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https://hdl.handle.net/1889/3255
Title: | Aroldo Bonzagni, un artista antagonista. Pittore, illustratore, cartellonista e caricaturista |
Authors: | Fontana, Sara |
Issue Date: | Nov-2016 |
Publisher: | Dipartimento dei beni culturali e dello spettacolo, Università di Parma |
Document Type: | Article |
Abstract: | Approdato a Milano dalla natia Cento ed entrato in contatto con il nascente gruppo dei Futuristi, Aroldo
Bonzagni (Cento, 1887 – Milano, 1918) ebbe una parabola artistica di circa un decennio in cui maturò
un linguaggio realista-espressionista. Alla pittura e al disegno affiancò la caricatura, l'illustrazione e la
cartellonistica. E fu soprattutto in quest’ultima che si manifestò il suo sentimento politico, rafforzato dalla
presentazione delle opere in alcune vetrine di via Dante e dal frequente intervento della censura. Molti
dei suoi cartelloni satirici furono infatti dedicati alla cronaca (Gli sfratti in Via Palestrina, 1909) e alla
politica italiana interna ed estera, dalla guerra di Libia alle rivendicazioni delle suffragette, fino alla
campagna interventista agli inizi del primo conflitto mondiale. Tuttavia una lettura politica affiora anche
in altri suoi temi: il lavoro e l’industria nella metropoli in crescita, gli appuntamenti mondani della
borghesia milanese e le vedute popolari della periferia, teatro della vita di poveri ed emarginati (Rifiuti
della società, 1918). Landed in Milan from his native Cento and came into contact with the fledgling group of futurists, Aroldo Bonzagni (Cento, 1887 – Milano, 1918) had an artistic parable of a decade and developed a realistexpressionist language. To painting and drawing he accompanied caricature, illustration and billboards. It was especially in the latter that he manifested its political sentiment, reinforced by the presentation of the works in some shop windows of via Dante with frequent intervention of censorship. Many of his satirical billboards were indeed dedicated to chronicle news (Evictions in Via Palestrina, 1909) and to domestic and foreign politics, from the war of Libya to suffragette claims, to the interventionist campaign at the beginning of the first world war. However a political reading emerges also in his other themes: work and industry in the growing metropolis, appointments mondani of milanese bourgeoisie and popular views of suburbs, theater of life of the poor and marginalized (Waste of society, 1918). |
Appears in Collections: | 2016, VII, 1, Artisti della realtà |
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