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Title: Escherichia coli e sicurezza alimentare: presenza di Escherichia coli produttori di tossine Shiga (STEC) nell'area del Triveneto.
Other Titles: Escherichia coli and food safety: occurrence of Shiga toxin-producing Escherichia coli in Triveneto (Northern Italy).
Authors: Pedrazzoli, Sara
Issue Date: 14-Oct-2021
Publisher: Università di Parma. Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie
Document Type: Master thesis
Abstract: Gli Escherichia coli produttori di tossine Shiga (STEC) rappresentano ad oggi la terza causa di infezione zoonotica a trasmissione alimentare in Europa, dopo Campylobacter e Salmonella. Una stima globale del WHO dell’anno 2010 ha riportato 2.5 milioni di casi (di cui 1.2 trasmessi da alimenti) con 3,330 casi di sindrome emolitico-uremica (SEU), e 269 morti. Nonostante la sua rilevante importanza per la salute pubblica, non è possibile avere una stima precisa sulla presenza di questo microrganismo negli alimenti da esso contaminati. Questo perché l’unico limite microbiologico europeo (criterio di sicurezza alimentare) riguarda i germogli, ma i dati riportati nell’elaborato, tra cui la presenza di STEC in alcune categorie alimentari del Trivento, dimostrano che i maggiori alimenti coinvolti nei focolai da STEC sono altri, in particolare la carne e i prodotti lattiero-caseari (latte crudo, nello specifico). La mancanza di una regolamentazione per queste categorie di alimenti fa sì che i piani di monitoraggio dei vari stati europei non siano armonizzati e di conseguenza non è possibile formulare l’incidenza corretta di STEC nel tempo e nello spazio. Si rende quindi necessaria una regolamentazione a livello europeo per quanto riguarda il monitoraggio e la sorveglianza degli STEC negli alimenti implicati. In più, i metodi attualmente utilizzati per identificare gli STEC non permettono di stimare il grado di patogenicità dell’isolato e questo perché ad oggi non esiste ancora un marker di patogenicità per questo patogeno. Tuttavia, sempre più paesi stanno implementando le tecniche basate sul sequenziamento del genoma (Whole Genome Sequencing; WGS) che permettono di tipizzare completamente gli isolati umani individuando geni o combinazioni di essi più frequentemente associati alle forme di malattia grave. Grazie a questi sviluppi, sarà possibile riformulare i metodi attuali di identificazione e caratterizzazione per ottenere una maggiore comprensione di questo patogeno.
Shiga toxin-producing Escherichia coli (STEC) is currently the third most common cause of foodborne disease in Europe, after Campylobacter and Salmonella. A global estimation made by WHO reported 2.5 million cases (including 1.2 million cases foodborne), with 3.330 cases of haemolytic uremic syndrome (HUS) and 269 deaths in 2010. Despite the relevance of STEC for public health, a precise estimate of its occurrence in foodstuffs is not available. This is because the only existing regulatory limit following a microbiological criterion in Europe concerns sprouts, even though several data, including those of the Triveneto about the occurrence of STEC in certain food categories, show that the main food categories involved in STEC outbreaks are meat and dairy products (especially of raw milk origin). The lack of regulation means that monitoring plans among Member States (MSs) are not harmonised and therefore a correct estimation of STEC presence in time and space is prevented. Therefore, an EU regulation regarding the monitoring of STEC in foodstuffs involved is needed. Moreover, the methods currently used to identify STEC do not estimate the pathogenicity of isolates, because a pathogenicity marker shared by all STEC strains does not still exist. Nevertheless, several MSs are implementing Whole Genome Sequencing (WGS) techniques that allow human isolates to be fully typed by identifying the genes most frequently associated with severe illness. In this sense, it will be possible to reformulate the current methods of STEC detection and characterization to better identify the pathogen in food matrixes.
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