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https://hdl.handle.net/1889/4307
Title: | Da figlio a padre : attaccamento e stili parentali alla luce delle neuroscienze affettive dello sviluppo |
Other Titles: | From son to father : attachment and parental styles in the light of neuroscience |
Authors: | Palmini, Claudia |
Issue Date: | Oct-2020 |
Publisher: | Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia |
Document Type: | Master thesis |
Abstract: | Questo elaborato è dedicato alla figura del padre. Inizialmente si è posta l’attenzione sulla relazione di attaccamento, come essa si sviluppa e sui differenti stili che il soggetto può adottare confermando, grazie alle evidenze scientifiche interpellate, come ci siano delle modificazioni ormonali ed anatomiche sottostanti alla formazione di questo legame ed aree specifiche che si attivano anche solo al ricordo di questa relazione. Successivamente è stata analizzata una seconda relazione fondamentale che è quella che il genitore instaura con suo figlio. Anche qui si è riscontrato che il genitore può prediligere uno stile parentale rispetto ad un altro. A conferma delle modificazioni che sottostanno a questi meccanismi sono stati portate studi che mostrano l’importanza di questo legame ed il perché tutto l’organismo si modifica per permetterlo al meglio. Dopo questa breve introduzione si è passati all’analisi della figura del padre mostrando quanto sia fondamentale per lo sviluppo del figlio. Spesso sono state analizzate le modificazioni neurali che subisce una donna nel momento in cui diventa madre, ma evidenze scientifiche dimostrano come anche nell’uomo, nonostante non vive in prima persona tutti i cambiamenti ormonali indotti dalla gravidanza e dal parto, la semplice relazione con il figlio dopo la sua nascita lo porta ad avere cambiamenti simili sia da un punto di vista anatomico che ormonale. Nell’ultima parte dell’elaborato è stato descritto lo studio svolto su un campione di 88 padri di figlio con sviluppo tipico e 16 padri di figli con sviluppo atipico. Lo studio si compone di due parti, nella prima si è analizzato il primo campione indagando l’esistenza di un’influenza dello stile di attaccamento emerso dall’ASQ sull’età in cui il soggetto è diventato padre e sul numero di figli avuti, la possibilità che lo stile di attaccamento possa aver un’influenza sullo stile parentale preferito dal soggetto e se l’età in cui il soggetto è diventato genitore possa aver influenzato lo stile parentale adottato. Nel corso di questa prima parte dell’indagine però, sono emerse altre curiosità alle quali abbiamo cercato di dare una risposta che riguardano la possibilità che ci sia un’influenza dell’importanza che i soggetti ritengano abbia il proprio intervento nello sviluppo sociale o intellettuale del figlio sui punteggi ottenuti alle 5 sotto-scale dell’ASQ. Nella seconda parte, invece, si sono indagate le differenze fra il campione di padri con figli con sviluppo tipico e atipico riguardo le ore che i padri passano realmente con i propri figli e quelle che idealmente dovrebbero trascorrere e se ci sono differenze nell’importanza che i soggetti danno al proprio intervento nello sviluppo intellettuale e sociale dei bambini. Dai risultati è emerso che lo stile di attaccamento del soggetto influenza l’età in cui egli è diventato genitore, in particolare i soggetti con stile disorganizzato diventano padri mediamente 5 anni prima degli altri. Anche la seconda ipotesi, in parte, è stata confermata, infatti si è visto che i soggetti son stile di attaccamento sicuro ed evitante hanno ottenuto punteggi alla scala per lo stile parentale didattico maggiori rispetto a quelli con stile disorganizzato, e che soggetti con stile di attaccamento ambivalente abbiano ottenuto punteggi maggiori dei soggetti con stile sicuro alla scala dello stile parentale sociale. Per quanto riguarda la relazione tra il giudizio espresso in merito al proprio intervento e i punteggi ottenuti alle 5 sotto-scale dell’ASQ si è riscontrato che all’aumentare del giudizio dato all’importanza del proprio intervento per lo sviluppo sociale del figlio si abbassano i punteggi ottenuti alla Scala della Secondarietà delle Relazioni, mentre si alzano quelli ottenuti alla scala della Fiducia. Lo stesso accade per quanto riguarda lo sviluppo intellettuale. L’ultima ipotesi riguardo l’influenza dell’età sullo stile parentale non ha riscontrato significatività. I risultati della seconda parte dello studio hanno permesso di mostrare come i padri di bambini con sviluppo atipico diano generalmente maggiore importanza al proprio intervento sia nello sviluppo sociale che in quello intellettuale rispetto ai padri di figli con sviluppo tipico. Per quanto riguarda le ore trascorse con il figlio si è potuto vedere come per le ore ideali siano i padri di figli con sviluppo atipico a trascorrerne il maggior numero, mentre per le ore ideali è l’inverso, ossia i padri di figli con sviluppo tipico sostengo di dover idealmente trascorrere con il figlio più ore di quelle reali. |
Appears in Collections: | Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale |
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