Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/1889/2312
Titolo: Disegno e Camera Lucida nel Carnet de voyage.
Autori: Gallo, Matteo
Comollo, Ugo
Zich, Ursula
Data: lug-2013
Editore: Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società
Document Type: Article
Abstract: Da sempre il viaggiatore disegna. Annota graficamente ciò che osserva per poterlo assimilare attraverso la traduzione in segni, estrapolando quei particolari che lo portano a sintetizzare la descrizione del reale. Gli strumenti del disegnatore in viaggio sono elementi che condizionano tempi e modi di realizzazione portando i diversi autori a scegliere modalità espressive nel rispetto delle differenti finalità. Nell'ottocento, le evoluzioni della Camera Obscura (la Camera Lucida e successivamente la Fotografia), in modo diverso, hanno portato a una velocizzazione della rappresentazione del reale. Proprio nell'era della fotografia digitale, che non obbliga l'autore all'analisi, la riscoperta di questo piccolo strumento ottico impone una relazione biunivoca tra conoscenza e sintesi attraverso il disegno. L'esperienza diretta ha portato a ridefinire i tempi di esecuzione delle vedute, dilatando quelli di progettazione e riducendo quelli della realizzazione. Operare sotto la guida dello strumento permette di mantenere rapporti proporzionali e prospettici, basi certe per la successiva implementazione con la vestizione grafica. Nella dimensione del "carnet de voyage" dall'800 ad oggi, tale ridefinizione ha mostrato potenzialità che possono essere nuovi, attuali, veicoli di conoscenza.
The traveler has always drawn. Graphically marking what he looks at, in order to assimilate it through a translation into signs, extrapolating those details that allow him to synthesize the description of reality. The tools of the drawer on the road affect the time and the manner of realization, driving the different authors to choose different modes of expression with respect to their different purposes.In the nineteenth century, the invention of the Camera Lucida and afterwards of the Photography (both evolutions of the Camera Obscura), in a different ways have led to a speeding up of the representationof reality. In the era of digital photography, which does not require the author to synthesize, the rediscovery of the Camera Lucida imposes a two-way relationship between knowledge and discretization, through ther process of drawing. Direct experience has led us to redefine the executiontimes of views, expanding the design part and reducing the production one. To operate under theguidance of the tool allows you to maintain proportional relationships and prospective, excellent basesfor a later improvement by a graphic dressing.In the dimension of the "carnet de voyage" from '800 to today, this redefinition has shown potentialthat may be new, current, vehicles of knowledge.
È visualizzato nelle collezioni:2013, IV, 1, Il viaggio

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