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Title: L'ontogenesi delle espressioni facciali spontanee e della mimica facciale rapida nel Theropithecus gelada
Other Titles: The ontogeny of spontaneous and replicated facial expressions in Theropithecus gelada
Authors: Tanzi, Selena
Issue Date: Nov-2016
Publisher: Università di Parma. Dipartimento di Neuroscienze
Document Type: Bachelor thesis
Abstract: Nell’uomo e nei primati non-umani, i segnali visivi, sono ampiamente utilizzati per comunicare emozioni e intenzioni tra i soggetti. In particolare, le espressioni facciali sono coinvolte nella regolazione di molti aspetti della vita dei primati, come le aggressioni, la relazione tra dominanti e subordinati, e il gioco. La capacità di percepire e replicare le espressioni facciali degli altri, è alla base della condivisione delle emozioni e delle sensazioni. La tendenza degli individui a replicare rapidamente (entro 1 secondo) le espressioni facciali degli altri è conosciuta come Rapid Facial Mimicry (Mimica Facciale Rapida - RFM). Durante il gioco, l’RFM evoca nel percipiente non solo un’espressione facciale simile, ma anche lo stato emozionale corrispondente. Questa condivisione sensori motoria ed emozionale, è un pre-requisito per evitare possibili ambiguità nella comunicazione e per gestire l’interazione di gioco con successo. Nel presente lavoro, abbiamo studiato l’ontogenesi delle espressioni facciali spontanee e mimate nel gelada (Theropithecus gelada), all’interno del contesto di gioco, focalizzando la nostra attenzione sui primi 3 mesi di vita dei piccoli (black infants). I nostri risultati hanno mostrato che le espressioni facciali si sviluppano gradualmente in funzione dell’età. L’Open-Mouth è la prima espressione facciale a comparire e ad essere eseguita più frequentemente dai piccoli durante le prime 4 settimane della loro vita. In concomitanza alla significativa riduzione di Open-Mouth osservata alla 5° settimana, c’è un picco della Play Face, che diventa l’espressione facciale eseguita in frequenza maggiore dalla 5° settimana in avanti. Il Lip-Smacking e la Tongue Protrusion mostrano un andamento simile, ma sono eseguite con una frequenza molto bassa durante i primi 3 mesi di vita dei piccoli. Successivamente, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sull’RFM, dimostrando la presenza del fenomeno nel nostro campione di soggetti, e mettendo in evidenza che le espressioni facciali che vengono mimate in frequenza significativamente maggiore dai piccoli, sono le Play Faces. Infine, abbiamo cercato di comprendere quali fattori influenzino maggiormente l’RFM. In particolare, abbiamo focalizzato la nostra attenzione (i) sulla parentela, e (ii) sulla qualità della relazione tra le madri i cui piccoli mostravano RFM durante il gioco. I nostri risultati hanno mostrato che nessuna delle due variabili influenza in misura significativa l’RFM adottata dai piccoli durante il gioco. Data la natura tollerante della specie e la ridotta canalizzazione sociale operata dalle madri sui loro piccoli, abbiamo suggerito che, entro questo periodo di vita, l’RFM potrebbe rappresentare una sorta di “palestra sociale” per i piccoli. Fin dai primi mesi di vita, infatti, attraverso le sessioni ludiche i soggetti allenano e affinano sempre più le loro capacità comunicative acquisendo competenze che si renderanno fondamentali nella vita adulta.
In human and nonhuman primates, visual signals are widely used to communicate emotions and intentions. In particular, facial expressions regulate many aspects of social life, such as aggression, hierarchical relationships and play. The ability to perceive and reciprocate others' facial expressions is at the basis of sharing emotions and feelings. The tendency of individuals to rapidly mimic others' facial expressions (within 1s) is known as Rapid Facial Mimicry (RFM). During play, RFM evokes in the perceiver not only a similar facial expression but also the corresponding emotional state. Such sensorimotor and emotional sharing is a prerequisite to avoid misunderstanding and manage playful interactions successfully. Here, we explored the ontogeny of spontaneous and replicated facial expressions in gelada (Theropithecus gelada), focusing on infants in their first 3 months of life. We found that facial expressions developed gradually as infants grow older. Open-Mouth was the first facial expression to appear and to be frequently performed by infants in their first 4 weeks of life. Concurrently with the drastic Open-Mouth reduction at 5th week, Play Face became the facial expression more frequently performed from the 5th week onwards. Lip-Smacking and Tongue Protrusion showed a similar trend, but they were performed at a very low frequency during the first 3 months of infant life. We found that neither kinship nor mothers’ social bonding significantly affected RFM. Given the tolerant nature of this species and the reduced social canalization operated by the mothers on their infants, we suggested that at this stage of life, RFM represents a sort of a "social window" for infants who are training their communication skills.
Appears in Collections:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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