Please use this identifier to cite or link to this item: https://hdl.handle.net/1889/3339
Full metadata record
DC FieldValueLanguage
dc.contributor.advisorFerrari, Pier Francesco-
dc.contributor.authorGiuffrida, Valeria-
dc.date.accessioned2017-06-06T08:04:25Z-
dc.date.available2017-06-06T08:04:25Z-
dc.date.issued2016-11-03-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/3339-
dc.description.abstractNella vita di tutti i giorni, in qualsiasi contesto sociale ci troviamo, la comunicazione occupa un ruolo fondamentale, rappresentando il canale di interazione maggiormente utilizzato nei rapporti interpersonali. La componente più importante della comunicazione è il linguaggio verbale, sistema complesso e sofisticato, che nel corso dell’ontogenesi è stato riconosciuto come elemento principale di differenziazione tra l’uomo e i primati non umani. Tuttavia, nelle relazioni sociali, la comunicazione verbale è associata ad un complesso di sistemi non verbali, come quello cinesico e prossemico, che delineano il significato di un atto comunicativo. Il sistema cinesico include, tra le sue componenti, la mimica facciale, considerata il canale comunicativo più espressivo, naturale e spontaneo, che, al di là della consapevolezza cosciente, veicola le intenzioni e gli stati emotivi interni dell’individuo, rendendoli accessibili agli altri. In questa prospettiva le configurazioni del viso, mediante un sistema di modulazione dei connotati principali, rappresentano la classe di stimoli comunicativi più saliente, che consente di accedere ai contenuti psicologici ed emotivi. Il presente lavoro si propone di ripercorrere alcune delle teorie che hanno tentato di spiegare il ruolo e le funzioni delle espressioni del volto, a partire dal XIX secolo quando furono condotti i primi studi comparativi sulle emozioni da Charles Darwin, fino ad arrivare a studi più recenti che hanno tentato di comprendere le strutture neurali sottostanti la comunicazione cinesica. Grazie alle neuroscienze cognitive affettive e all’applicazione di tecniche di neuroimaging (fMRI), elettromiografia (EMG), stimolazione magnetica transcranica (TMS) e cinematica, sono stati individuati i substrati neurali sottesi a specifici pattern facciali e i meccanismi di integrazione percettiva associati alle espressioni facciali delle emozioni. Alla luce di queste premesse, il presente studio ha avuto l'obiettivo di indagare, su un campione di 12 partecipanti, mediante tecniche cinematiche, se gli individui mostrano contagio emotivo per espressioni dinamiche oro-facciali, quando devono eseguire movimenti di stiramento o protrusione delle labbra. Ciascun gesto è stato accoppiato ad un suggerimento (frecce) che indicava il tipo di movimento da eseguire (protrusione/stiramento delle labbra). Il gesto del video poteva essere congruente o incongruente rispetto al movimento che il soggetto avrebbe compiuto: quando c’era congruenza, lo schema motorio del movimento osservato corrispondeva a quello del movimento eseguito. Secondo l’ipotesi di studio, la valenza emotiva e la congruenza visuo-motoria del gesto modulano i parametri cinematici (tempo di risposta, velocità media e durata totale) del movimento target (protrusione/stiramento).it
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità di Parma. Dipartimento di Neuroscienzeit
dc.relation.ispartofseriesLaurea magistrale in Psicobiologia e Neuroscienze Cognitiveit
dc.rights© Valeria Giuffrida, 2016it
dc.subjectkinesicsit
dc.subjectoro-facial gesturesit
dc.titleIl ruolo della valenza emotiva e della congruenza visuo-motoria nella cinematica dei gesti oro-faccialiit
dc.title.alternativeThe role of emotional value and visuo-motor congruency in the kinematics of oro-facial gesturesit
dc.typeBachelor thesisit
dc.subject.miurM-PSI/02it
Appears in Collections:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

Files in This Item:
File Description SizeFormat 
TESI Valeria(1).pdf
  Until 2101-01-01
Studio empirico2.23 MBAdobe PDFView/Open Request a copy


This item is licensed under a Creative Commons License Creative Commons