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dc.contributor.advisorPruneti, Carlo-
dc.contributor.advisorMerisio, Carla-
dc.contributor.authorCosentino, Chiara-
dc.date.accessioned2016-07-07T14:01:47Z-
dc.date.available2016-07-07T14:01:47Z-
dc.date.issued2016-03-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/3066-
dc.description.abstractINTRODUZIONE: L’integrazione mente-corpo applicata ad un ambito patologico predominante in questi tempi, come il cancro, è il nucleo di questa tesi. Il background teorico entro cui è inserita, è quello della Psiconeuroendocrinoimmunologia (Bottaccioli, 1995) e Psico-Oncologia. Sono state identificate, nella letteratura scientifica, le connessioni tra stati psicologici (mente) e condizioni fisiologiche (corpo). Le variabili emerse come potenzialmente protettive in pazienti che si trovano ad affrontare il cancro sono: il supporto sociale, l’immagine corporea, il coping e la Qualità della Vita, insieme all’indice fisiologico Heart Rate Variability (HRV; Shaffer & Venner, 2013). Il potenziale meccanismo della connessione tra queste variabili potrebbe essere spiegato dall’azione del Nervo Vago, come esposto nella Teoria Polivagale di Stephen Porges (2007; 2009). OBIETTIVI: Gli obiettivi principali di questo studio sono: 1. Valutare l’adattamento psicologico alla patologia in termini di supporto sociale percepito, immagine corporea, coping prevalente e qualità della vita in donne con cancro ovarico; 2. Valutare i valori di base HRV in queste donne; 3. Osservare se livelli più elevati di HRV sono associati ad un migliore adattamento psicologico alla patologia; 4. Osservare se una peggiore percezione dell’immagine corporea e l’utilizzo di strategie di coping disadattive sono associate ad una Qualità della Vita più scarsa. METODO: 38 donne affette da cancro ovarico, al momento della valutazione libere da patologia, sono state reclutate presso la clinica oncologica del reparto di Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Italia. Ad ogni partecipante è stato chiesto di compilare una batteria di test composta da: MSPSS, per la valutazione del supporto sociale percepito; DAS-59, per la valutazione dell’immagine corporea; MAC, per la valutazione delle strategie di coping prevalenti utilizzate verso il cancro; EORTC-QLQ30, per la valutazione della Qualità della Vita. Per ogni partecipante è stato registrato HRV di base utilizzando lo strumento emWave (HeartMath). RISULTATI PRINCIPALI: Rispondendo agli obiettivi 1 e 2, in queste donne si è rilevato una alto tasso di supporto sociale percepito, in particolare ricevuto dalla persona di riferimento. L’area rivelatasi più critica nel supporto sociale è quella degli amici. Per quanto riguarda l’immagine corporea, la porzione di campione dai 30 ai 61 anni, ha delle preoccupazioni globali legate all’immagine corporea paragonabili ai dati provenienti dalla popolazione generale con preoccupazioni riguardo l’aspetto corporeo. Invece, nella porzione di campione dai 61 anni in su, il pattern di disagio verso l’aspetto fisico sembra decisamente peggiorare. Inoltre, in questo campione, si è rilevato un disagio globale verso l’immagine corporea significativamente più alto rispetto ai valori normativi presenti in letteratura riferiti a donne con cancro al seno con o senza mastectomia (rispettivamente t(94)= -4.78; p<0.000001; t(110)= -6.81;p<0.000001). La strategia di coping più utilizzata da queste donne è lo spirito combattivo, seguito dal fatalismo. Questo campione riporta, inoltre, una Qualità della Vita complessivamente soddisfacente, con un buon livello di funzionamento sociale. L’area di funzionalità più critica risulta essere il funzionamento emotivo. Considerando i sintomi prevalenti, i più riferiti sono affaticamento, disturbi del sonno e dolore. Per definire, invece, il pattern HRV, sono stati confrontati i dati del campione con quelli presenti in letteratura, riguardanti donne con cancro ovarico. Il campione valutato in questo studio, ha un HRV SDNN (Me=28.2ms) significativamente più alto dell’altro gruppo. Tuttavia, confrontando il valore medio di questo campione con i dati normativi sulla popolazione sana (Me=50ms), i nostri valori risultano drasticamente più bassi. In ultimo, donne che hanno ricevuto diagnosi di cancro ovarico in età fertile, sembrano avere maggiore HRV, migliore funzionamento emotivo e minore sintomatologia rispetto alle donne che hanno ricevuto diagnosi non in età fertile. Focalizzando l’attenzione sulla ricerca di relazioni significative tra le variabili in esame (obiettivo 3 e 4) sono state trovate numerose correlazioni significative tra: l’età e HRV, supporto percepito , Qualità della Vita; Qualità della Vita e immagine corporea, supporto sociale, strategie di coping; strategie di coping e immagine corporea, supporto sociale; immagine corporea e supporto sociale; HRV e supporto sociale, Qualità della Vita. Per verificare la possibile connessione causale tra le variabili considerate, sono state applicate regressioni lineari semplici e multiple per verificare la bontà del modello teorico. Si è rilevato che HRV è significativamente