Gelosia nella prima infanzia : dal costrutto alla valutazione

Abstract

L’elaborato apre sul concetto di gelosia argomento su cui esiste una letteratura vastissima, con un particolare riguardo al mondo degli adulti nelle loro relazioni affettive e lavorative. Dopo aver analizzato la gelosia dal punto di vista fenomenologico e multidisciplinare per offrire una visione più amplia, in questo lavoro verranno esaminati i fattori che portano alla comparsa della gelosia nella primissima infanzia. L’argomento della gelosia è stato affrontato con l’analisi del suo sviluppo nell’individuo a partire dall’ontogenesi delle emozioni fino ad analizzare lo sviluppo delle competenze emotive nel bambino che impara ad affrontare e comprendere le proprie emozioni e contemporaneamente anche le emozioni degli altri al fine di conservare efficacemente le relazioni con il caregiver (Gordon, 1989). Successivamente si è cercato di esplorare studi recenti in cui viene evidenziato, tramite l’induzione della gelosia attraverso condizioni sperimentali diverse, che la gelosia è già presente nei primi mesi di vita del bambino. I caregiver che si prendono cura dei bambini possono manifestare dei comportamenti differenti nell’interazione con i figli che rientra in ambiti di studio sul differential treatment. Si è voluto concentrare l’attenzione sul differential treatment prendendo in esame diversi episodi in cui è stata strutturata la ricerca in cui è possibile osservare diverse regolazioni di emozione come risposta. L’interesse degli studiosi si è focalizzato sulla perdita dell’esclusività dell’attenzione materna in diverse condizioni sperimentali; dalla presenza di un oggetto sociale inanimato a un oggetto animato come una bambola in grado di emettere suoni. Inoltre, è stato rilevato l’emergere dell’angoscia durante l’elicitazione e l’eventuale permanenza a trattamento differenziale concluso che ha evidenziato una differenza di genere. Un ulteriore spazio di indagine è raccogliere il punto di vista del caregiver, informatore chiave per poter rilevare risposte di gelosia in condizioni non propriamente sperimentali da laboratorio. Questo lavoro tenterà di mettere in relazione le caratteristiche materne con le risposte dei bambini alla protesta della gelosia. Ci aspettiamo che determinati comportamenti materni siano predittivi di una migliore regolamentazione delle emozioni, mentre altri 8 comportamenti non saranno utili nel ridurre la protesta della gelosia confermando l’importanza delle regolazioni delle emozioni già nelle prime fasi di vita. I processi che si pensa siano alla base di una regolazione emotiva di successo si basano su abilità apprese nel primo anno di vita, quindi la comprensione della regolazione delle emozioni durante l’infanzia è particolarmente critica. I comportamenti materni potrebbero essere predittivi della regolazione delle emozioni e delle competenze sociali più avanti nella vita e potrebbero anche determinare la qualità delle relazioni tra fratelli e pari. Parlare di gelosia significa parlare di fratelli e di sorelle, anche nel momento della nascita, e i risultati emersi in diversi contesti e studi fatti mostreranno che la gelosia compare già dai primissimi momenti di vita.

The paper opens on the concept of jealousy on which there is a vast literature, with particular regard to the adult world in their affective and working relationships. After analyzing jealousy from a phenomenological and multidisciplinary point of view to offer a broader vision, this work will examine the factors that lead to the appearance of jealousy in early childhood. The subject of jealousy has been faced with the analysis of its development in the individual starting from the ontogenesis of emotions to analyze the development of emotional skills in the child who learns to face and understand their emotions and at the same time the emotions of others in order to effectively maintain relations with the caregiver (Gordon, 1989). Subsequently we tried to explore recent studies in which it is highlighted, through the induction of jealousy through different experimental conditions, that jealousy is already present in the first months of life of the child. Caregivers who take care of children may show different behaviors in their interaction with their children, which falls within the scope of the study on differential treatment. We wanted to focus our attention on the differential treatment by examining several episodes in which the research was structured in which it is possible to observe different settings of emotion as an answer. The interest of the scholars has focused on the loss of the exclusivity of maternal attention in different experimental conditions; from the presence of an inanimate social object to an animated object like a doll capable of emitting sounds. In addition, the emergence of anxiety during the elicitation and the eventual differential treatment stay that showed a gender difference was detected. An additional area of ​​investigation is to collect the point of view of the caregiver, key informant to be able to detect jealousy responses in conditions not really experimental laboratory. This work will attempt to relate maternal characteristics with the responses of children to the protest of jealousy. We expect certain maternal behaviors to be predictive of better regulation of emotions, while other behaviors will not be helpful in reducing jealousy's protest by confirming the importance of emotional regulation already in the early stages of life. The processes that are thought to underlie successful emotional regulation are based on skills learned in the first year of life, so understanding the regulation of emotions during childhood is particularly critical. Maternal behaviors could be predictive of the regulation of emotions and social skills later in life and could also determine the quality of relationships between siblings. To speak of jealousy means to talk about brothers and sisters, even at the moment of birth, and the results that have emerged in different contexts and studies will show that jealousy appears from the very first moments of life.