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Titolo: Affettività di tratto e risposta soggettiva agli stimoli emozionali: adulti ed anziani a confronto
Titoli alternativi: Trait affectivity and subjective response to emotional stimuli: an aging study
Autori: Faustini, Sofia
Data: 6-lug-2017
Editore: Università di Parma. Dipartimento di Medicina e Chirurgia
Document Type: Bachelor thesis
Abstract: Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo lo studio delle emozioni in diverse fasce di età a confronto, in particolare l’attenzione si è indirizzata verso un campione di adulti di età compresa tra i 30 e i 45 anni ed un gruppo di soggetti più anziani di età superiore ai 65 anni. L’affettività come esperienza soggettiva dell’emozione è un aspetto centrale della mente e si riflette in ogni attività quotidiana e di pensiero. Il comportamento, da un punto di vista evolutivo, è sempre associato all’attivazione dei sistemi di motivazione: appetitivo e aversivo a seconda del beneficio o del pericolo potenziale generato dal contesto in cui siamo inseriti. Le esperienze affettive dell’uomo sono quindi il risultato di una variazione nelle dimensioni di valenza (piacevolezza/spiacevolezza) e dell’arousal (attivazione/coinvolgimento basso o alto). La relazione tra queste due componenti dell’esperienza emozionale presenta un’elevata variabilità interindividuale ed è soggetta a cambiamenti di natura socio-culturale. Nella presente ricerca abbiamo indagato sia l’affettività di tratto (mediante la somministrazione di un questionario sull’affettività di tratto, Temperament and Affectivity Inventory, Watson, Stasik, Chmielewski, & Naragon-Gainey, 2014) sia la risposta emozionale esperienziale associata alla visione di stimoli in relazione all’’avanzamento dell’età dei partecipanti. A tale proposito, sono stati messi a confronto un gruppo di partecipanti di età compresa tra i 30 e i 45 anni ed un gruppo di soggetti più anziani di età superiore ai 65 anni. In termini di affettività di tratto, i soggetti più anziani hanno mostrato una minore affettività positiva rispetto agli adulti, che sembra essere prevalentemente spiegata dalla componente legata alla ricerca di esperienze nuove. Non sono emerse differenze invece per quanto concerne l’affettività negativa, e questo è un aspetto rilevanti ai fini del confronto con la popolazione adulta in termini di risposta emozionale. La misurazione della componente soggettiva della reattività emozionale ha evidenziato elevate somiglianze nello spazio affettivo delle due popolazioni esaminate. I giudizi di valenza ed arousal hanno permesso di delineare un chiaro gradiente appetitivo ed aversivo negli adulti cosi come negli anziani. Analizzando tuttavia la forza di associazione tra la dimensione della valenza e quella dell’arousal all’interno di ciascun soggetto e separatamente per stimoli piacevoli e spiacevoli, emerge un pattern differente tra adulti ed anziani nel gradiente aversivo, che sembra in qualche modo più attivo negli adulti rispetto agli anziani. Dai dati del presente studio, e coerentemente con la letteratura (Cacioppo & Berntson, 1994), emergono alcune indicazioni relative agli effetti modulatori delle differenze interindividuali sulla reattività emozionale, soprattutto per quanto riguarda l’affettività negativa. Individui ad alta affettività negativa mostrano una minore reattività del gradiente appetitivo, e questo indipendentemente dal genere dei partecipanti e dall’età. Un’analisi più specifica sembra tuttavia suggerire che gli effetti dell’età emersi nello spazio affettivo non sembrano dipendere da differenze tra i gruppi relative all’affettività di tratto.
È visualizzato nelle collezioni:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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