positivamente influenzata dal supporto percepito dalla figura di riferimento, dal funzionamento di ruolo, dall’immagine corporea totale. Invece risulta negativamente influenzata dal supporto percepito dagli amici e dall’uso di strategie di coping evitanti . La qualità della vita è positivamente influenzata da: l’immagine corporea globale e l’utilizzo del fatalismo come strategia di coping prevalente. Il funzionamento emotivo è influenzato dal supporto percepito dalla figura di riferimento e dal fatalismo. DISCUSSIONI E CONCLUSIONI: Il campione Italiano valutato, sembra essere a metà strada nell’adattamento dello stato psicologico e dell’equilibrio neurovegetativo al cancro. Sicuramente queste donne vivono una vita accettabile, in quanto sopravvissute al cancro, ma sembra anche che portino con sé preoccupazioni e difficoltà, in particolare legate all’accettazione della loro condizione di sopravvissute. Infatti, il migliore adattamento si riscontra nelle donne che hanno avuto peggiori condizioni in partenza: stadio del cancro avanzato, più giovani, con diagnosi ricevuta in età fertile. Pertanto, è possibile suggerire che queste condizioni critiche forzino queste donne ad affrontare apertamente il cancro e la loro situazione di sopravvissute al cancro, portandole ad “andare avanti” piuttosto che “tornare indietro”. Facendo riferimento alle connessioni tra variabili psicologiche e fisiologiche in queste donne, si è evidenziato che HRV è influenzata dalla presenza di figure significative ma, in particolare, è presumibile che sia influenzata da un’appropriata condivisione emotiva con queste figure. Si è anche evidenziato che poter continuare ad essere efficaci nel proprio contesto personale si riflette in un maggiore HRV, probabilmente in quanto permette di preservare il senso di sé, riducendo in questo modo lo stress derivante dall’esperienza cancro. Pertanto, HRV in queste donne risulta associato con un migliore adattamento psicologico. Inoltre, si è evidenziato che in queste donne la Qualità della Vita è profondamente influenzata dalla percezione dell’immagine corporea. Si tratta di un aspetto innovativo che è stato rilevato in questo campione e che, invece, nei precedenti studi non è stato indagato. In ultimo, la strategia di coping fatalismo sembra essere protettiva e sembra facilitare il processo di accettazione del cancro. Si spera sinceramente che le ricerche future possano superare i limiti del presente studio, come la scarsa numerosità e l’uso di strumenti di valutazione che, per alcuni aspetti come la scala Evitamento nel MAC, non centrano totalmente il target di indagine. Le traiettorie future di questo studio sono: aumentare il numero di osservazioni, reclutando donne in diversi centri specialistici in diverse zone d’Italia; utilizzare strumenti più specifici per valutare i costrutti in esame; valutare se un intervento di supporto centrato sul miglioramento di HRV (come HRV Biofeedback) può avere una ricaduta positiva sull’adattamento emotivo e la Qualità della Vita.it
dc.description.abstractBACKGROUND: The mind-body integration applied in an outstanding pathological field as cancer , is the core of this thesis. Moving between the theoretical framework of Psychoneuroimmunology (Bottaccioli,1995) and Psycho- Oncology. The connection between psychological states (mind) and physiological conditions (body) were identified in scientific literature. The variables that emerged as potentially protective in patients facing cancer were: social support, body image, coping and Quality of Life, along with the physiological index Heart Rate Variability (HRV; Shaffer & Venner, 2013). The potential mechanism of connection between these psychological and physiological variables could be the Vagus Nerve’s activity, as in Porges’ Polyvagal Theory (2007; 2009) . AIMS: The main aims of this study were: to assess in women with ovarian cancer 1st the illness psychological adjustment in terms of perceived social support, body image, affective adjustment, coping towards cancer and Quality of Life; 2nd the basal values of Heart Rate Variability. 3rd, To see whether higher levels of Heart Rate Variability are associated to a better psychological adjustment; 4th to see whether a worst body image perception and maladaptive coping strategies are associated to a poorer Quality of Life. METHOD: 38 women affected from ovarian cancer, at the moment of assessment disease-free, were consecutively recruited at the Oncological Clinic, Gynaecological ward, Azienda Ospedaliero Universitaria of Parma, Italy. Each woman was asked to fulfill a battery of questionnaires composed by: MSPSS, for the assessment of perceived social support; DAS-59, for the assessment of perceived body image; MAC, for the assessment of prevalent coping strategies towards cancer; EORTC-QLQ30, for the assessment of the Quality of Life. For each woman, the basal short-time HRV was registered through emWave device (HeartMath). MAIN RESULTS: Aiming to the description of the sample (aims 1 & 2), we found that these women have high rate of perceived general social support in particular coming from the