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dc.contributor.advisorSarli, Leopoldo-
dc.contributor.advisorMancini, Tiziana-
dc.contributor.authorMarletta, Giuseppe-
dc.date.accessioned2015-06-25T08:34:14Z-
dc.date.available2015-06-25T08:34:14Z-
dc.date.issued2015-03-19-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/2729-
dc.description.abstractRiassunto. Introduzione. In psicologia sociale, in relazione agli effetti del contatto, sono presenti due filoni teorici in parziale contraddizione tra loro: la teoria dell’identità sociale di Tajfel e Turner secondo la quale il confronto tra persone appartenenti a gruppi diversi può invece generare un atteggiamento di favoritismo ingroup e discriminazione outgroup e l’ipotesi del contatto di Allport secondo la quale l’incontro tra membri appartenenti a gruppi diversi può, se gestito all’interno di condizioni favorevoli, ridurre il pregiudizio. Tra i vari contesti presi in considerazione dagli studi sembra poco considerato l’ambito sanitario e gli effetti del contatto intergruppi tra i professionisti sanitari. Obiettivi. Il primo studio, condotto tra gli studenti del terzo anno del corso di laurea in infermieristica dell’Università degli Studi di Parma aveva l’obiettivo di valutare le proprietà psicometriche di un questionario costituito da più scale. Il secondo studio, condotto tra i professionisti sanitari dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, aveva l’obiettivo di valutare gli effetti del contatto sul pregiudizio, l’influenza dei principali mediatori (ansia intergruppi e minacce) e moderatori (SDO e RWA), i riflessi del contatto sulla percezione del funzionamento del team e sulla soddisfazione dei professionisti sanitari, tenendo conto dell’influenza dello status di chi porta il contatto, in riferimento a 3 gruppi di confronto (medici, infermieri e OSS) con livelli diversi di contatto. Materiale e metodi: Il primo studio correlazionale è stato condotto su un campione di 83 studenti; il secondo studio correlazionale su un campione di 679 professionisti sanitari. Risultati. Le analisi sullo strumento hanno accertato la bontà delle proprietà psicometriche dello strumento. Lo studio sui professionisti ha evidenziato significative correlazioni tra il contatto (più della quantità riferita soggettivamente, che della qualità) e il pregiudizio; il ruolo influente dei mediatori, mentre un profilo più basso sembrano assumere i moderatori. Il benessere organizzativo può derivare dagli effetti del contatto: può influenzare la percezione del funzionamento del team, ma la soddisfazione dei professionisti sembra non dipendere da ciò. Infine il contatto oggettivo nei riguardi del pregiudizio non sembra essere influenzato dello status delle persone. Conclusioni. Lo studio si proponeva di offrire un contributo importante in un campo di ricerca piuttosto deficitario. Tuttavia i dati del presente studio non permettono di trarre conclusioni definitive sugli effetti che intercorrono tra contatto e pregiudizio in ambito sanitario. Saranno pertanto necessari ulteriori indagini. Parole chiave Contatto intergruppi, riduzione pregiudizio, discriminazione, infermiere, professioni sanitarieit
dc.description.abstractABSTRACT Aim: The first study, conducted among the students of the third year of the course of degree in nursing (University of Parma) aimed to evaluate the psychometric properties of a questionnaire of multiple scales. The second study, conducted among health professionals of the University Hospital of Parma, had the objective of evaluating the effects of contact on prejudice, the influence of the main mediators (intergroup anxiety and threats) and moderators (SDO and RWA), the reflections of the contact on the perception of the team functioning and satisfaction of professionals, taking in account the influence of the status of those who brings the contact, in reference to three comparison groups (doctors, nurses and OSS) with different levels of contact Method. The first study (correlational) has been carried out on 83 nursing students. The second correlational study, on 679 health professionals. Results. The analyses on the tool, pointed out the goodness of its psychometric properties. The study on the professionals showed significant correlations between the contact (more than the quantity of contact reported subjectively, that the quality) and prejudice, the important role of mediators, while a lower profile seem to take the moderators. Intergroup contact can affect the perception of the team functionig, but the satisfaction of professionals seems not depend on this. Lastly, the objective contact in respect of the prejudice, does not depend of the status of persons. Conclusions. The study had the proposal to give an important contribution in a field of research not really explored. However, the data of this study does not allow to assume definitive conclusions on the effects between contact and prejudice in the health care, that will therefore require further investigationsit
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità di Parma. Dipartimento di Psicologiait
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Psicologiait
dc.rights© Giuseppe Marletta, 2015it
dc.subjectintergroup contactit
dc.subjectprejudice reductionit
dc.subjectgroup salienceit
dc.subjectanxietyit
dc.subjectracial discriminationit
dc.subjecthealth professionalsit
dc.subjectequal opportunitiesit
dc.subjectnursesit
dc.titleL’ipotesi del contatto in ambito sanitario: effetti sul pregiudizio, sulla percezione di funzionalità del team e sulla soddisfazione dei professionistiit
dc.title.alternativeThe hypothesis of contact in health care: effects on prejudice, perception of team functioning and satisfaction of health professionalsit
dc.typeDoctoral thesisit
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