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Titolo: Detection delle espressioni facciali nel disturbo borderline di personalità : uno studio di risonanza magnetica funzionale
Titoli alternativi: Detecting facial expression in borderline personality disorder : a study with functional magnetic resonance imaging
Autori: Benci, Pamela
Data: 7-nov-2019
Editore: Universita' di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia
Document Type: Bachelor thesis
Abstract: Razionale: Nei pazienti con Disturbo Borderline di Personalità (BPD) risultano evidenti difficoltà nell’interpretare le informazioni sociali, suggerendo la probabile presenza di un negativity bias per il quale tali informazioni possono essere amplificate e distorte. I meccanismi alla base di tale tendenza tuttavia non sono stati ancora chiariti. Scopo: Tale studio ha come obbiettivo quello di valutare se soggetti con BPD hanno già nel primo stadio (riflesso, automatico) una maggiore tendenza ad attribuire una valenza emotiva ad espressioni facciali neutre, durante il processo di riconoscimento delle emozioni facciali (detection), e chiarire i meccanismi neurali alla base. Materiali e Metodi: Tale studio ha esaminato finora 12 pazienti con BPD e 14 controlli sani. Ogni partecipante ha compilato una serie di questionari atti a valutare le capacità di autoregolazione, l’affettività negativa e caratteristiche cliniche comunemente associate al BPD. Tali soggetti, in seguito, sono stati sottoposti ad esame di risonanza magnetica funzionale (fMRI) ed esaminati sulla base di un task di detection delle emozioni facciali, nel quale venivano mostrati stimoli neutri e stimoli negativi (tristezza, rabbia o disgusto). Il soggetto veniva posto davanti a un scelta di due espressioni facciali: neutra o emotiva. Le immagini sono state acquisite presso l’Azienda Ospedaliera dell’Universitaria di Parma con lo scanner GE Discovery MR750 da 3.0T. Risultati: I soggetti con BPD risultano essere meno accurati nel riconoscere le espressioni neutrali rispetto ai controlli, in quanto le interpretano come emotive (Interazione Gruppo X Tipo di Emozione: F1.72, 50=4.6, p=.018). A livello neurale nei pazienti con BPD si evidenzia un’iperattivazione nel corso dell’elaborazione di stimoli neutri (vs. emotivi), nel giro linguale di destra (p<0.05), lobulo parietale di sinistra (p<0.05) e giro precentrale di destra (p<0.05), rispetto ai controlli. Nel giro linguale di destra e nel lobulo parietale di sinistra, si evidenzia un’iperattività durante il riconoscimento di espressioni neutre (vs. emotive) il quale correla con più bassi livelli di controllo volontario (rispettivamente r=-.48, p=.01; r=-.49, p=.01). Maggiori aspettative ansiose e rabbiose di rifiuto interpersonale correlavano con l’incrementata attività nel giro linguale di destra (rispettivamente r=.498, p=.01; r=.43, p=.03); maggiori aspettative ansiose di rifiuto interpersonale correlavano inoltre con l’attività nel lobulo parietale di sinistra (r=.43, p=.03). Conclusioni: Nei soggetti con BPD si nota un’errata interpretazione delle espressioni facciali neutre tradotte invece come emotive. Si presuppone che tale distorsione sia causata da un maggior ingaggio “automatico” di aree visive; il maggior investimento di risorse attentive non sembrerebbe tuttavia ricevere una modulazione ottimale da parte del meccanismo top-down. Questo pattern di attivazione può essere associato ad una maggiore Rejection Sensitivity e ad una bassa capacità di controllo volontario. Per concludere, nel BPD si ipotizza che queste distorsioni possano essere correlate ad una minore capacità di autoregolazione, una maggiore ipersensibilità al rifiuto ed una minore organizzazione della personalità.
È visualizzato nelle collezioni:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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