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Title: Meccanismi di esplorazione visiva durante il riconoscimento di espressioni emotive : uno studio su volti e corpi
Other Titles: Mechanisms of visual exploration during the recognition of emotional expressions : a study on faces and bodies
Authors: Ghiglione, Marta
Issue Date: 6-Nov-2015
Publisher: Università di Parma. Dipartimento di Neuroscienze
Document Type: Bachelor thesis
Abstract: Le espressioni emotive, facciali e corporee, hanno una forte rilevanza sociale e biologica, e il loro riconoscimento ci consente, nella vita di tutti i giorni, di comprendere lo stato d’animo, i bisogni e le intenzioni di un’altra persona. Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare i meccanismi e il pattern di esplorazione visiva utilizzati durante la visione di espressioni corporee e facciali, e di indagare l’importanza dell’emotional body language, considerando che il campo delle Neuroscienze Affettive è stato a lungo dominato dallo studio delle sole espressioni facciali. Lo studio è stato condotto registrando i movimenti oculari di 33 soggetti (tutti destrimani) durante un compito di categorizzazione dell’emozione espressa da immagini ritraenti volti e corpi, presentati separatamente in due esperimenti successivi. Abbiamo preso in esame la durata e il numero di fissazioni indirizzate verso le due tipologie di stimolo, volti e corpi, creando delle Areas of Interest (AOI). I risultati hanno mostrato che venivano effettuate fissazioni di durata maggiore nel caso di stimoli esprimenti tristezza, seguiti da quelli neutri ed infine esprimenti felicità; inoltre, effettuando un confronto tra corpi e volti, abbiamo riscontrato che i corpi venivano guardati più a lungo rispetto ai volti. I risultati hanno mostrato, inoltre, evidenze di un possibile diverso pattern oculomotorio durante l’analisi di corpi e volti. Nel caso dei volti potrebbe essere utilizzata un’analisi visiva basata sulle Areas of Interest (o features), in cui occhi e naso sono le regioni sulle quali viene indirizzata in misura maggiore l’attenzione visiva. Nel caso dei corpi, invece, potrebbe essere utilizzata un’analisi configurale, indirizzata principalmente alla parte superiore del corpo, di destra e di sinistra. I risultati, inoltre, hanno riportato, per quanto riguarda l’analisi dei corpi, la presenza di una polarizzazione verso sinistra, conforme al left bias, giá presente in letteratura per i volti. Un dato molto interessante deriva dall’attenzione visiva indirizzata verso la mano posta a sinistra. Si potrebbe ipotizzare che l’attenzione venga diretta verso la regione nella quale opera la mano dominante dell’altro. Questo potrebbe avere una funzione adattiva, dal punto di vista comunicativo e motorio, durante una comunicazione faccia a faccia con un altro individuo.
Facial and bodily emotional expressions have an essential role in human sociology and biology and their comprehension allow us, in everyday life, to recognize moods, needs and intentions of another human being. The aim of this study was not only to study the mechanisms and patterns of visual exploration of bodily and facial expressions, but also to investigate the importance of the Emotional Body Language since the field of the Affective Neuroscience has been for a long time dominated by studies on facial expressions. We recorded eye movements of 33 partecipants (all right-handed) during an emotions categorization task of faces and bodies, shown separately in two consecutive experiments. Results have shown different oculomotor patterns during the recognition and analysis of faces and bodies. While exploring faces, subjects adopted an analysis based on Areas of Interest (features); eyes and nose are the areas where more visual attention was directed to. During bodies’ recognition and analysis, participants used, instead, a configural processing, mainly directed on both the right and left sides of the upper body section. Moreover the results have shown a polarization of the attention toward the left side, reflecting the Left Bias, already demonstrated for faces processing. Our partecipants tended to look for longer time also toward the left positioned hand. In our opinion, this is one of the most interesting data, since it could be hypothesized that visual attention was directed toward the area where others’ dominant hand usually operates. This could have an adaptive function from a motor and communicative point of view, during an interaction among human beings.
Appears in Collections:Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, Tesi di laurea magistrale

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