Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/1889/2319
Titolo: Considerazioni sul Realismo socialista in Albania, fra rigide direttive ufficiali e aperture culturali.
Autori: Cuka, Amalda
Data: 6-ago-2013
Editore: dipa
Document Type: Article
Abstract: Negli ultimi anni si sta prospettando un generale recupero di un periodo storico assai controverso, l’esperienza del socialismo nell’Europa dell’Est. Il riesame di questa parentesi attraverso pubblicazioni e mostre costituisce una nuova chiave di lettura, utile anche per comprendere i problemi e le nuove prospettive dell’Europa moderna, dove ogni sforzo è volto a riavvicinare le due realtà rimaste distanti per decenni. L’articolo si concentra sul contesto culturale dell’Albania socialista, che è sintomatico di quel clima generale di austerità e controllo nel quale ha vissuto il paese per quasi mezzo secolo. Le manifestazioni artistiche sono state infatti strumentalizzate dalla propaganda politica e indirizzate verso uno stile nazionale, il realismo socialista. Non si possono tuttavia trascurare i singoli percorsi e le scelte degli artisti, che hanno dato spazio ad una ricerca più ampia e variegata. Interessanti sono, a tal proposito, le esperienze internazionali che alcuni di loro hanno avuto modo di compiere negli altri paesi socialisti. Ma sono, in particolare, i rapporti culturali con l’Italia, nel periodo tra le due guerre, a segnare profondamente il panorama artistico albanese degli anni successivi. Quest’influenza giunge soprattutto attraverso la lezione di una generazione di artisti che ha studiato nella penisola e che è riuscita a trasmettere, attraverso la propria esperienza, echi della cultura artistica occidentale.
In recent years, there have been successful attempts of scholars to pursue the general recovery of avery controversial historical period, namely the experience of socialism in Eastern Europe. The review of this period through publications and art exhibitions represents a new interpretation, which is also useful to understand the problems and the new perspectives of modern Europe, where every effort attempts to bring together the two blocs after many decades of division. The article focuses on thecultural context of socialist Albania, which is symptomatic of the general mood of austerity and control which ruled the country for about fifty years. Artistic events have in fact been manipulated by politicalpropaganda and oriented towards a national style, socialist realism. Nonetheless, we must take noticeof individual experiences and the choices of the artists, who gave space to more varied aesthetic expression. Interesting to this end are the international experiences of some artists, who had theopportunity to travel in socialist countries. Furthermore, the cultural connections with Italy are particularly important between the two world wars, which deeply marked Albanian art in the followingyears. This influence came mainly through the lessons of a generation of artists who studied in Italy and instilled, through their experience, echoes of western artistic culture.
È visualizzato nelle collezioni:2013, IV, 1, Il viaggio

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