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Titolo: Specchiarsi nello schermo. Specchio e cinema come “metafore identitarie” ne la Glace à trois faces di Jean Epstein
Autori: Lepratto, Livio
Data: lug-2014
Editore: Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società
Document Type: Article
Abstract: Il presente studio – partendo dall‟analisi de La glace à trois faces (Lo specchio a tre facce, 1927) di Jean Epstein e attingendo da diversi scritti teorici dello stesso cineasta – si propone di indagare l‟originale funzione che l‟autore francese riconobbe alla macchina da presa: niente affatto semplice specchio del reale, bensì testimone tendenzioso. Nel film preso in esame la cinepresa epsteiniana assurge infatti a osservatore, alla stessa stregua in cui lo è ciascun personaggio della storia raccontata, mettendo in evidenza alcune delle questioni essenziali della modernità: l‟identità basata non su una appartenenza ma su un gioco complesso e reciproco di relazioni interindividuali, l‟incertezza dello sguardo e la realtà che non vuole né può offrirsi a una interpretazione definitiva. Inevitabili così i richiami a Pirandello, innanzitutto, e alla sua concezione di personaggio sovrapposto alla persona. Le riflessioni avanzate da Epstein saranno recuperate e sviluppate anche da sociologi e filosofi quali Erving Goffman e Christian Metz, il quale, sulla base delle teorie lacaniane, propone in chiave psicanalitica il rapporto tra cinema e specchio.
The present study – starting from the analysis of La glace à trois faces (A three-sided mirror, 1927) by Jean Epstein and from several theoretical writings of the same filmmaker – aims to investigate the original function that the French author recognized the camera: not at all a simple mirror of the real, but biased witness. In the film examined Epstein‟s camera rises to the observer, in the same way as it is each fictional story told, highlighting some of the essential issues of modernity: the identity based not on a membership but on a complex game of inter-individual relations and reciprocal, the uncertainty of the gaze and the reality that does not want nor can offer a definitive interpretation. Inevitable so the calls to Pirandello, first, and his conception of character on top of the person. The reflections made by Epstein will be recovered and developed by sociologists and philosophers like Erving Goffman and Christian Metz, who, on the basis of lacaniane theories, proposes in psychoanalytic key the relationship between cinema and the mirror.
È visualizzato nelle collezioni:2014, V, 1, Lo specchio

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