Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/1889/2996
Titolo: Decadimento cognitivo lieve amnestico (aMCI). Aspetti clinici e riabilitativi : una rassegna sistematica
Titoli alternativi: Amnestic Mild Cognitive Impairment (aMCI). Clinical aspects and rehabilitation : a systematic review
Autori: Ferrari, Sara
Data: nov-2015
Editore: Università di Parma. Dipartimento di Neuroscienze
Document Type: Bachelor thesis
Abstract: Questo elaborato è una rassegna di ricerche che si sono interessate ad evidenziare i risultati di programmi di intervento cognitivo e farmacologico su pazienti che presentano una condizione di Mild Cognitive Impairment di tipo amnestico. Considerando l’invecchiamento generale della popolazione, dato dall’allungamento della prospettiva di vita, la possibilità di sviluppare deficit mnemonici che possono evolvere in demenza senile aumenta. Cercando su banche dati on-line (come PsycBITE o PsycINFO) parole chiave come “Mild Cognitive Impairment, aMCI, dementia, rehabilitation, memory disorders” sono stati selezionati 27 articoli che rispondevano ai primi criteri di screening, ossia: essere scritti in lingua inglese, essere stati pubblicati negli ultimi 15 anni, riferiti a pazienti con MCI amnestico. Un’analisi più approfondita di tutti gli articoli, avvenuta dopo una lettura attenta e una schedatura degli stessi ha permesso di eliminare 11 articoli. Gli articoli rimanenti sono stati suddivisi in quattro gruppi: training cognitivo, trattamento farmacologico, trattamento con dispositivi medici e stile di vita. In un’ottica di prevenzione dei deficit cognitivi legati alla Malattia di Alzheimer, la terapia cognitiva del Mild Cognitive Impairment (MCI) sta ricevendo sempre maggiori attenzioni; definire in base alle recenti review la vera efficacia di questi interventi non farmacologici o farmacologici è fondamentale per migliorare la qualità della vita di questi soggetti, rallentarne o fermarne il declino verso la demenza conclamata. L’obiettivo di questo lavoro è quello di analizzare e discutere i vari interventi cognitivi e farmacologici, evidenziando quelli che hanno mostrato miglioramenti delle abilità cognitive sia dal punto di vista soggettivo, ovvero miglioramenti riferiti dai pazienti rispetto la percezione personale del deficit ed oggettivo, ovvero miglioramenti nei punteggi dei test neuropsicologici o nei biomarkers. I risultati evidenziati dagli articoli selezionati mostrano che esistono training cognitivi, farmacologici e di stile di vita utili per intervenire su pazienti con aMCI. Miglioramenti si sono ottenuti con programmi che hanno utilizzato strategie di memoria come un programma di riabilitazione dell’orientamento spaziale (OLA – Object-Location Association) e un training che interessa l’indipendenza nelle attività quotidiane (ACTIVE - Advanced Cognitive Training for Independent and Vital Elderly). Programmi terapeutici goal-oriented, già usati su pazienti con trauma cranico, possono essere fonte di miglioramento anche per pazienti con MCI. Strategie di memoria dominio specifico e training computer-based sembrano non dare risultati incoraggianti, visto l’incapacità dei pazienti di generalizzare le strategie di memoria, ad eccezione del metodo di apprendimento senza errori. Trattamenti con litio e insulina, fitness e dieta mostrano risultati convincenti che possono essere d’esempio per ulteriori studi e per la creazione di interventi efficaci per la popolazione di persone con aMCI, evitando il loro decadimento ulteriore verso la demenza di Alzheimer.
This paper is a review of the studies that focused on the results of cognitive and drug intervention programs on patients with amnestic Mild Cognitive Impairment. Due to the increase of life expectancy, a larger population of ageing people is likely to develop a mnemonic deficit that may develop into dementia. Searching online databases, such as PsycBITE and PsycINFO, using keywords like "Mild Cognitive Impairment, aMCI, dementia, rehabilitation, memory disorders", I selected twenty-six articles that met the first criteria of screening: they were written in English, published in the last fifteen years, regarding patients with amnestic MCI. A more detailed analysis of all articles, made through careful reading and filing, brought me to discard eleven articles. The remaining items were divided into four groups: cognitive training, drug treatment, treatment with medical devices and lifestyle. In a perspective of prevention of cognitive deficits related to Alzheimer's disease, cognitive therapies in Mild Cognitive Impairment (MCI) are receiving increasing attention; to define through recent reviews the real effectiveness of these non-pharmacological or drug interventions is critical to improve the quality of life of interested subjects, and to slow or stop their decline to overt dementia. The goal of this work is to analyze and discuss the different cognitive and pharmacological interventions, highlighting the ones that showed improvements in cognitive abilities in a subjective perspective (namely improvements as perceived and reported by patients) or in an objective perspective (improvements in the scores of neuropsychological tests or biomarkers). The results show that there are cognitive training, pharmacological and lifestyle treatments that are useful to apply on patients with aMCI. Improvements have been achieved with programs that have been using memory strategies, such as a rehabilitation program of spatial orientation (OLA - Object-Location Association) and a training that affects the independence in daily activities (ACTIVE - Advanced Cognitive Training for Independent and Vital Elderly). Goal-oriented treatment programs, already used on patients with head injury, can be a source of improvement for patients with MCI. Memory strategies specific domain and computer-based training seem not to give encouraging results, given the inability of patients to generalize the strategies of memory, except for the method of the errorless learning. Treatment with lithium and insulin, diet and fitness show convincing results that can be an example for further study and for the creation of effective interventions for the population of patients with aMCI, avoiding their further decay to Alzheimer's disease.
È visualizzato nelle collezioni:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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