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Titolo: Segni precoci della schizofrenia : uno studio sui correlati autonomici della fase prodromica
Titoli alternativi: Early signs of schizophrenia : a study on the autonomic correlates of the prodromal phase
Autori: Di Rosso, Luigi
Data: 26-mar-2020
Editore: Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia
Document Type: Master thesis
Abstract: La presente tesi, inizialmente ripercorre le tappe storiche fondamentali del processo di definizione nosografica della schizofrenia. Inoltre, vengono riportati i criteri diagnostici dell’attuale sistema di classificazione dei disturbi mentali (DSM-V), rimarcando la necessità, più volte sottolineata da vari autori, di validare e classificare il disturbo della coscienza del sé, elemento essenziale della psicopatologia schizofrenica secondo la tradizione psichiatrica europea. Numerosi esperti, tra cui Parnas, sostengono la necessità di adottare un approccio di tipo fenomenologico, come unica via percorribile al fine di indagare i disturbi del sé, a carico del sé basico pre-riflessivo, osservabile nella fase prodromica della schizofrenia. Negli ultimi venti anni è stata data molta attenzione, in ottica di detezione precoce del disturbo, alla sintomatologia di base, frutto del lavoro di Huber e colleghi riscontabile in tutte le fasi della patologia ed in particolare nella fase prodromica. In questa fase avviene la riorganizzazione psichica, secondo modalità morbose specifiche dell’ipseità, le quali rappresentano distorsioni complementari dell’atto di consapevolezza: Iper-riflessività e diminuita auto-affettività. I disturbi del sé sono caratteristici della patologia schizofrenica, come sottolineato da numerose evidenze neuroscientifiche. Sono state riscontrate anomalie nell’attività della corteccia premotoria ventrale, identificabile come il substrato anatomo funzionale coinvolto nell’integrazione percettiva per un adeguato senso del sé corporeo, altre evidenze suggeriscono anomalie nella distinzione Sé-altro, interpretabile come una sfumata demarcazione dei confini del proprio corpo. Recentemente sono state delineate potenziali connessioni tra i disturbi del sé basico della schizofrenia e i disturbi neuro cognitivi. Per quanto concerne la possibile associazione tra esperienza fenomenologica (a livello mentale) e la fisiologia (a livello del corpo) nei disturbi dei pazienti schizofrenici, la ricerca scientifica è ancora ad un livello d’indagine preliminare. Prima che si palesi nella sua forma conclamata, la schizofrenia è spesso preceduta da esperienze soggettive anomale, ed è di fondamentale importanza indagare in maniera approfondita se eventuali indici indice fisiologici possano essere correlati con la fase prodromica, costituendo quindi un possibile marker precoce di detezione del disturbo. Rispetto a quanto sopradetto due sono gli indici che meritano di essere indagati, in quanto sono cruciali per un senso del sé e la cognizione sociale. Il primo è l’accuratezza enterocettiva, concettualizzabile come la capacità di percepire gli stimoli che hanno origine all'interno del corpo e sembra contribuire alle differenze inter-individuali riguardanti gli atteggiamenti sociali e la rappresentazione dello spazio interpersonale, attraverso il reclutamento di diverse strategie adattive di risposta autonomica. Il secondo è l’aritmia sinusale respiratoria, che è un fenomeno cardiorespiratorio, che caratterizza la variabilità della frequenza cardiaca dei mammiferi. Le differenze riscontrabili nei valori RSA delle varie specie, risulta correlabile con il repertorio comportamentale specie-specifico. Inoltre, è interpretabile come indice del controllo parasimpatico è in particolare dell’attività vagale, in rapporto al fatto che sono state riscontrate anomalie dell’attività vagale nei soggetti schizofrenici. In base alla letteratura sopraindicata, la parte finale della tesi tratterà un lavoro di ricerca con lo scopo di testare i correlati fisiologici dei disturbi del Sé nella fase prodromica della schizofrenia.
The present thesis, initially traces the fundamental historical stages of the process of nosographic definition of schizophrenia. Furthermore, the diagnostic criteria of the current system of classification of mental disorders (DSM-V) are reported, stressing the need, repeatedly stressed by various authors, to validate and classify the disorder of self-consciousness, an essential element of schizophrenic psychopathology according to European psychiatric tradition. Numerous experts, including Parnas, support the need to adopt a phenomenological approach, as the only viable way of investigating the self-disorder, at the expense of the pre-reflexive basic self, observable in the prodromal phase of schizophrenia. In the last twenty years much attention has been given, with a view to early detection of the disorder, to the basic symptomatology, the result of the work of Huber and colleagues which can be found at all stages of the pathology and in particular in the prodromal phase. In this phase the psychic reorganization takes place, according to morbid modalities specific to ipseity, which represent complementary distortions of the act of awareness: Hyper-reflexivity and Diminished self-affection. Self-disorders are characteristic of schizophrenic pathology, as underlined by numerous neuroscientific evidences. Abnormalities in the activity of the ventral premotor cortex have been found, identifiable as the functional anatomical substrate involved in perceptual integration due to an adequate sense of the body's self, other evidences suggest anomalies in the self-other distinction, interpretable as a blurred demarcation of the boundaries of one's own body. Recently, potential connections have been delineated between disorders of the basic-self of schizophrenia and neurocognitive disorders. As far as the possible association between phenomenological experience (i.e., the mind level) and physiology (i.e., the body level) in disorders of schizophrenic patients is concerned, scientific research is still at a preliminary level of investigation. Since full-blown Sz is often preceded by abnormal subjective experiences, and it is of fundamental importance to investigate in depth whether any physiological index indices may be correlated with the prodromal phase, thus constituting a possible early detection marker of the disorder. Compared to the aforementioned two indexes deserve to be investigated, as they are crucial for a sense of self and social cognition. The first is interoceptive accuracy, which can be conceptualized as the ability to perceive the stimuli that originate within the body and seems to contribute to inter-individual differences regarding social attitudes and the representation of interpersonal space, through the recruitment of different adaptive strategies of autonomic response. The second is the respiratory sinus arrhythmia, which is a cardiorespiratory phenomenon, which characterizes the variability of the heart rate of mammals. The differences found in the RSA values of the various species can be correlated with the species-specific behavioral repertoire. It can also be interpreted as an index of the parasympathetic control, and in particular of vagal activity, in relation to the fact that anomalies of vagal activity have been found in schizophrenic subjects. Based on the above literature, the final part of the thesis will deal with a research work with the aim of testing the physiological correlates of self-disorders in the prodromal phase of schizophrenia.
È visualizzato nelle collezioni:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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