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https://hdl.handle.net/1889/2725
Full metadata record
DC Field | Value | Language |
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dc.contributor.advisor | Roveri, Marco | - |
dc.contributor.advisor | Taviani, Marco | - |
dc.contributor.author | Cau, Simone | - |
dc.date.accessioned | 2015-06-23T11:02:17Z | - |
dc.date.available | 2015-06-23T11:02:17Z | - |
dc.date.issued | 2015 | - |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/1889/2725 | - |
dc.description.abstract | Lo studio consiste in un'analisi sedimentologica e paleontologica di dettaglio dei depositi biocalcarenitici plio-pleistocenici che si sviluppano localmente lungo tutta la catena appenninico-maghrebide (in particolare nei bacini di Castell'Arquato e Castrocaro Terme Appennino settentrionale; nei bacini di Volterra e della Val d'Elsa - Toscana). Questi depositi detritici mostrano una organizzazione ritmica all'interno di successioni pelitiche di offshore e sono frequentemente caratterizzati da geometrie progradazionali a scala metrica o decametrica. Una caratteristica che li connota è l’elevato contenuto macrofossilifero, rappresentato principalmente da resti conchigliari di molluschi. Sebbene la formazione di questi corpi progradanti sia stata generalmente legata a fasi trasgressive, la loro genesi non è stata del tutto chiarita, così come il significato della evidente ciclicità litologica, della marcata differenza paleoecologica con i sedimenti pelitici circostanti e della posizione in intervalli temporali ben definiti e ristretti, presumibilmente legati ad eventi paleoclimatici e paleoceanografici. La loro comparsa segue il Mid-Pliocene Warm Period (MPWP; 3.3-3.0 Ma) e appare coeva alla formazione dei principali di depositi anossici laminati (sapropel), presenti in contesti bacinali più profondi e dal significato paleoclimatico meglio conosciuto. Tramite un approccio multidisciplinare, principalmente paleoecologico quantitativo, e utilizzando analisi di facies e analisi statistica multivariata, viene proposto un modello che lega la formazione di questi depositi a forzanti climatici e oceanografici e alle loro oscillazioni in funzione di variazioni periodiche dei parametri astronomici milankoviciani. Inoltre si fornisce un legame tra la formazione di questi depositi con quelli bacinali anossici al fine di proporre uno strumento di correlazione utile per le ricostruzioni geologiche a scala regionale, elemento fondamentale per molteplici scopi applicativi, in particolare nell’esplorazione del sottosuolo. | it |
dc.language.iso | Italiano | it |
dc.publisher | Universita' degli studi di Parma. Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra "Macedonio Melloni" | it |
dc.relation.ispartofseries | Dottorato di ricerca in Scienze della Terra. | it |
dc.rights | © Simone Cau, 2015 | it |
dc.subject | Paleoecology | it |
dc.subject | Macrobenthos | it |
dc.subject | Stratigraphy | it |
dc.subject | Pliocene | it |
dc.subject | Mediterranean Basin | it |
dc.title | Apetti ecologici, bio-sedimentologici e tafonomici dei corpi biocalcarenitici del plio-pleistocene italiano | it |
dc.type | Doctoral thesis | it |
dc.subject.soggettario | GEO/02 | it |
dc.subject.miur | Geologia stratigrafica e sedimentologica | it |
Appears in Collections: | Fisica. Tesi di dottorato |
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