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https://hdl.handle.net/1889/4364
Title: | Devianza e criminalità minorile : dall'analisi dei fattori di rischio agli interventi preventivi e rieducativi |
Other Titles: | Deviance and juvenile delinquency : from risk factor analysis to preventive and re-educational interventions |
Authors: | Carrucciu, Francesca Maria |
Issue Date: | 26-Mar-2021 |
Publisher: | Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia |
Document Type: | Master thesis |
Abstract: | Il lavoro è incentrato sugli aspetti della devianza e della criminalità minorile. La tesi è articolata in tre capitoli. All’inizio sono state indagate le differenze fra devianza e criminalità. In un quadro più incentrato sulle neuroscienze, sono stati studiati i correlati neurofisiologici legati alla devianza. Successivamente sono stati presi in esami gli aspetti coinvolti nel processo di formazione di un individuo “deviante”; i cosiddetti fattori di rischio (individuali, familiari e sociali). In questo caso sono stati molto utili ai fini dello studio i testi di Farrington, in cui descrive tutte la variabili legate ai comportamenti dei minori. Per completare il quadro sulla devianza, si sono studiati i fattori di prevenzione che potrebbero aiutare i minori a non commettere reati; attraverso interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. I fattori protettivi sono legati alla famiglia, alla scuola, al gruppo dei pari ed alla comunità in cui il minore è inserito. Si è anche andato ad evidenziare l’aspetto legato alla percezione dei genitori rispetto ai comportamenti devianti dei figli; è emerso che madre e padre hanno una percezione diversa, influenzata da fattori legati alla sfera psicologica. In merito ai comportamenti devianti dei minori, si è trattato un fenomeno sempre più attuale: il bullismo. All’interno di questo argomento sono stati affrontati diversi interventi di prevenzione, sia all’interno delle famiglie che all’interno delle scuola. E’ stato fatto, poi, un quadro generale della normativa italiana rispetto ai minori criminali, evidenziando come il carcere debba essere un luogo di rieducazione non di punizione e debba essere considerato in maniera tale da permettere al minore di essere reinserito nella società. Infine vengono trattati gli interventi all’interno delle carceri, sia da un punto di vista clinico (con intervento di tipo psicologico) che da un punto di vista farmacologico. |
Appears in Collections: | Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale |
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