Significant Other. The most critical area in social support, is the support coming from friends. In body image perception, the OvCa sample aged from 31 to 60, clearly gets a Full Score similar to the normative values in the CONCERNED general population. Instead, in OvCa sample over 61, the pattern seems to worsen. In the whole sample, we found that DAS Full Score is significantly higher compared both to breast cancer patients with and without mastectomy (respectively t(94)= -4.78; p<0.000001; t(110)= -6.81;p<0.000001). The most used coping strategy, as reported from OvCa sample, is Fighting Spirit, followed by Fatalism. OvCa sample has a rather good total Quality of Life with good levels of social functioning. The most critical functional area is the Emotional Functioning. Looking at the symptomatology, the ones referred as more present are fatigue, sleep disturbances and pain. To understand HRV pattern, we compared our results with literature data on HRV SDNN in ovarian cancer patients. We found that our OvCa sample had a SDNN (Me=28.2ms) significantly higher than the other group. However, comparing OvCa HRV with those of healthy adults (Me=50ms), we found an evidently lower HRV SDNN in our OvCa sample. Moreover, women who were diagnosed with ovarian cancer in the reproductive age, seem have higher HRV, Emotional functioning and lower symptomatology than women diagnosed not in reproductive age. Aiming to the research of significant relationships between the variables (aims 3 & 4), we found many significant correlations between: age and HRV, perceived support and Quality of Life; Quality of Life and body image, social support , coping strategies; coping strategies and body image, social support; body image and social support; HRV and social support, Quality of Life. In order to verify the possible causal connection between the considered variables, simple and multiple regressions were applied to test the goodness of the theoretical model. We found that HRV is significantly positively influenced by: perceived support from significant other, role functioning, global body image perception. Instead is negatively influenced by the support perceived from friends and the use of avoidance coping strategy. Quality of Life is significantly influenced by: global body image and fatalism. Emotional functioning is significantly influenced by: perceived support from the significant other and fatalism. DISCUSSION AND CONCLUSION: The Italian sample we assessed, is halfway in cancer psychological and physiological (autonomic) adjustment. Surely, these women live an acceptable life as cancer survivors, but they also seem to drag concerns and difficulties, in particular linked to accepting their condition of cancer survivors. In fact, the best adjustment in these women seems to be related to the worst starting conditions: advanced cancer stage, younger age, diagnosis in reproductive age. Then, it is possible to suggest that these conditions force these women to face openly cancer and their condition of cancer survivors, pushing them “moving on” more than “trying to get back”. Looking at the connections between psychological and physiological variables in these women, we found that HRV is influenced by the presence of significant figure but, in particular, we suppose that it is influenced by a proper emotive disclosure with the significant people in patients’ life. We also saw that keep functioning as a person in the personal environment reflects in a higher HRV, maybe preserving the sense of self and thus reducing distress deriving from cancer. Hence, HRV in these women, is associated to a better psychological adjustment. Moreover, we found in these women that Quality of Life is deeply influenced by body appearance perception. In this sample, this is an innovative aspect because it was previously barely considered. Lastly, fatalism seems to be protective and to facilitate the process of cancer acceptance. We really hope that future research could overcome the huge limits of this study as numerosity, and the use of some instruments that don’t hit completely the target of what we are searching for The future trajectories of this study are: to increase the number of observations, recruiting women in different specialist centers in different areas of Italy; to use more specific instruments to better assess the examined variables; to see whether an intervention that improves HRV (as HRV biofeedback) could have a positive effect on emotional adjustment and Quality of Life.it
dc.language.isoIngleseit
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Societàit
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Psicologiait
dc.rights© Chiara Cosentino, 2016it
dc.subjectovarian cancerit
dc.subjectHRVit
dc.subjectemotional adjustmentit
dc.subjectbody imageit
dc.titleInvestigation on Heart Rate Variability (HRV) and psycho-social-affective adjustment in Italian women with ovarian cancerit
dc.typeDoctoral thesisit
dc.subject.miurM-PSI/08it
Appears in Collections:Lettere, Arti, Storia e Società. Tesi di dottorato

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