Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/1889/3954
Titolo: La Cognitive Stimulation Therapy nella malattia di Alzheimer : uno studio prospettico
Titoli alternativi: Cognitive Stimulation Therapy in Alzheimer’s disease : a prospective study
Autori: Donno, Sara
Data: lug-2019
Editore: Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia
Document Type: Bachelor thesis
Abstract: La demenza, in particolare quella causata dalla malattia di Alzheimer, è la più frequente patologia neurodegenerativa che caratterizza la popolazione anziana. Il presente lavoro si inserisce all’interno degli studi che hanno come principale obiettivo quello di dimostrare l’efficacia dei trattamenti non farmacologici, nello specifico, l’efficacia della “Cognitive StimulationTherapy”. Si definisce “terapia non farmacologica” qualsiasi intervento non chimico, mirato e replicabile, basato su una teoria, condotto con il paziente o il caregiver, potenzialmente in grado di fornire qualche beneficio rilevante. La terapia non farmacologica aiuta gli individui con deterioramento cognitivo o demenza a migliorare le proprie capacità cognitive e a mantenere le autonomie funzionali. In aggiunta, la terapia non farmacologica interviene sui pazienti e sui loro familiari, grazie all’utilizzo di strategie per prevenire e risolvere comportamenti problema, come ad esempio far fronte alle conseguenze funzionali ed emozionali della malattia. La Terapia di Stimolazione Cognitiva, ideata da Spector e colleghi, è il programma maggiormente utilizzato in diversi paesi nel trattamento delle persone con demenza di grado lieve-moderato e con le maggiori evidenze sperimentali di efficacia. Questo progetto si è proposto di verificare l’efficacia della Terapia di Stimolazione Cognitiva, che solo di recente è stata tradotta ed adattata alla cultura italiana, in un campione di pazienti con diagnosi di demenza tipo Alzheimer e vascolare di grado lieve-moderato, residenti al proprio domicilio. I pazienti si sono recati presso la nostra struttura per l’attività di stimolazione due volte alla settimana durante la fase iniziale del trattamento e una volta alla settimana per la fase di mantenimento della terapia. Tutti i pazienti inseriti nella ricerca sono stati sottoposti a una valutazione neuropsicologica prima dell’inizio della terapia (T0), dopo il trattamento iniziale di 7 settimane (T1), dopo una sospensione di 3 mesi dal trattamento (T2), dopo 3 mesi dall’inizio della fase di 4 mantenimento (T3) e infine dopo 6 mesi dall’inizio del ciclo di mantenimento (T4). Il campione di pazienti prescelto è stato suddiviso, tramite metodologie di campionamento casuali e randomizzate, in tre gruppi: 1. TAU-TAU (treatment as usual) 2. CST-CST (gruppo sperimentale) 3. CST-TAU Questa procedura sperimentale è stata portata avanti con l’obiettivo di monitorare, nel tempo, l’efficacia del protocollo sperimentale nel gruppo (CST-CST), confrontandola con il campione di controllo che per tutto l’arco della sperimentazione ha svolto sedute classiche di stimolazione cognitiva (TAU-TAU). Il gruppo CST-TAU ha svolto inizialmente il protocollo standardizzato della CST, ma successivamente, durante la fase di mantenimento della terapia, è passato all'usuale terapia di stimolazione cognitiva offerta dal centro. Lo studio ha permesso di verificare l’esistenza o meno dell’efficacia della CST, ma soprattutto di tracciare un andamento temporale della sua efficacia. In particolare, le analisi effettuate hanno evidenziato effetti significativi sul MMSE e sull’ADAS-cog. L’interazione tra i diversi tempi considerati e il gruppo ha mostrato un beneficio in diversi domini per i pazienti che hanno partecipato al gruppo sperimentale CST-CST, mentre i gruppi TAU-TAU e CST- TAU non hanno avuto lo stesso trend.
Dementia and especially Alzheimer's disease, is the most frequent neurodegenerative pathology in aged people. This work is part of the studies whose main objective is to demonstrate the effectiveness of the non-pharmacological treatments, especially, the effectiveness of "Cognitive Stimulation Therapy". "Non-pharmacological therapy" is defined as any non-chemical, targeted and replicable intervention, based on the theory, conducted with the patient or caregiver, potentially able to provide some relevant benefit. Non-pharmacological therapy helps a person with cognitive impairment or dementia to improve their cognitive abilities and to maintain functional autonomy. Additionally, non- pharmacological treatment may benefit not only patients but also their families or caregivers aiming to treat and prevent behavior problems. The Cognitive Stimulation Therapy devised by Spector and colleagues is the most popular program in many countries, for the treatment of patients with dementia disease, being supported by evidence of significant results. The aim of this project is to verify the effectiveness of the Italian version of Cognitive Stimulation Therapy, in patients with mild Alzheimer and vascular dementia living at home. The program consisted of cognitive stimulation twice a week (treatment phase) followed by a maintenance phase (once a week). All the patients included in the research were submitted to a neuropsychological evaluation before the training (T0), after the first 7 weeks treatment (T1), following 3 months interval without treatment (T2), after 3 months of the maintenance phase (T3) and finally after 6 months from the beginning of the maintenance cycle (T4). A randomization approach was used to assign individuals to one of the following three groups: 1. TAU-TAU (treatment as usual) 2. CST-CST (experimental group) 3. CST-TAU The TAU-TAU method indicated the traditional standardized approach, the CST-CST refers to the cognitive stimulation protocol, while in the CST-TAU group subjects switched 6 from CST to the standardized approach. This experimental approach allowed us to verify the treatments over a long time range. The analysis showed significant effects of treatment on MMSE and ADAS-cog. The interaction between the different times considered and the group showed a constant benefit over time for patients who participated in the CST-CST experimental group, while the TAU-TAU and CST-TAU groups did not have the same trend.
È visualizzato nelle collezioni:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

File in questo documento:
File Descrizione DimensioniFormato 
TESI di SARA DONNO.pdfAnalisi sull’efficacia della CST nel tempo15.18 MBAdobe PDFVisualizza/apri


Tutti i documenti archiviati in DSpace sono protetti da copyright. Tutti i diritti riservati.