanno mostrato che l'accuratezza in T2 non era influenzata
dalla presenza o dall'assenza di uno stimolo raffigurante un volto nel flusso, nemmeno 6
quando il volto era molto familiare. Nel secondo esperimento, per valutare se la procedura
online fosse adatta a studiare questo tipo di fenomeno attentivo, sono state introdotte
immagini spiacevoli che solitamente sono potenti nel sollecitare un EIB. Abbiamo trovato
un effetto del lag di presentazione dello stimolo, che indica che i soggetti sono più accurati
nell'identificare il target a 300 ms rispetto a 200 ms, soprattutto quando era presente uno
stimolo sgradevole. Questa evidenza suggerisce che la manipolazione della familiarità
non è abbastanza efficace da rendere un volto significativo e che l'intervallo critico del
EIB potrebbe ridursi in esperimenti on-line. Attention is a process that allows us to select information that is somehow relevant to adapt to the environment around us. Different stimuli have the ability to automatically attract it, as new, unexpected, or motivationally relevant. Emotional stimuli, in experimental tasks that explore attentional processes, are effective in capturing attention, thus distracting the subject from a concurrent task. This emotional interference has been observed in rapid serial visual presentations (RSVP), introducing an attentional phenomenon known as emotion-induced blindness (EIB). In the present work, we have explored to what extent a face that depict friends and relatives, which we can also consider emotional as well as familiar, is an effective stimulus to automatically capture attention by distracting the subject from the main task. Two experiments were carried out by means of an online experimental platform. Participants were instructed to identify the orientation of a target (T2) within rapid serial visual presentations consisting of landscape images. Throughout the picture stream, a face (T1) belong to the familiar or the unfamiliar category, could be presented with a varying lag before the target (T2). To observe the effect that faces have in modulating attention, the critical stimuli were presented with a lag of 200ms or 300ms, a typical EIB time window. The data collected refer to the accuracy with which the subject was able to identify the orientation of the T2. The results showed that the accuracy in T2 was not affected by the presence or absence of a face stimulus in the stream, not even when the face was highly familiar. In the second experiment, unpleasant images that are usually powerful in prompting an EIB, were introduced to assess whether the online procedure was suitable to study this kind of 4 attentional phenomena. We found an effect of the stimulus presentation lag which indicates that subjects are more accurate in identifying the target at 300 ms compared to 200 ms, especially when an unpleasant stimulus was present. This evidence suggests that the manipulation of familiarity is not effective enough to make a face meaningful and suggests that through on-line experiments the critical interval of the EIB could be reduced. |
Appears in Collections: | Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale |
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